Il libro di Anna Curir L'emergere della terza cultura e la mutazione letale è pubblicato in Italia da Editrice la Sirente
Il libro è di impianto divulgativo espazia dalle intuizioni di Dawkins sull’evoluzione darwiniana alle suggestioni di Bion, Mayr e Chomsky sull’intelligenza come strumento di mutazione letale o di autoconservazione, Anna Curir affronta i dilemmi del rapporto tra uomo e macchina, affermando che la scienza deve riconoscere le proprie componenti di sensibilità e la tecnica tornare ad essere uno strumento sottoposto alla responsabilità umana.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
L'emozione di fronte al risultato scientifico così come alla magia dello spettacolo del mondo, dell'arte e della cultura è l'elemento che fa da collante tra esperienze tra loro diverse ma accomunati dall'espereinza creativa della ricerca e dell'esplorazione. Una esperienza che accomuna, nel loro processo creativo, di scopertadel nuovo e di innovazione, artisti e poeti, drammaturghi e astronomi, scienziati e artigiani.
Secondo l'autrice l'emozione può ricucire lo strappo profondo che si è venuto a creare tra scienza e umanesimo permettendo la ricerca di una terza via. Curir cerca di costruire il possibile viaggio alla ricerca di questa via attraverso le suggestioni e il pensiero di pensatori diversi come Richard Dawkins con le sue idee sull'evoluzione darwiniana, Wilfred Bion, Ernst Mayr e Noham Chomsky e il loro contributo sulla intelligenza umane e la cultura. Culture di provenienza diversa, una scientifica, l'altra umanista e che sono alla ricerca di una fusione possibile e di strategie utili per realizzarla.
Se la fusione avvenisse potrebbe forse emergere la figura di un nuovo tipo di figura intellettuale. Una figura capace di divulgare la scienza e le risposte trovate per le grandi domande che da sempre assillano l'essere umano e di contagiarel grazie alla sua cultura umanistica, un pubblico ampio di persone. Non solo di intellettuali e scienziato!
Anna Curir è una degna rappresentante di questo connubio fra scienza e umanesimo: da astrofisica si è occupata di cosmologie relativistiche, buchi neri, formazione e dinamica delle galassie e in particolare della Via Lattea, ma ha trovato il tempo per conseguire una seconda laurea in psicologia. Da sempre interessata a neuroscienze e psicanalisi, oggi è iscritta all’ordine degli psicologi del Piemonte. Tra le sue pubblicazioni: Astri Collassati (1985), I processi psicologici della scoperta scientifica. L’armoniosa complessità del mondo (2012), Il DNA delle Galassie (2013) e From science-fiction to science. The role of fantasy in the development of science, scritto a quattro mani con Fernando De Felice.