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Come sopravvivere al futuro (Postman Neil)

Come sopravvivere al futuro (Postman Neil)

19 Dicembre 2020 Redazione SoloTablet
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Un libro datato ma sempre molto attuale. Offre un viaggio retrospettivo nell'illumismo e nel Rinascimento alla ricerca delle nostre origini e modelli interpretativi del presente. Vi si parla di progreso, tecnologia, lingua, informazione, narrazione, infanzia, democrazia e istruzione. Un libro ricco di citazioni, aforismi e metafore per ricordare a tutti quanto il passato possa essere importante per evitare gli errori compiuti e per scoprire quanto ci sia del passato in ogni novità o visione del futuro.

"Il futuro è ovviamente una illusione. Nulla vi è ancora accaduto. Noi tutti, per usare una metafora di Marshall McLuhan [Ndr], stiamo sfrecciando lungo un'autostrada con lo sguardo fisso sullo specchietto retrovisore, che è in grado di dirci solo dove siamo stati, non cosa abbiamo davanti."

"Sono convinto che questo (2003) sia un momento speciale della storia, uno di quei momenti bui in cui tutto intorno a noi cambia e non sappiamo ancora che strada prendere. I nostri vecchi modi di parlare di noi a noi stessi ormai sono stretti, per un mondo reso paradossalmente piccolo dalle tecnologie, eppure troppo grande per afferrarlo tutto."

Autore

Neil Postman è nato l’8 marzo 1931 a New York City da una famiglia di origini ebraiche ed è morto nel 2003. Dopo la laurea ha insegnato alla New York University, per la quale è stato poi presidente del Dipartimento di Cultura e Comunicazione dal 1993 fino al 2002, fondando, nel 1971, il corso da lui denominato Media Ecology. È critico e teorico delle comunicazioni. Ha pubblicato diciotto libri, molti dei quali tradotti anche in italiano, centinaia di articoli per riviste e giornali (anche esteri). All’estero è maggiormente conosciuto per il saggio Amusing Ourselves to Death (Divertirsi da morire) pubblicato nel 1985, tradotto in otto lingue e che ha venduto più di duecentomila copie. In Iatlia sono stati pubblicati: Ecologia dei media, La scomparsa dell’infanzia, Provocazioni e Divertirsi da morire oltre a Technopoly.  È considerato un tecnofilo new age.


Il libro è di poco posteriore alle visioni apocalittiche che hanno accompagnato l'arrivo del terzo millennio alimentate dal Millennium Bug tecnologico che avrebbe dovuto fermare il mondo e a quelle utopiche legate a futuri fantastici determinati dalle promesse di libertà, partecipazione e progresso di Internet. Una realtà mai trasformatasi in distopia e neppure in nuove tecno-utopie e sulla quale Postman ccostruisce la sua riflessione tecnocritica, già avviata in opere precedenti.

In questo libro Postman riprende alcune delle tematiche a lui care per suggerire come affrontare con successo l'avvenire pieno di incognite e le sfide inquietanti del futuro. Sfide che fanno vacillare il nostro modo di pensare e rendono  complicato trovare soluzioni ai vari quesiti posti dalla storia, dalla scienza e dalle nuove tecnologie. La sua risposta suggerisce di rispondere ai quesiti e agli interrogativi attraverso il ritorno alle radici della cultura occidentale ed europea, il recupero di un passato che può migliorare il futuro. Il passato a cui fa riferimento è quello dei Lumi, un periodo storico ricco di rivoluzioni scientifiche e filosofiche e progenitore della nostra civiltà occidentale caratterizzata da libertà, democrazia e progresso.

Lo sguardo di Postman si posa inizialmente sull'antica Grecia, culla della nostra democrazia e sul Medioevo scartandoli per la limitatezza geografica dell'esperienza greca e per il fondamentalismo che ha caratterizzato il Medioevo, per poi scegliere il secolo dell'Illuminismo come quello a cui guardare per comprendere il presente tecnologico e multiculturale e prevedere il futuro che verrà.

Il secolo dell'Illuminismo con personaggi come Goethe, Voltaire, Rousseau, Diderot, Kant, Hume, Gibbon, Adam Smith e molti altri è il luogo ideale per trovare le direzioni di un futuro che si è sviluppato in ambiti diversi quali la scienza, la politica, l'educazione e il commercio.  È il secolo nel quale la ragione sconfigge la superstizione e si è formata l'idea moderna di progresso. Di questo secolo l'autore non fornisce alcuna storia. Il suo scopo è di illustrare idee e principi utili per illuminare il presente e per elaborare una riflessione critica della cultura moderna con l'obiettivo di scoprire tendenze e direzioni future.

Il contesto nel quale si colloca l'analisi e la proposta di Postman è quello di una società saturata da surplus informativo e ossessionata dalla tecnologia nella quale il compito dei filosofi non è più quello di speculare su aspetti metafisici quanto quello di scoprire e decostruire il linguaggio, la sintassi e la grammatica delle narrazioni correnti, come quella che ha trasformato persone giovani  e adulte in semplici consumatori.

Gli strumenti del passato usati per interpretare il presente indicano l'assenza di una narrazione comune capace di fornire ideali costruttivi, suggerire regole di condotta, spiegare fonte e forza dell'autorità e dare a tutti un senso di continuità. Il nuovo millennio è iniziato distribuendo a tutti una buona dose di disorientamento creando uno stato confusionario che accompagna la mancanza di una narrazione capace di dare nuovo senso a persone, aziende e organizzazioni e di creare nuove mitologie presenti.

Questa narrazione non può che venire dall'ideale democratico, l'unico in grado di unificare e proiettare al futuro. La democrazia è un ideale ambiguo e spesso mitizzato ma continua a mantenere la forza e il potere di collegare tra di loro gli individui, di fornire un linguaggio comune, degli ideali e degli obiettivi concreti. Per riuscire a costruire questa narrazione e tradurla in azioni conviene guardare al passato e a epoche storiche nelle quali generazioni precedenti alla nostra ci sono riuscite, anche se in contesti completamente diversi.

Scheda libro

Titolo intero: Come sopravvivere al futuro

Titolo originale: Building a bridge to the 18th century

Genere: Filosofia

Listino: 12,50

Editore: Prme

Collana:

Pagine: 285

Data uscita: 23/01/2003

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