Il diavolo veste tecno

01 Settembre 2015 Redazione SoloTablet
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CAPITOLO 4

Il libro di Carlo Mazzucchelli IL DIAVOLO VESTE TECNO è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Il futuro prevedibile 

Il futuro per definizione non è prevedibile ma i fenomeni emergenti, i trend tecnologici in atto e quelli che fanno da attrattori forniscono utili indicazioni, anche ai meno capaci di leggere nella palla di vetro per anticiparlo o semplicemente visualizzarlo. In base a queste indicazioni diventa possibile anticipare tendenze, movimenti profondi e non ancora emersi e le loro evoluzioni possibili. L’emergere di questi fenomeni può avere impatti e effetti importanti sul mercato e sulla realtà sociale e economica ma non è garantito. La loro forma emergenziale sarà modulata e condizionata da barriere o agevolazioni, da protagonisti  conservatori o da sperimentatori e innovatori. Tutto ciò si applica in generale a tutti i mercati tecnologici, a maggior ragione a quelli innovativi come quello delle tecnologie indossabili. 

A rendere meno imprevedibile il mercato delle tecnologie indossabili è la convergenza tecnologica che sta avvenendo in molti ambiti di ricerca e sviluppo e che sta facilitando l’interrelazione e collaborazione di tecnologie diverse tra loro. Sono tecnologie in relazione non gerarchica tra di loro e sempre più multidisciplinari come le tecnologie dell’informazione, le nanotecnologie e le biotecnologie, le tecnologie dei materiali e del design. Tecnologie che condividono l’evoluzione continua e l’accelerazione in innovazione e cambiamento, i grandi investimenti e la globalizzazione, la maturità del mercato e la reciproca interdipendenza. Un esempio ne sono le soluzioni tecnologiche dei prodotti indossabili in ambito medico. Prodotti che hanno visto l’integrazione operativa e funzionale di soluzioni pre-esistenti con nuove applicazioni, con materiali innovativi, intelligenti e rivoluzionari, con nanotecnologie, circuiti e sensori, e innovazioni biotecnologiche (bio-mimetica e bionica). 

Il dato statistico che rileva l’andamento del mercato delle tecnologie indossabili non aiuta oggi a prevedere con precisione l’andamento futuro di un mercato ancora nella sua fase adolescenziale. A rendere verosimili le previsioni ottimistiche c’è però l’elemento importante dell’accelerazione nel cambiamento che queste tecnologie sono in grado di imprimere al mercato e all’economia. E’ un’accelerazione che favorisce gli investimenti in ricerca e sviluppo ma che favorisce soprattutto una continua innovazione e l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti, in sostituzione di altri dalla vita sempre più breve, o di loro aggiornamenti. 

Come per tutte le tecnologie e i prodotti innovativi e dal rapido sviluppo, la differenza verrà fatta dagli innovatori (early adopter) disposti a rischiare e a sprecare parte dei loro budget di spesa e dalla capacità degli operatori di educare il mercato e far crescere l’awareness e la conoscenza dei nuovi prodotti. E’ un’educazione che deve essere rivolta a tutti i consumatori (colletti bianchi e blu, visionari e conservatori) e a tutti i vari segmenti di mercato. Deve essere finalizzata a fornire informazioni, nuove terminologie e linguaggi, cuovi concetti e analogie, nuove abilità e motivazioni all’acquisto, a trasformare bisogni, per il momento ancora impliciti, in bisogni espliciti e da soddisfare con un acquisto.  

E’ facile prevedere che la diffusione delle nuove tecnologie indossabili possa suscitare nuove preoccupazioni e comportamenti tecnofobi. Ad esempio la privacy dei dati personali sarà sicuramente un tema oggetto di discussioni future. L’integrazione spinta dei nuovi prodotti con il corpo umano e il loro accesso, tramite sensori e strumenti per la rilevazione di impronte digitali o facciali, a dati sensibili e biologici e a banche dati digitali di informazioni personali, porterà il tema della privacy all’ordine del giorno e spingerà a reclamare nuove norme legislative. Il dibattito sarà sull’etica e sugli effetti sociali delle nuove tecnologie e porterà all’introduzione di nuove tecnologie ad hoc e personalizzabili, utili a limitare il ruolo di sensori e soluzioni tecnologiche nel monitorare e memorizzare dati sensibili. Il dibattito sulla privacy non fermerà in ogni caso l’evoluzione in atto di queste tecnologie. Al limite modificherà i comportamenti sociali nell’uso delle nuove tecnologie indossabili e ne influenzerà gli sviluppi futuri. 

