SoloTablet intervista i protagonisti del mercato italiano delle applicazioni Mobile: SPINDOX
SOLOTABLET: Vi presentate come una azienda che opera nell'ambito ICT, fornendo servizi di consulenza, system integration, progettazione e sviluppo di software, interaction design e ingegneria di rete. Ci può raccontare qualcosa di voi e dirci in che modo la vostra offerta si posiziona nel mercato Mobile?
PAOLO COSTA: Spindox è nata nel 2007 dall’iniziativa di un gruppo di manager provenienti da diverse esperienze nel mondo dell’ICT e si è sviluppata molto in fretta. Oggi l’azienda, totalmente controllata dagli stessi manager, ha oltre 160 dipendenti e annovera fra i propri clienti realtà di primaria importanza nei settori delle telecomunicazioni, dell’industria automobilistica, dei servizi finanziari e dell’editoria. Il fatturato del 2012 si attesterà fra i 15 e i 16 milioni di euro. La società è presente in Italia con uffici a Milano, Torino, Ivrea e Maranello.
In questi anni Spindox ha maturato un’esperienza significativa negli ambiti specifici dei canali di vendita retail (online e offline), dei sistemi di pagamento, dei prodotti e servizi per il mondo mobile, dei giochi e del gambling, del workforce management, dei processi di marketing e della gestione delle risorse umane. A essi si aggiungono le specialità “trasversali” di Spindox, rappresentate dalla business intelligence e dall’enterprise integration.
Il tema della “mobilizzazione” dei servizi IT è al centro delle riflessioni di Spindox e guida una serie di progetti e iniziative speciali attualmente in corso. Il nostro obiettivo è aiutare le grandi aziende a supportare la “mobile experience” dei propri utenti (clienti o dipendenti). Questo non significa solo sviluppo di mobile apps native o cross-piattaforma. Significa, prima di tutto, definire una strategia di delivery, disegnare architetture coerenti e identificare le soluzioni tecnologiche. Rendere un servizio o un’applicazione disponibili in mobilità non significa per forza sviluppare una mobile app nativa. La mobile experience si declina in molti modi. In questo momento l’attenzione di Spindox è concentrata, oltre che sui mondi iOS e Android, sugli scenari di virtualizzazione, bridge o streaming e sugli acceleratori cross-piattaforma. Guardiamo con grande interesse allo sviluppo di web apps basate su tecnologie standard, quali HTML5, CSS3 e JavaScript.
SOLOTABLET: Le aziende italiane sono oggi obbligate ad affrontare il tema del cambiamento e dell’innovazione. Entrambi sono oggi favoriti e suggeriti dai nuovi paradigmi della mobilità. Che tipo di supporto siete in grado di proporre alle aziende vostre clienti?
PAOLO COSTA: Accompagniamo i nostri clienti lungo tutte le fasi del processo, dalla definizione della vision (Che esigenza vuoi risolvere? Consideri il mobile come abilitatore di business o opportunità di risparmio? Quali dispositivi vuoi supportare e facilitare e quale ruolo vedi per essi nella tua strategia?) al disegno della strategia di delivery, dalle scelte architetturali e tecnologiche allo sviluppo. In particolare ci occupiamo anche di problematiche di interaction design, ovvero del disegno della user experience. Adottiamo un approccio multidisciplinare, che si concentra su contesto, obiettivi e motivazioni, persegue la semplicità e crea nuovi servizi per gli utenti.
SOLOTABLET: Avete sponsorizzato il progetto OpenApps della regione Lombardia. Con quale finalità e cosa ne avete tratto/guadagnato?
PAOLO COSTA: Lo scopo principale della nostra sponsorizzazione era la ricerca di nuovi talenti, da inserire nella nostra struttura e valorizzare opportunamente. Nei prossimi mesi potremo valutare meglio il valore aggiunto dell’operazione, ma ci sembra di poter dire che fin qui il bilancio è positivo.
SOLOTABLET: Il tablet, unitamente alle tecnologie Cloud, Social e Mobile è strumento potente della rivoluzione digitale in atto. Lei cosa ne pensa? Semplice evoluzione tecnologica o vera rivoluzione?
