Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Online si vive di eventi
“[…] un evento è definibile come l’effetto che sembra eccedere le proprie cause. Lo spazio di un evento, invece, è ciò che si apre nello iato che separa un effetto dalle sue cause.” - Žižek Slavoj
Utopia e distopia
Sul tempo sono stati scritti migliaia di libri. Nessuno di essi ha mai fornito la spiegazione definitiva. Forse non ne esiste una, nemmeno per il tempo definito dal nostro rapporto esistenziale con esso.
Online il tempo è fatto da tanta impazienza che ci rende insopportabile la lontananza dai social, trasforma in tragedia ogni breve disconnessione temporanea. È un tempo fatto di eventi brevi, subito passati, da consumarsi come se fossero dei cioccolatini. Eventi che perdono la loro carica di veridicità (saranno avvenuti?), di cambiamento (non più mutabili), di efficacia (rimane solo il ricordo) e di memoria (facile dimenticarli).
Ogni evento online è vissuto come unico, magico, miracoloso. Nasce da cause e genera effetti: le prime sono spesso sconosciute, i secondi poco analizzati. Sempre fa nascere qualcosa di nuovo, potenzialmente sorprendente, cambia il nostro modo di guardare e percepire il mondo e la realtà, di condizionare e guidare le nostre scelte.
Per il filosofo Žižek, “la tecnologia designa l’atteggiamento verso la realtà, è il modo in cui la realtà si dischiude a noi…”.
Una realtà tecnologica online vissuta come sequenza di eventi trasforma anche la realtà fattuale. Succede così che l’evento digitale finisca per annullare la realtà e tutto ciò che di reale in essa appare. Compresi i suoi eventi!
