Mind the gap

01 Aprile 2020 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

Mind the gap 

Il tempo è impostore. Non fai in tempo a viverlo ed è già storia. Scompare in un gap cognitivo (E. St Aubin[1]). Il presente è troppo vicino per essere colto nella sua valenza diacronica (G. Polistena[2]). Lo viviamo in modo sincronico soprattutto nella mente. 

Guardare ciò che ci sta succedendo con l’occhio miope del presente significa non avere capito la crisi in atto e le sue conseguenze, psichiche più che sociali ed economiche. Bisogna allungare la vista, guardare in modo diverso. Guardare non è vedere, ascoltare non è capire. Bisogna saper vedere e capire. 

Saperlo fare è comprendere la temporalità del presente, il fatto che essa non esaurisce il tempo, il nostro essere nel tempo. Un modo per dare forma a questo essere è impegnarsi contro il niente e il vuoto che hanno caratterizzato i tempi dell’attualità correnti. 

Non è più tempo di proclami, grandi discorsi, invettive, distinguo, furberie varie. Tutto ciò è lontano e allontana dalla realtà. Il nichilismo urta contro il bisogno di un impegno etico e morale dettato dalla consapevolezza. Bisogna resistere, agire con il pensiero profondo, la solidarietà, l’impegno personale. 

Agire è diverso dal fare. Agire è: “una scelta, fondata sulle domande e la rinuncia al controllo della situazione, poco personale, sovversivo, comune e condiviso...”. (Benasayag)


[1] Edward St Aubyn (Cornovaglia, 14 gennaio 1960) è uno scrittore e giornalista britannico.Autore di sette romanzi, di cui Mother's Milk figura tra i titoli finalisti per il Man Booker Prize 2006, ha vinto il Prix Femina Étranger 2007 e si è aggiudicato il premio South Bank Sky Arts del 2007 nella categoria letteratura. Il suo primo romanzo, Never Mind (1992) gli ha valso il premio Betty Trask. On the Edge (1998) è stato uno dei finalisti per il Guardian Fiction Prize. (Wikipedia) 

[2] Giuseppe Plistena è un filosofo che ha insegnato per molti anni a Milano e dal 2005 è stato Preside del Civico Liceo Linguistico Manzoni di Milano. Nel 1981 ha fondato la rivista filosofico-letteraria Malvagia. Interessato ai rapporti tra teoresi e la dimensione politica, ha seguito un percorso di indagine che si è sviluppato in un quarantennio, concludendosi con l’opera Diacronia.

 

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