Il mercato delle tecnologie indossabili sarà altamente globalizzato. Molto di più di quanto non lo sia stato quello del Mobile. La pervasività della tecnologia e la sua fase di evoluzione attuale facilita ricerca e sviluppo in ogni parte del globo, favorendo l’intraprendenza e la strategia globale di operatori capaci di sfruttare tecnologie globalizzate come Internet (comunicazione), trasporti e logistica, produzione agile, raccolta di fondi, anche in crowdfunding, per nuovi progetti di sviluppo e l’apertura di nuovi canali di distribuzione e di vendita, capaci di superare i confini nazionali e i perimetri geografici territoriali. Una competizione internazionale di questo tipo offre l’opportunità di specializzare l’offerta, di segmentare il mercato e di ricercare nicchie in cui eccellere. Al tempo stesso regala ai consumatori la possibilità di scegliere tra portafogli d’offerta più ricchi e competitivi. 

La vera rivoluzione delle tecnologie indossabili avverrà parallelamente all’evoluzione tecnologica e all’uso che verrà fatto delle nuove tecnologie. I dispositivi attuali rendono possibili interazioni immediate tra corpi biologici (persone) e computer migliorando le comunicazioni e le relazioni tra le persone. La crescente ibridazione e integrazione uomo-macchina porterà in futuro a capacità aumentate ma soprattutto a una coevoluzione uomo-macchina densa di significati ed effetti. Dalla fase attuale a quella nella quale sarà più complicato distinguere tra componenti biologiche e tecnologiche, il mercato delle tecnologie indossabili si arricchirà di una infinità di prodotti, più o meno sperimentali, e di tecnologie destinate a cambiare radicalmente la vita delle persone che le indosseranno. 

Alcuni prodotti cambieranno la realtà delle relazioni umane estendendo le opportunità di connettersi, comunicare e condividere dati e informazioni personali. Smartwatch e smartGlass permetteranno a coppie di amanti e fidanzati di vivere la distanza come vicinanza e l’assenza come una presenza grazie a feedback continui in tempo reale (il battito cardiaco a disposizione dell’amato/a) e a connessioni percepibili come tangibili (video tramite Google Glass). Giacche e indumenti dotati di sensori specializzati potranno essere usati dai genitori per monitorare l’umore e lo stato di salute e benessere dei loro figli mentre sono al lavoro e di intervenire per tranquillizzarli, analizzare le ragione di un pianto, di una respirazione affannosa e intervenire rapidamente. Sostituendo le giacche dotate di sensori con indumenti dotati di telecamere il genitore potrà visualizzare immagini dei loro figli a scuola, con la baby sitter o con il partner da cui ci si è separati. Giacche speciali dotate di sensori e tecnologie a led potranno essere usate per sperimentare diete, esperienze o progetti di vita legati al benessere personale. Ad esempio le Cadbury Joy jacket possono segnalare, attraverso led luminosi, la gioia e il benessere del corpo che le indossa quando la persona mangia cioccolato marcato Cadbury.

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Il diavolo veste tecno

Sul fronte dell’interazione corpo-macchina tecnologica, le tecnologie indossabili con i loro sensori integrati miglioreranno la loro capacità di raccogliere informazioni vitali dagli utenti che le indossano e di personalizzare le risposte ai bisogni emergenti, sia impliciti (non ancora noti all’utente) che espliciti. Braccialetti come Wristify potranno inviare impulsi termoelettrici destinati a raffreddare o a riscaldare il corpo della persona, bande o bretelle tecnolofiche segnaleranno a chi le usa di cambiare posture, rilassarsi o recuperare posizioni più salutari. 

L’ibridazione continua infine porterà ad applicazioni tecnologiche capaci di fornire soluzioni avanzate come lenti a contatto in grado di assistere pazienti che soffrono di malattie degenerative alla vista, makeup elettronici (Blinkifier) capaci di modificarsi a comando, strumenti di identificazione per generare password speciali generate dal battito cardiaco rilevato da un braccialetto elettronico come Nymi, strumenti di registrazione  automatizzata e capaci di creare una memoria elettronica di tutti gli eventi della giornata. 

