Il diavolo veste tecno

01 Settembre 2015 Redazione SoloTablet
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CAPITOLO 1

Il libro di Carlo Mazzucchelli IL DIAVOLO VESTE TECNO è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

 

 

Cosa sono le tecnologie indossabili

 

Prima di essere una terminologia usata per descrivere una categoria di prodotti o nuove tecnologie, wearable technology (tecnologie indossabili) esprime un concetto frutto dell’evoluzione tecnologica ma anche di quella cognitiva che ha portato, attraverso una lunga successione di analogie, a predisporre un terreno comune di comprensione che dà oggi un senso a tecnologie ancora poco conosciute o note con nomi inglesi, difficili da tradurre (head-mounted display, smartwatch. E-textile) in lingua italiana e da comprendere. Per capire cosa sono le tecnologie indossabili bisogna innanzitutto fare i conti con la novità e la complessità dei concetti a esse associati (realtà virtuale, realtà aumentata) e con le nuove analogie emergenti legate a nuovi ambiti di applicazione e pratiche di utilizzo.

 

Per questo motivo nessuna definizione che parta dai dizionari cartacei o online può ritenersi definitiva. Nessun dizionario sarà in grado di fornire la ricchezza di significati e la complessità di concetti che ogni nuova tecnologia indossabile si porta appresso. Come spiegare ad esempio in modo esaustivo il ruolo di un HMD nelle sue innumerevoli aree di applicabilità e applicazioni? Come definire gli scenari sociali nei quali potrebbero diffondersi i nuovi dispositivi indossabili e i cambiamenti mentali, cognitivi e comportamentali a essi associati? Come valutare gli effetti di dispositivi capaci di ricreare mondi virtuali paralleli più reali del reale e realtà sempre più digitali per la mole di informazioni aumentate da essi generate?

 

Il dizionario così come il glossario fornito in appendice a questo e-book possono esporre con chiarezza significati e etimologie dei molti neologismi creati per descrivere o denominare le nuove tecnologie e gli apparati concettuali ad essi associati. Possono evidenziare le molte differenze esistenti tra prodotti e i loro nomi così come far risaltare la loro comune appartenenza alla stessa categoria delle tecnologie indossabili. Non sono però in grado di eliminare la sensazione di essersi fermati alla superficie e la necessità di approfondimenti ulteriori, finalizzati ad una migliore comprensione del fenomeno wearable technology nella sua complessità semantica e cognitiva, nella sua problematicità e varietà e nella sua capacità disruptive nella vita personale (interazione uomo-macchina), lavorativa (tecnologie indossabili che preparano l’avvento dei cyborg e dei robot intelligenti prossimi venturi) e sociale (interazione mediata da dispositivi capaci di alterare la realtà con esperienze di realtà virtuale e aumentata).

 

I tentativi fin qui fatti di descrivere le nuove tecnologie sono innumerevoli e coerenti con l’evoluzione rapida e costante delle tecnologie che descrivono. Le narrazioni online dei prodotti e delle tecnologie indossabili sono talmente numerose da creare non poca confusione anche agli addetti ai lavori o ai professionisti della lingua e dei suoi significati. La confusione nasce dalla ricchezza e dalla novità terminologica e cognitiva, da categorizzazioni determinate dalle analogie che hanno riempito di senso e di significati il mondo tecnologico wearable, dalla longevità della terminologia usata e dal suo essere stata applicata a tecnologie diverse come il primo Walkman della Sony, il cellulare headphone e Bluetooth, l’apparecchio acustico e oggi i numerosi braccialetti colorati per la fitness. L’evoluzione dei termini usati porta oggi a identificare nelle tecnologie indossabili dispositivi tecnologici ed elettronici ricchi di innovazione e di energia, dispositivi sempre più piccoli e discreti, più intelligenti e consapevoli del contesto in cui sono usati, più leggeri e senza fili, trasportabili, utili e specializzabili per compiti determinati, dotati di interfacce amichevoli e soprattutto indossabili.

