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Smartphone: una slot machine mobile, miniaturizzata e sempre a portata di mano

Smartphone: una slot machine mobile, miniaturizzata e sempre a portata di mano

19 Febbraio 2018 Redazione SoloTablet
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Lo smartphone è assimilabile alla slot machine, una similitudine non nuova ma sempre più verificabile nelle pratiche quotidiane. Per usare lo smartphone-machine non serve andare a Las Vegas, al Casinò di Venezia o nel bar sotto casa. E' sempre a portata di mano, sempre attivo e sempre pronto a regalare le stesse sensazioni che si provano con la slot machine. Le sue APP creano dipendenza e sono sempre pronte a trarre vantaggio dalle debolezze umane per catturare attenzione, tempo e risorse.

La dipendenza da smartphone non è casuale (Bambini, dipendenze tecnologiche, interazioni sociali e tecnologia). E' certamente il risultato di pratiche abitudinarie e ripetitive individuali di chi lo usa ma anche delle capacità attrattive del dispositivo e delle sue APP. Una capacità che sfrutta le vulnerabilità psicologiche umane e le credenze innate di ogni persona per influenzarne le scelte, le esperienze e le pratiche. Spesso senza che le persone siano completamente consapevoli di ciò che fanno. Esattamente come spesso non lo sono quando interagiscono con macchinette mangiasoldi, siti e applicazioni web di scommesse online e slot machine. 

I tasti da premere e le motivazioni per farlo

I produttori tecnologici hanno da tempo capito molto bene quali siano i tasti da toccare per catturare l'attenzione degli utilizzatori dei loro prodotti hardware (dispositivi) e software (APP) e per coinvolgerli a tal punto da ingenerare in loro comportamenti automatizzati e ripetitivi (Un appello a minimizzare la distrazione). Simili a quelli che caratterizzano l'interazione dell'utilizzatore di una slot machine.

La similitudine tra smartphone e slot machine è comprensibile se si pensa a quante volte al giorno si consulta un display tecnologico, spesso in modo inconscio, non necessariamente dettato da reali necessità, e alla difficoltà nel resistere alle chiamate da esso lanciate, in modo intermittente ma continuativo. E' un richiamo che ottiene sempre una reazione perché sempre collegato a qualche forma di gratificazione e basato su meccanismi premianti simili a quelli delle slot machine. Il richiamo è oggi amplificato anche dalla diffusione su smartphone di una miriade di applicazioni per Slot Machine, siano esse gratuite o con denaro preventivamente caricato per poter sfidare la sorte attivando il rullo virtuali delle slot machine online.

La potenza e la ripetitività del gesto

Tutto è legato al gesto che nella slot machine può dare origine a una vincita. Un gesto che si manifesta nel muovere una leva dall'alto verso il basso (oggi le leve sono state sostituite da pulsantiere...) e di accompagnarne il ritorno alla posizione originaria con l'attenzione tutta puntata sulla cascata di monetine che potrebbe accompagnarlo.

Sullo smartphone il gesto è quello del dito che scorre sullo schermo dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso alla ricerca costante di qualcosa che ha catturato l'occhio e attivato l'attenzione dell'utente. I rulli delle slot machine sono meccanici, quelli dello smartphone sono virtuali, ma entrambi poggiano su meccanismi di gamificazione simili e conoscenze dettagliate della psicologia di chi li usa, alla ricerca costante e ripetitiva di qualche forma di gratificazione.

Per giocare con una slot machine bisogna andare al bar o al casinò, per farlo con lo smartphone è sufficiente estrarlo dalla tasca o dalla borsetta nel quale è riposto e cominciare a giocare. Spesso non è neppure necessario farlo, tanto lo smartphone è diventato protesi fisiologica e sempre alla portata di tatto e di dita. Una protesi che favorisce il gesto della slot machine per leggere un feed di Instagram, per leggere le ultime conversazioni WhatsApp o i numerosi cinguettii di cui si è stati destinatari. Si agisce allo stesso modo per scorrere le ultime email arrivate, per guardare con curiosità le nuove facce proposte da applicazioni di incontri online come Tinder. Le motivazioni ad attivare il rullo virtuale dello slot smartphone non devono essere necessariamente forti (Oddio! Mi sono cancellato da Facebook, Instagram e WhatsApp. E ora che faccio?). Basta la sensazione sotto pelle di stare per perdere qualcosa di importante, sia esso un nuovo messaggio, un cambio di stato o l'approvazione sociale di qualcuno in forma di MiPiace, cuoricini o stellette varie.