PAOLO COSTA: In genere diffido della pubblicistica che parla di “rivoluzione digitale”, “innovazione disruttiva”, “salto di paradigma” ecc. Le trasformazioni in atto sono senza dubbio molto rilevanti, ma non se ne misura la portata considerando solo l’aspetto tecnologico. Ciò che conta è comprendere l’evoluzione sociale del mondo in cui viviamo. In questo senso non credo negli effetti deterministici. Più che l’impatto della nuove tecnologie, mi interessa studiare il modo in cui, concretamente, le persone usano tali tecnologie. In questo senso mi sembra che ci siano molti cambiamenti sopravvalutati ed enfatizzati, accanto a cambiamenti poco considerati.
SOLOTABLET: La diffusione di dispositivi mobili, telefoni cellulari, smartphone e tablet hanno drasticamente cambiato il mercato (consumer e business). Facile attendersi altre novità future. Cosa ne pensa e come vede il ruolo delle nuove tecnologie nelle attività delle aziende?
PAOLO COSTA: Questi sono i trend sui quali ci stiamo concentrando: sensori ambientali e biometrici negli smartphone, mobile media production (iPhoneography, mobile video, transmedia, iPad art, second screen TV, …), automonitoraggio e autodiagnosi, giochi didattici, servizi per la cittadinanza connessa, dispositivi integrati in abiti, occhiali e corpo
SOLOTABLET: Cosa pensa dell’attuale mercato Mobile italiano e perché ritiene utile investirvi? Che opportunità ci sono?
PAOLO COSTA: Il futuro è mobile. Chi è posizionato sui canali tradizionali deve ripensare la propria strategia. In generale quello mobile si annuncia come un mondo caratterizzato da ricavi più modesti rispetto all’Internet “tradizionale”. Il problema tocca tutta la filiera, dai costruttori di chipset agli operatori TLC, dagli over-the-top (OTT) ai fornitori di contenuti.
SOLOTABLET: Cosa pensa dei nuovi dispositivi mobili e come li posiziona sul mercato consumer e aziendale?
PAOLO COSTA: I dati parlano da soli: le vendite di PC sono in calo da tempo, mentre quelle di smartphone e tablet sono in crescita. Dal nostro punto di vista è rilevante osservare che la diffusione degli smartphone nel nostro paese ha raggiunto livelli da fenomeno di massa (parliamo di almeno 20 milioni di utenti). Così come è rilevante sapere che otto telefoni intelligenti su dieci sono coreani (Samsung o LG) e solo due Apple. In compenso sappiamo che gli utenti iOS sono molto più attivi degli utenti Android. Per quanto riguarda invece la penetrazione dei tablet nel nostro paese, essa mi pare ancora piuttosto modesta. Credo che varrà la pena di seguire con attenzione, nel 2013, la sfida fra Kindle Fire e Apple Mini iPad.
SOLOTABLET: Qual è la sua visione del mercato delle piattaforme Mobile: iOS, Android, Windows 8, HTML5 e BlackBerry?
Possiamo fidarci dei nostri consulenti digitali?
PAOLO COSTA: In Spindox siamo sempre più convinti che in futuro le cosiddette web apps avranno un ruolo decisivo, soppiantando in molti ambiti le mobile apps native. In particolare ci stiamo concentrando su un framework tecnologico, quello di Sencha Complete, che ci appare sufficientemente maturo, robusto e completo. In sostanza crediamo nella progressiva affermazione dell’HTML5 e di altri standard aperti. Quanto a Windows 8, ci sembra una risposta interessante a iOS sul piano del modello di navigazione e di interazione.
SOLOTABLET: Quali sono secondo lei le barriere all’ingresso del tablet nell’uso personale e in quello aziendale (pubblico e privato) e cosa suggerite di fare per superarle?
PAOLO COSTA: Dal punto di vista del CTO, probabilmente, le barriere all’ingresso sono due: l’assenza di uno standard consolidato (Apple? Android? Altro?) e i costi relativamente alti (non tanto quello degli apparati, quanto quello della connettività). Va poi detto che l’adozione del paradigma mobile (anywhere, anytime, any device) implica il ripensamento di processi e modelli organizzativi consolidati. In sostanza comporta un nuovo modo di stare in azienda. Dal punto di vista culturale è uno choc notevole, cui non tutti sono preparati.