Il futuro prossimo venturo 

Siamo entrati nell’era delle macchine intelligenti ma gli umanoidi non hanno ancora sostituito gli umani perché l’era della singolarità è ancora lontana. Robot dall’intelligenza umana sono in fase di evoluzione accelerata, capaci di svolgere meglio di noi molte attività di calcolo e elaborazione ma ancora incapaci di sostituirci come umani. Nel frattempo si diffondono e crescono nuove tecnologie indossabili che stanno trasformando gli umani in cyborg dotati (rivestiti) di prodotti e protesi tecnologicche non ancora assimilabili a quelle di Tony Stark in Iron Man ma già capaci di far comunicare e interagire le persone e i loro corpi biologici all’interno di spazi informativi più grandi, Internet degli oggetti, reti digitali, dispositivi mobili, servizi cloud. Attraverso software intelligente, processori miniaturizzati e sensori integrati in bande elastiche, cerotti adesivi, orologi o occhiali intelligenti, braccialetti, ma anche scarpe, gioielli e indumenti, le nuove tecnologie stanno già oggi modificando i contesti nei quali le persone vivono, lavorano, apprendono, fanno sport e si divertono. 

Nella evoluzione tecnologica ci si trova oggi a un punto di svolta nella quale molte realtà vissute come possibili solo nei film di fantascienza si stanno tyrasformando in realtà di tutti i giorni. Il futuro delle tecnologie indossabili è già qui ed è legato all’evoluzione tecnologica basata sulla miniaturizzazione, la convergenza e all’uso che verrà fatto in ambiti diversi, dalla sanità, alla difesa, dal divertimento al mercato della moda. 

Facile prevedere utilizzi innovativi e creativi che nasceranno da prodotti diversi come: 

  • Tessuti capaci di funzionare come computer, vestiti che non avranno bisogno di essere lavati e capaci di cambiare colore adattandosi ai desideri di chi li indossa o di adattarsi al contesto ambientale nel quale sono indossati
  • Strumenti indossabili per monitorare gli impulsi vitali, dotati di sensori sempre più specializzati nel controllare la nostra salute e di  segnalare tempestivamente situazioni anomale permettendoci interventi rapidi e benefici
  • Protesi bioniche capaci di restituire abilità e funzionalità a persone con handicap o vittime di incidenti e amputazioni e dotate di intelligenza in grado di interagire con organi vitali e cervello
  • Dispositivi di personal computing sempre più miniaturizzati e integrati nel corpo umano nella forma di orologi, occhiali, bracciali o schermi dalle caratteristiche innovative come quelli già usati sui prodotti di Sony (LCD), Pebble (e-paper), Qualcomm e Samsung (gAlxy Gear OLED).
  • Gioielli digitali, belli esteticamente, ricchi e di valore ma anche intelligenti e capaci di comunicare con dispositivi mobili e soluzioni cloud, di segnalare l’arrivo di messaggi o chiamate, di inviare comunicazioni urgenti e di monitorare impulsi vitali, attività fisiche e movimenti
  • Accessori vari personalizzati utili per attivare azioni di monitoraggio, comunicazione, interazione in situazioni e contesti diversi

Il futuro dei nuovi dispositivi dipenderà dal loro prezzo di mercato, ancora elevato perché legato ai costi di sviluppo, di ricerca e di produzione di tecnologie tra le più sofisticate e all’avanguardia del momento. Sofisticatezza e complessità obbligheranno i produttori a mantenere i prezzi elevati, almeno fino a quando il mercato sarà maturo e più ricettivo. Un altro elemento critico nello sviluppo delle nuove tecnologie è la loro dimensione e il loro peso. La tecnologia non permette ancora di produrre dispositivi indossabili leggeri e confortevoli da vestire come uno smartwatch. Ogni dispositivo indossabile richiede una CPU, un display e periferiche per l’input e l’output dipendenti dal tipo di utilizzo e destinazione d’uso. Non tutti i dispositivi prevedono l’integrazione dei vari componenti necessari rendendo la loro vestibilità un problema dalla difficile soluzione. Alcuni dispositivi sono ancora poco confortevoli all’uso e possono irritare chi li usa a causa delle emissioni di calore dei loro componenti e degli effetti collaterali che possono causare. Non tutti i dispositivi indossabili sono oggi in grado di offrire elevati standard per la sicurezza dei dati personali e degli asset aziendali, se l’uso è di tipo professionale o lavorativo. 