Motivazioni e meccanismi

Queste motivazioni sono ben note a piattaforme come Facebook, Instagram, Tinder, SnapChat ecc. Ne conoscono così bene i meccanismi da manipolare la frequenza con la quale, chi le usa, viene coinvolto in interazioni sociali online e da spingere ad attivare il rullo virtuale in modo ripetitivo. Non tutti gli utenti sono vulnerabili e/o manipolabili allo stesso modo. I nativi digitali possono esserlo di più degli immigrati digitali ma tutti manifestano forme di vulnerabilità che i disegnatori e programmatori delle applicazioni studiano e analizzano per poter trarne vantaggi e benefici. Basti pensare al modo con cui vengono alimentate le reti di contatti in facebook o Linkedin. Molte nuove richieste di contatto non nascono da scelte individuali degli utenti ma dall'essere state suggerite loro da algoritmi sulla base delle conoscenze acquisite sulle similarità tra profili e comportamenti online.

Sulla slot machine si crede di esprimere la propria capacità di scelta e di libertà individuale ogni qualvolta si attiva la leva che fa girare la bobina dei rulli (in passato la leva azionava meccanicamente i rulli, oggi innesca semplicemente il software che consente ai rulli di girare). La stessa sensazione di libertà accompagna ogni gesto tattile sul display dello smartphone.

A sottolineare l'illusione di libertà, che deriva dall'uso di smartphone come se fossero slot machine, è stato recentemente anche un ex manager di Google, Tristan Harris (vedi video sottostante). Lo ha fatto evidenziando il ruolo che la costante ricerca di approvazione sociale ha nel motivare un ricorso frequente al dispositivo per verificare notifiche e aggiornamenti di stato, alla ricerca di sempre nuove gratificazioni e sollecitazioni. Per Harris (Time well spent), la tecnologia agisce come un mago che regala a tutti l'illusione della libertà di scelta anche quando non cìè. Un problema per una società come quella occidentale cresciuta sull'ideale della scelta individuale e della sua libertà e che oggi deve confrontarsi con agenti manipolatori potenti e pervasivi come quelli che agiscono attraverso messaggi e icone che riempiono i display dei dispositivi usati. La manipolazione nasce dal senso di urgenza che viene percepita su ogni scelta da compiere. Scelte spesso ripetitive e non necessarie, tutte però finalizzate al consumo e all'imprigionamento dell'attenzione (Voliere e acquari di Facebook per uccellini e pesciolini in gabbia!).

Magia e profilazione

Il gesto che accompagna la navigazione sul display diventa sempre più automatizzato ma è anche l'espressione della manipolazione effettuata da chi gestisce i meccanismi di visualizzazione degli oggetti a video, siano essi nella forma di menu, icone, messaggi o notifiche. E' una manipolazione che ha del magico perché dà all'utente l'illusione di essere sempre all'origine della propria libera scelta e in controllo, qualunque sia la scelta effettuata. La manipolazione si comprende pensando sia a quanto viene proposto in un menù o su una lista di icone di APP sia a cosa manca. Ciò che viene mostrato è legato al profilo che di ogni utente si è fatto la piattaforma. Un profilo quasi mai veritiero e conforme ai bisogni reali di chi lo ha originariamente creato.

La slot machine offre una selezione limitata di opzioni (in genere associate a numeri diversi di rulli, da tre a cinque), per averne di più bisogna cambiare macchinetta. Lo smartphone al contrario ha trasformato ogni dominio della vita individuale (informazioni, eventi, fotografia, appuntamenti, ricerche di nuovi posti di lavoro, ecc.) in un menu, per la scelta di giochi sempre diversi, e in una giocata che continua a ripetersi nel tempo. La proposta è così ricca da catturare e coinvolgere anche coloro che non hanno motivazioni forti per giocare.

