Con l'espressione Singolarutà (Singularity) si descrive una visione, e una prospettiva di tipo filosofico e scientifico sul futuro dell'umanità. E' l'idea immaginata e prefigurata di una futura civiltà umana nella quale la macchina, con la sua intelligenza, avrà raggiunto una evoluzione tale da superare l'intelligenza umana.
Nella futurologia, una singolarità tecnologica è una fase dell'evoluzione/progresso tecnologico nel quale si manifesta un punto di accelerazione che va oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani. Una accelerazione destinata a cambiare lo sviluppo della civiltà umana.
Con Singolarità ci si riferisce all'apparizione di una intelligenza, nel caso della tecnologia anche arificiale, superiore a quella deumana e capace di dare avvio a cascata a una serie imprevedibile di eventi.
Il conectto di Singolarità per come è stato usato in questo conesto è fatto risalire al matematico e romanziere Cernor Vinge ma è stato reso popolare, soprattutto negli ultimi anni, da Raymond Kurzweil che lo ha associato in particolare alla introduzione e alla adozione di tecnoclogie incrementali. Vinge cominciò a parlare della Singolarità negli anni ottanta, e raccolse i suoi pensieri nel primo articolo sull'argomento nel 1993 con il saggio Technological Singularity. Da allora questo è divenuto il soggetto di molte storie e scritti futuristici e di fantascienza.
Siamo parole in carne e ossa
La promozione della Singolarità fatta da Kurzweil e coloro che ne condividono l'idea ha sollevato numerese discussioni e dibattiti tra coloro che ne negano l'avvento e quanti al cotrario ritengono che il tempo nel quale si manifesterà non è lontano. Nell'impossibilità di conoscere il futuro, ad oggi ciò che è certo è l'argomrnto è molto dibattutto tra studiosi e scienziati e in particolare sui media.