 

Con la terminologia di tecnologia indossabile si fa oggi riferimento a ciò che, nella lingua inglese, è chiamato Wearable o Wearable Technology, una categoria di dispositivi elettronici, dotati di uno o più sensori e provvisti di qualche capacità di elaborazione. Sono dispositivi tecnologici indossabili, orologi e occhiali intelligenti, caschi elettronici e HMD (Head Mounted Display), cinture e braccialetti elettronici, eso-scheletri tecnologici, tessuti e abiti cyborg, tatuaggi come codici a barre o RFID e molto altro ancora. Tutti prodotti che usano tecnologie integrate in oggetti che possono essere indossati sul corpo umano nella forma di un occhiale, un orologio, un braccialetto, un gioiello, un cappello o un vestito.  La loro funzione principale è di catturare dati, da semplici a complessi, visualizzarli in qualche forma comprensibile e leggibile e condivederli o cmomunicarli. Questi dati possono riferirsi alla rilevazione del numero di passi durante una camminata o delle onde elettromagnetiche che caratterizzano il funzionamento del cervello. Le forme di rappresentazione e di comunicazione dei dati, sempre in modalità wireless, sono diverse e dipendono dal tipo di dispositivo e di display disponibile o utilizzato. La comunicazione può prevedere una semplice vibrazione (nessun bisogno di un display), di un lampeggiamento intermittente o di un messaggio composto e articolato simile a un cinguettio, a un SMS o a una email.

 

A essere indossabili aspiravano anche personal computer e dispositivi mobili. Nella realtà questi sistemi hanno semplicemente accompagnato gli utenti, prima da una scrivania o da un tavolo da lavoro e poi in mobilità. Le nuove tecnologie rompono questo paradigma diventando realmente indossabili come un paio di occhiali o un orologio e permettendo un’interazione con l’utente di tipo diretto, fisico, situazionale e contestuale. L’interazione è resa possibile da nuove forme di oggetti computerizzati capaci di fornire la connettività necessaria, gli strumenti di input e output, sensori e applicazioni che trasformano il dispositivo tecnologico indossabile in un assistente personale intelligente, sempre disponibile e integrato con le abilità pratiche e cognitive umane.

 

Alcuni dispositivi tecnologici indossabili permettono di fare delle fotografie o filmare (Google Glass), anche in modo aumentato, la realtà circostante, di comunicare (CommBadge) e di sincronizzarsi con altri dispositivi come smartphone e tablet. Alcuni dispositivi tecnologici indossabili forniscono funzionalità limitate e molto specifiche, come il monitoraggio del battito cardiaco, del sonno o del ciclo circadiano, altri sono oggetti intelligenti ricchi di funzionalità e di applicazioni (smartwatch, occhiali intelligenti, ecc.) che funzionano come piccoli computer.

 

La loro novità e destinazione d’uso non dovrebbe sorprendere. E’ stata anticipata in numerosi film di fantascienza come Star Trek, 007 James Bond, The Terminator, Minority Report, The rise of cobra, Iron Man, Tron, Tron Legac, Knight Rider, Back to the future e molti altri, che hanno contribuito alla produzione di analogie che hanno favorito lo sviluppo cognitivo sul tema e facilitato la comprensione dei significati delle nuove tecnologie. Film che hanno reso i nuovi strumenti credibili e rapidamente adottabili perché destinati a soddisfare bisogni reali e a fornire benefici concreti, soprattutto in alcuni ambiti specifici come quelli dello sport, della salute, del lavoro, della fitness e del benessere personale.

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Un dispositivo tecnologico indossabile è un sistema computerizzato assemblato e disegnato in modo da poter essere vestito e incorporato (introdotto, impiantato, tatuato, inoculato) sul corpo umano ma capace di mantenere attiva la sua interfaccia che lo rende accessibile e usabile in ogni istante. Essendo ‘vestito’ e integrato con il corpo umano, il dispositivo permette attività informatiche in condizioni che non sarebbero possibili attraverso l’utilizzo di un laptop e neppure di uno smartphone o tablet.