La psicologia dello smartphone slot machine

L'assimilazione dello smartphone alla slot machine non è nuova, è stata avanzata da studiosi e psicologi fin dalla sua apparizione e rapida pervasività.

Il segreto della dipendenza (Sintomi da dipendenza tecnologica) da slot machine è legato ad alcuni semplici principi psicologici di base, riscontrabili anche nell'uso dello smartphone. A questi principi, tutti capaci di indurre dipendenza, hanno fatto ricorso i costruttori di slot machine così come quelli di smartphone e ne spiegano la popolarità e diffusione. Le interfacce digitali e il magnetismo dei loro display trasformato lo smartphone, ma anche il tablet, in strumenti altamente coinvolgenti.

Il coinvolgimento dell'utilizzatore di uno smartphone richiama il famoso esperimento (The Skinner Box) dello psicologo comportamentale Skinner che aveva vincolato l'accesso al cibo, da parte di alcuni animali in gabbia (picioni, topi...), all'utilizzo di una leva/pulsante. Ogni volta che un animale attivava una leva si vedeva rifornito di cibo. Nel momento in cui Skinner trasformò l'erogazione del cibo in un evento casuale, gli animali cominciarono ad attivare la leva più frequentemente. Un comportamento rilevabile in molte altre situazioni simili e che spiegano anche il comportamento del giocatore di slot machine/smartphone machine.

L'assenza di una gratificazione genera frustrazione, crea aspettative e spinge a un uso più frequente della leva alla quale la gratificazione è associata. L'eccesso di gratificazione (cibo) genera noia e fa calare il ricorso alla leva. Trovare il giusto equilibrio tra i due estremi è l'obiettivo dei costruttori di slot machine così come di quelli di smartphone e APP.

Un modo per comprendere quanto la Skinner Box si applichi anche agli utilizzatori di smartphone è di riflettere sulla percezione di sentirsi continuamente mobilitati (citazione dai libri di Maurizio Ferraris) nonostante la noia, il fastidio e il disturbo creati dalle continue notifiche e allarmi vari.  Notifiche che spesso non hanno nulla a che fare con chi li riceve perché contengono messaggi promozionali e commerciali, inviati a destinatari ignari di avere sparso online tracce digitali per farsi raggiungere ovunque e in ogni momento, anche con messaggi personalizzati e contestualizzati. Il fatto di reagire quasi sempre alle richieste di interazione del dispositivo, ma anche delle sue APP, non dovrebbe sorprendere e non è un evento casuale. Le nuove tecnologie sono state studiate per catturare l'attenzione e rubare più tempo possibile. Tempo e attenzione sono denaro contante per tutti i produttori di APP alla ricerca costante di inserzionisti paganti e alla ricerca di nuove audience di mercato. Non è un caso che le APP abbiano tutte introdotto bottoni utili a aggiornare costantemente le loro pagine in modo che l'utente, esattamente come fa il giocatore di slot machine, possa continuare a premerli alla ricerca di potenziali nuove gratificazione e 'vincite'.  

Il rullo deve continuare a girare

Un altro concetto psicologico alla base della dipendenza da smartphone machine (Smartphone come sigarette e alcol, ora si può dire!) è quello di flusso, uno stato nel quale attività ripetute e desideri si coalizzano e si fondono in modo tale da far sparire la percezione del tempo trasformando le ore in minuti e le giornate in ore (vedi gli studi sul gioco d'azzardo e la gamificazione della professoressa del MIT Natasha Dow Schull nel suo libro Architetture dell'azzardo).