SOLOTABLET: I nuovi dispositivi mobili sono destinati a sostituire il PC o sono una semplice evoluzione tecnologica dello stesso?
PAOLO COSTA: Né il PC né i cosiddetti dispositivi mobili esisteranno più, fra qualche anno, nella loro attuale configurazione. Il PC tradizionalmente inteso è finito. Ma, in un certo senso, anche lo smartphone è finito. Naturalmente ci vorrà molto tempo per vedere gli effetti di questa trasformazione. Come sempre, tendiamo a sopravvalutare i cambiamenti nel breve periodo e a sottovalutare quelli nel lungo periodo.
SOLOTABLET: Ci può descrivere quali sono gli ambiti applicativi in cui è focalizzata la vostra proposta Mobile (app, servizi, soluzioni ecc.)?
PAOLO COSTA: Come detto, in ambito mobile Spindox opera su diversi fronti: progettiamo e sviluppiamo applicazioni, ci occupiamo dello studio di soluzioni complesse e della relativa governance di progetto (per esempio nell’ambito dei sistemi di mobile payment, mobile CRM e mobile SFA), forniamo un supporto consulenziale sia per quanto riguarda le scelte tecnologiche sia con riferimento alla strategia di delivery.
SOLOTABLET: Ci può descrivere quali sono gli strumenti che avete creato per facilitare l’uso del web e del mobile?
PAOLO COSTA: Se ho capito il senso della domanda, si chiede qual è il nostro impegno per la realizzazione di soluzioni amichevoli e concretamente usabili. Devo dire che il tema della qualità dell’interfaccia e dell’usabilità è sempre stato centrale nei nostri progetti. Fra l’altro eroghiamo anche attività di consulenza con l’obiettivo di valutare l’usabilità del software dei nostri clienti e di identificare eventuali aree di miglioramento.
SOLOTABLET: Ci può descrivere i vostri progetti/APP principali
PAOLO COSTA: Attualmente stiamo presentando nel mercato della GDO e del retail in generale la nostra soluzione goTail. Si tratta di una piattaforma a supporto della esperienza del consumatore prima, dopo e durante l’acquisto, molto focalizzata sui servizi nel punto vendita (georeferenziazione, self-scanning, couponing ecc.) Stiamo poi studiando una applicazione destinata all’uso sui tablet di cortesia a bordo delle navi da crociera, che dovrebbe vedere la luce nel 2013. Un altro fronte che ci vede impegnati è quello del mobile entertainment a supporto della comunicazione di prodotto per l’industria del largo consumo.
SOLOTABLET: Ci racconta alcune esperienze casi di studio/referenze interessanti e quanto sono stati remunerativi (benefici, vantaggi, fidelizzazione del cliente, vantaggi per il cliente ecc.)
PAOLO COSTA: Le applicazioni più popolari sono quelle che abbiamo realizzato per Vodafone (Campionato di calcio) e Telecom Italia (REWF). Lascio agli operatori dire quanto siano state remunerative per loro.
SOLOTABLET: Avete programmi e piani per sviluppi futuri? In particolare per nuove applicazioni, soluzioni verticali, sistemi operativi, piattaforme ecc.?
PAOLO COSTA: In futuro ci concentreremo sulle esperienze M2M, i sistemi di massive data detection, le applicazioni di monitoraggio personale e, più in generale, il cosiddetto Internet of Things. Per fare questo intendiamo rafforzare le nostre competenze nell’ambito del software embedded, dell’elettronica e della sensoristica.
SOLOTABLET: Cosa pensa di una iniziativa come SOLOTABLET?
PAOLO COSTA: In generale tutto ciò che contribuisce a diffondere cultura e conoscenza nell’ambito del nostro mondo non può che essere visto di buon occhio.
SOLOTABLET: Ha idee da suggerire?
PAOLO COSTA: Potreste modificare il nome della testata. Che cosa ne dite di NONSOLOTABLET?
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