 

E’ un dispositivo mobile che va dove lo porta il suo utente e spesso, nella forma di pacemaker, il suo cuore. E’ più che trasportabile perché ha la stessa mobilità di chi lo indossa. E’ diverso da un computer tradizionale perché la sua interfaccia permette interazioni in input (semplici bottoni ma anche piccole tastiere e joystick stilizzati) e output diverse (display LCD, HMD, ecc.) e dipendenti dai bisogni ergonomici e di utilizzo del dispositivo. Può essere programmato e configurato per attività diverse, può essere specializzato o abilitato all’esecuzione di più programmi.

 

A rendere possibili i dispositivi tecnologici indossabili sono le loro componenti elettroniche, frutto di nanotecnologia e innovazione elettronica, i loro componenti semplici  e scalabili, potenti e dedicati, il loro design innovativo e finalizzato per essere indossati sul corpo umano.

 

Le tecnologie indossabili possono essere divise in due categorie principali: soluzioni tecnologiche che forniscono servizi di assistenza personale e soluzioni che generano esperienze di realtà aumentata e virtuale. Le prime si traducono in genere in dispositivi che integrano sistemi di elaborazione e di networking, ingegnerizzati in oggetti dalle piccole dimensioni, mobili e facilmente trasportabili. Le seconde sono dispositivi e applicazioni create per fornire esperienze di realtà aumentata. Entrambe le soluzioni per essere associate alle tecnologie indossabili devono possedere almeno un processore (CPU) e una batteria, devono essere piccole a sufficienza per essere indossate ed essere sempre disponibili, comode e facili da trasportare.

 

I dispositivi tecnologici indossabili hanno alcune caratteristiche che li distinguono da altri sistemi a loro assimilabili come smartphone e tablet. Li distingue la loro capacità operativa in mobilità, la possibilità di essere usati anche senza uso delle mani, la presenza di sensori sofisticati come quelli per il bio-feedback e il monitoraggio fisiologico degli impulsi vitali, la capacità di attirare l’attenzione immediata dell’utente attraverso messaggi, notifiche e segnali di allarme, l’essere sempre online (batteria permettendo).

 

La comprensione di cosa siano oggi le tecnologie indossabili non può essere completa senza la conoscenza delle loro aree di applicazione e delle implicazioni e ambiti di utilizzo in campi come la scuola, la salute, la disabilità, la terza età, l’azienda, i trasporti, l’esercito e la difesa, la finanza, la musica e il gioco.

 

Il ruolo delle nuove tecnologie in questi ambiti è di introdurre, in modo trasparente nella vita di tutti i giorni delle persone che vi operano, computer e componenti elettroniche funzionali e portatili capaci di facilitare la loro azione e il loro lavoro.

 

La pervasività potenziale delle nuove tecnologie avrà impatti sociali e culturali importanti che non potranno essere minimizzati. Cambieranno la vita delle persone su scala mondiale così come l’hanno cambiata negli ultimi dieci anni le tecnologie mobili e prima di loro il personal computer e Internet.

 

Nessun futuro è prevedibile ma le nuove tecnologie indossabili stanno disseminando la realtà e gli ambiti da esse frequentati di fenomeni attrattori e di memi e fornendo, da tempo, numerosi e utilissimi indizi per comprendere la nuova rivoluzione, anche cognitiva, in corso e per essere pronti alle trasformazioni prossime venture che arriveranno.

 

Si tratta di essere pronti a sintonizzarsi e a cogliere le novità che emergeranno e disponibili a sperimentare o dotarsi degli strumenti giusti per trarne benefici e vantaggi.

 

Fino alla rivoluzione tecnologica successiva, il cyborg!

 

 

 

 

 

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