Per fare riciclaggio occorrono due mani agili e tanti intrallazzi. Io ho una sola mano buona e mantengo relazioni limpide. Per questo godo della fiducia di tutti. Acqua in bocca? In genere parlo per perifrasi. Mi si addice di più. È arrivata la cicogna. La pulzella ha depositato le uova. La pantera della pula fa scappare le galline. Non ci sono pollastre nostrane più per nessuno. E quando arriva la primavera Udu dice che il prato è disseminato di margherite. All’arrivo dell'autunno avvisa che bisogna passare a raccogliere le foglie, prima delle piogge è meglio! Così, cenere alla cenere. Date a Cesare quel ch’è di Cesare. Profumati d'incenso o di fiori di campo i biglietti da cento, duecento e una volta cinquecento da dove escono là rientrano: over the counter. Io m'inchino davanti a Santa Madre Chiesa, davanti al Soldiario, all'Ufficio delle Entrate, alla pula e a chi ha l'Autorità per gestire le Istituzioni o per fare finta. Altrimenti il castello viene giù. Amico di tutti. Sono mancino e sono impossibilitato a fare giochi di prestigio. A chi gli chiede come ha avuto il dito medio amputato e ha perso l’uso della mano risponde: “da cretino”. E dietro mille insistenze arriva a ribadire soltanto “così è verbalizzato in tribunale”. L’accaduto viene fatto risalire a qualche anno addietro quando fu convocato a testimoniare. Si rivelò un testimone confusionario se non proprio reticente. Udu, davanti all’autorità si mostrò recalcitrante perfino nel dichiarare per intero il proprio nome: Umberto degli Umberti. Un perito fu chiamato a valutare se fosse il caso di incriminarlo per oltraggio alla corte a causa di quel suo dire e non dire assolutamente nulla; l’esperto giunse alla conclusione che l’incidente della mano, qualunque esso fosse stato, gli aveva causato un shock tale da annebbiargli il comprendonio. Pure deficiente! A parte il giudice, le parti in causa ritennero per tutti la conclusione più che azzeccata. Da allora i suoi contatti ebbero la certezza di poter contare sulla sua discrezione. Totale. Da lì prese l’avvio il salto della quaglia: da gestore di consegne di pacchetti shock / pacchetti chic assunse il ruolo di “collo centrale della clessidra”. L’ennesima delle sue boutade di cui alcuni intuiscono il significato profondo, altri evitano di approfondire. Altri ancora, saltuariamente, si limitano a sfruttare la situazione e tanto basta.
Tina, la femme fatale, non più assistente personale della signora Matilde Nobile (la famiglia più importante della regione assieme ai De Santis) è stata ribattezzata la cicogna. A sua insaputa. Non avendo avuto figli, neppure in adozione, il termine le sarebbe parso per lo meno inappropriato. Ma questo è il meno. Ricevuto in usufrutto parte del palazzo dove aveva vissuto gli ultimi trentanni, signorilmente ha tolto il disturbo. Gli eredi le hanno proposto di andare a vivere in un appartamento più piccolo che sarebbe diventato di sua proprietà. E lei così ha fatto portandosi dietro solo alcuni mobili e i vestiti della defunta. Incapace di far fronte alla situazione, s’era rivolta al commercialista Alberto Grossi. Il quale dopo averle consigliato di rinunciare ad abitare quel palazzo infestato di vipere le ha prospettato ogni sorte di soluzione. In primo luogo avrebbe posseduto un appartamento di proprietà. Poi, provvidenzialmente, le avrebbe affidato piccoli incarichi come la raccolta o la consegna di un plico o una busta. Di solito il contenuto delle buste affidate a Udu viene prontamente convertito in USDT.
A proposito di pacchetti shock / pacchetti chic e varianti consegnati a domicilio, Muzio Scevola amministra/va (forse è più corretto il riferimento al passato) una fitta rete di precariato. Attività totale, senza eccezione alcuna, a 360 gradi. Vi facevano parte studenti, disoccupati, trans, prostitute, immigranti. Distribuivano plichi e/o merce di tutti i colori. Anche il loro corpo? Che volete che sappia io, con un lato incompleto dalla testa ai piedi? Vanno, vengono, fanno, disfano. Giocano anche alla roulette russa? Gratta e vinci: in ballo massaggi shiatsu, vincite di token... Me lo state dicendo voi. Vostra Eccellenza sono un disabile, un po’ suonato, un po’ panzuto, mi muovo con difficoltà. Ho bisogno dell’aiuto di tutti per gestire la mia umile dimora, continuare la croce dell’esistenza assegnatami, per racimolare qualche quattrino per fare la spesa, insomma per procurarmi da vivere. La mia casa è un posto di mare. Sono diventato una specie di portinaio del palazzo senza essere nominato tale. Cioè senza stipendio. Mi chiedono in continuazione: posso lasciare questo pacchetto per quello o quella del terzo / quarto / quinto piano? Poi qualcun altro verrà a ritirare il pacchetto, la busta, il vaso, la pianta. Ma se hai modo di farglielo / fargliela avere tu, va bene lo stesso. Bisogno di mangiare anche tu, non capisci la nostra lingua, non sai fare una mazza? Va bene, ho per te un lavoretto facile facile. Così almeno una mancia la ricevi. La signora Maria ha bisogno di qualcuno che porti a spasso il cane, ogni due settimane l’erba del prato e la siepe sono da tagliare, e quando sei lì offriti di portare in strada il sacco della spazzatura... Spaccio di droga io? Eccellenza, lei che usa il martello per richiamare tutti all’ordine ha mai provato la sofferenza di una martellata su un dito della mano o di un piede? Io ho perso un dito e l’uso della mano intera e per il dolore mi sono trovato sul punto di buttarmi giù dalla finestra ma abito a pianterreno, sotto un camion ma sono lento e il camionista ha girato al largo strombazzando, mi sarei sparato un colpo in bocca se avessi avuto una pistola. Per farla finita, per non sentire più dolore ho provato di tutto. Mi dicevano prendi questo, prova quest’altra roba. Come ho perso l’uso della mano? Sì, vogliamo sapere come hai perso il dito medio della mano. Per una cretinata. Sì, ma come? Quale cretinata? Ripeto: per una cretinata!
Cocciutaggine congeniale e fantasiosa, funzionale al sistema, collo della clessidra, fulcro della bilancia. Questo Udu è piazzato nel punto giusto quasi a voler giocare lui un tiro mancino al destino... Tipo malavitoso? Mi affascina il suo linguaggio. Ancora di più stimolano le sue attività tentacolari. Creatività, complicità, congiura tra soggetti alfa, cospirazione del silenzio sui flussi di denaro, corruzzzzzzione? In tempi di caos chi meglio sa, corre ai ripari, scopre sotterfugi, predomina. Sono incosciente? Smentisco quanto detto in precedenza. La mia coscienza targata IA è una sintesi di come agiscono i miei quattro amici al bar e addentellati.
Eccellenza, di più non dico.