Prima che le tecnologie indossabili conquistino il mercato di massa saranno necessarie nuove evoluzioni e trasformazioni, e il superamento di quelli che sono percepiti, anche dai consumatori, come limiti. Il dispositivo indossabile deve diventare maggiormente invisibile, integrato e quasi nascosto sulla superficie del corpo umano o sui vestiti che indossa. Già oggi produttori come AiQ Clothing (focalizzata nella produzione di capi di vestiario intelligenti per lo sport, la fitness, le attività outdoor, la casa e la salute), Hexoskin (produce giubbotti e magliette dotate di sensori capaci di monitorare il battito cardiaco, la respirazione, la pressione, il sonno e le attività di movimento) e OMsignal (abbigliamento sportivo, fasce toraciche e accessori indossabili per il monitoraggio delle attività sportive e reazioni fisiologiche) propongono una vasta gamma di soluzioni indossabili intelligenti integrate in capi di vestiario simili in tutto a quelli non tecnologici ma con la differenza di nascondere nelle loro fibre una infinità di sensori e piccoli computer capaci di interagire con altri dispositivi (smartphone) e applicazioni. Sono già in commercio anche magliette e pettorine sportive intelligenti come Smoozi D-Dhirt, dell’azienda francese Cityzen Sciences, perfettamente lavabili e stirabili pur contenendo componenti elettronici e microsensori in grado di monitorare la frequenza cardiaca, la posizione, la distanza e la velocità di movimento di chi le indossa. La differenza tra Smoozi e i braccialetti tipo Fitbit sta nella loro quasi totale invisibilità e nel contatto diretto con la pelle. 

Le tecnologie indossabili del futuro saranno personalizzabili e integrabili in anelli, gioielli, collane e altri oggetti indossati nella vita quotidiana in base alle esigenze della giornata, al tipo di attività, di relazioni sociali e finalità. Ci saranno dispositivi interscambiabili e multiuso. Altri saranno altamente specializzati, ad esempio per un uso di tipo medico o farmacologico. Altri ancora saranno scelti per la loro forma e design o per il contributo che daranno nel raccontare uno stile di vita e dare senso a un profilo personale o a un ruolo sociale. Già oggi società come Cuff (accessori wireless integrabili con gioielli e orologi, collegati a un iPhone e capaci di inviare notifiche e messaggi di allerta, ad esempio alla polizia in caso di furto o ai familiari in caso di problemi fisiologici) usando un dispositivo in miniatura dotato di sensori e Bluetooth) e Misfit (prodotti per la fitness e capaci di misurare calorie, passi, distanze, qualità e durata del sonno, attività sportive come il nuoto e il ciclismo, il tutto condensato in un dispositivo dalle dimensioni di un bottone) hanno definito una proposizione d’offerta composta da prodotti altamente personalizzabili e integrabili con gioielli diversi che le persone potranno decidere di usare in base al loro umore, le loro attività sociali, bisogni di colpire e interessare. 

Forme alternative di energia, batterie più potenti e componenti software più intelligenti renderanno i prodotti tecnologici indossabili futuri più efficienti, più ecologici e sostenibili. Alcune evidenze dei percorsi attuali della evoluzione tecnologica sono i vestiti intelligenti di Hilfiger che si alimentano con energia solare o i dispositivi della AMPY che usano energia cinetica o quelli della Peltier Ring che sfruttano il calore corporale per alimentare dei microscopici LED. Sono solo alcuni esempi di una rivoluzione tecnologica incipiente che produrrà novità continue permettendo nuove applicazioni e soprattutto favorirà la commercializzazione di prodotti oggi troppo costosi o ancora incapaci di soddisfare i bisogni di usabilità nel tempo dei consumatori. 