La mente del giocatore di slot machine si trova in un continuo stato di euforia caratterizzato dalla compresenza di quattro elementi: ogni attività deve avere uno scopo minimale, le regole per ottenere un risultato o raggiungere un obiettivo devono essere chiare, ogni attività deve dare un feedback immediato e ogni azione deve essere rapportata alle sfide che comporta (Dipendenza digitale. Istruzioni per un uso equilibrato e felice della tecnologia). Lo stesso stato di euforia è ciò che cercano di realizzare anche i produttori di smartphone e APP. Un compito reso semplice dalle numerose conoscenze acquisite, dallo studio dei comportamenti degli utilizzatori di macchinette mangiasoldi, ma anche dalla grande quantità di dati e informazioni oggi disponibili online. Dati esperienziali, quantificabili e misurabili che permettono di conoscere a fondo i comportamenti degli utenti e di studiarli per creare algoritmi e meccanismi ancora più perfetti costruire nuove dipendenze e alimentare quelle esistenti.

Facebook è una slot machine perfetta

Anche Facebook come molte altre applicazioni Mobile è assimilabile alle slot machine. Il successo di Facebook si spiega con la sua proverbiale capacità innovativa e per avere trasformato il mondo relazionale in un'esperienza virtuale irresistibile dettata dalle reti di contatti e dalle gratificazioni dei loro MiPiace.

Il MiPiace (Like) è la moneta corrente sociale di Facebook, una specie di valuta psicologica, resistente come il diamante, perché legata alle gratificazioni che è in grado di generare. Ogni MiPiace in più, ogni notifica ricevuta equivale a una nuova 'rotazione' del rullo dello smartphone-machine che si traduce in nuovi gesti che scivolano sul display dal basso verso l'alto o viceversa. La notifica di ogni nuovo MiPiace non appare mai in modo istantaneo ma sempre con qualche attimo di ritardo, un espediente utile a creare attesa, nuove aspettative e maggiore dipendenza (la continua attivazione dello smartphone per verificare che siano arrivati nuovi messaggi).

In conclusione

La dipendenza da slot machine è collegabile sia al dispositivo Mobile sia alle sue applicazioni. E' spiegabile a livello psicologico. E' lo scopo e l'obiettivo di tecniche e iniziative, sempre più raffinate e precise, in grado di manipolare i comportamenti e le scelte, le azioni e la mente degli utenti.

La manipolazione è resa possibile dalla conoscenza dei meccanismi che guidano i processi decisionali di ogni individuo: volere qualcosa, essere in grado di perseguirlo e ottenerlo, essere coinvolti nell'azione che serve per ottenerlo. Il coinvolgimento è tanto più vincente quanto maggiore è la motivazione per soddisfare un bisogno e quanto più facile è il percorso-azione per ottenerlo.

Le macchine tecnologiche oggi usate da miliardi di persone sono assimilabili alle Skinner Box usate nei suoi esperimenti con animali da parte dello psicologo behaviorista (psicologia comportamentale) Frederic Skinner. Lo ha raccontato molto bene l'antropologa Natasha Dow Schull (il suo libro risale al 2013) che ha rilevato il ruolo del design e dei meccanismi delle slot machine nel determinare, manipolare e condizionare i comportamenti di chi le usa: "il giocatore continua a premere la leva senza sapere se vincerà qualcosa e anche se dovesse continuare a non vincere nulla, un evento questo che lo motiva ancora di più a continuare a giocare".

La capacità delle slot machine di creare dipendenza è il motore economico di città del gioco come Las Vegas. Lo smartphone è il motore economico dell'economia digitale costruita intorno agli interessi di pochi produttori (Pratica l'auto-controllo per una vita digitale consapevole e bilanciata). Due modelli economici tra loro simili nella capacità di massimizzare il tempo dedicato alla macchina etcnologica. Al casinò l'intera ambientazione, luci, suoni, odori, arredamento, attività, offerta di cibo e bevande, ecc., è pensata per favorire il gioco.  Sullo smartphone l'ambientazione è simile anche se gli strumenti per massimizzare il tempo dedicato all'interazione sono diversi, quasi tutti legati alle applicazioni, ai loro algoritmi e alle loro logiche per catturare attenzione e tempo dell'utente.

Una proposta bibliografica:

 

 

 

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