Prevedere quali saranno le tecnologie indossabili che prevarranno è ancora prematuro ma è un esercizio speculativo ricco di spunti e tematiche interessanti. Per la prima volta nella storia del genere umano la tecnologia ci permette di realizzare computer così miniaturizzati da poter essere integrati in un orologio da polso o nel tessuto di un vestito. Il frutto della innovazione sono prodotti che da semplice curiosità stanno diventando utili, utilizzabili e desiderabili. Sono utili perché sempre più senzienti e accurati nel catturare dati che ci riguardano, nel misurarli e valutarli, e nel fornire ai produttori e alle Marche la possibilità di migliorare la loro interazione e relazione con il consumatore. Sono desiderabili perché adattabili agli stili di vita individuali e capaci di arricchire le esperienze utente personali grazie ai loro sensori, alla loro estrema connettività e capacità di interagire con altri dispositivi. Funzionalità e capacità che forniscono all’utente una visione olistica del proprio corpo e di come reagisca alle sollecitazioni del mondo esterno o durante attività fisiche e sportive. In futuro i sensori che oggi caratterizzano i prodotti tecnologici indossabili saranno capaci di interagire con gli oggetti dotati di tecnologie simili (Internet degli oggetti). Un braccialetto che rileva la temperatura del corpo potrebbe agire automaticamente sul termostato di casa appena si entra in casa, un orologio intelligente potrebbe essere dotato di un’APP capace di aprire automaticamente cancello e porta di casa se si rientra con le mani impegnate nel trasportare la spesa del supermercato, il dispositivo tecnologico indossabile potrebbe anche rilevare un livello di disidratazione del corpo inadeguato e comandare al frigorifero di versare un bicchiere d’acqua. 

L’evoluzione futura più interessante riguarderà le piattaforme mobili esistenti e la loro trasformazione graduale e convergente verso soluzioni indossabili. Le piattaforme mobili odierne non sono assimilabili alle tecnologie indossabili ma  ad esse paragonabili, per fattore di forma, caratteristiche di trasportabilità, usabilità e capacità di elaborazione. Lo smartphone continuerà a fornire la sua potenza di calcolo e disponibilità di applicazioni al dispositivo indossabile, ma non potrà mai essere integrato con vestiti e corpo umano come lo sono oggi i sensori che fanno funzionare i dispositivi tecnologici indossabili. Avrà comunque un ruolo determinante, nel definire l’ambito tecnologico con il quale dovrà confrontarsi il consumatore del futuro. 

Il dispositivo mobile rimarrà stand-alone, continuerà a essere ospitato nelle tasche di una giacca o in una borsetta e fornirà, anche nel futuro prossimo, la piattaforma centrale di elaborazione delle richieste di altri dispositivi indossabili. Migliorerà e si svilupperà la capacità connettiva e l’abilità di interagire e usare altri dispositivi e i loro sensori, attraverso interfacce di nuova generazione che permetteranno l’utilizzo di periferiche come display, tastiere o caschi elettronici e di operare in mondi sia reali che virtuali. L’interazione sarà resa possibile da nuove tipologie di applicazioni e dall’introduzione di tecnologie miniaturizzate e indossabili in capi di abbigliamento come vestiti, scarpe, sciarpe che le trasformeranno in strumenti capaci di comunicare, anche mentre si è impegnati in attività che richiedono l’uso delle mani come la guida di un’auto. Le nuove tecnologie integrate in oggetti e capi di vestiario forniranno l’infrastruttura per nuovi canali di comunicazione e per la sperimentazione di nuove applicazioni e soluzioni. 

L’impossibilità di prevedere funzionalità, ambiti di applicazione e fattori di forma specifici che potrebbero affermarsi prossimamente non rende meno affascinante il tentativo di farlo. Mai nel passato un computer è stato piccolo a sufficienza per essere indossato sul polso di una mano o nella forma di un occhiale. Oggi lo è diventato aprendo infinite nuove opportunità e offrendoci nuove possibilità di costruire il nostro futuro. Scienza e tecnologia sanno qualcosa del futuro ma non possono dirci se le loro innovazioni servano ad andare più veloci o ad andare a sbattere contro il muro.  Tocca a noi cercare di comprendere le rivoluzioni tecnologiche in corso e analizzarle criticamente nei loro effetti e nelle loro conseguenze. Una maggiore consapevolezza dei benefici e dei vantaggi delle tecnologie indossabili così come delle nuove sfide che esse impongono permetterà di contribuire positivamente a dare forma a scenari futuri nei quali la simbiosi crescente tra umani e macchine possa trasformarsi in benessere individuale e bene comune.

 

 

 

 

 

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