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✍️✍️ NOSTROVERSO: in difesa dell’umano

✍️✍️ NOSTROVERSO: in difesa dell’umano

03 Agosto 2023 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Tutti parlano di Metaverso, pochi si preoccupano dell’universo da cui il metaverso prende le mosse, che io identifico come NOSTROVERSO. Un universo consapevolmente umano, incarnato, fisico, ibridato con la natura prima ancora che con l’ambiente, relazionalmente e emotivamente sociale. Un universo irriducibile, per usare il termine che dà il titolo al libro di Federico Faggin, perché non clonabile e neppure mai compiutamente descrivibile perché sempre privato, dentro la coscienza di ognuno che per definizione è diversa da tutte le altre con cui entra in contatto, unica, anche se sempre e in continua evoluzione.

Il NOSTROVERSO racconta la complessità della macchina umana, la sua irriducibilità alle deterministiche certezze della macchina artificiale. La prima una macchina cosciente, la seconda incosciente e incapace, anche nelle sue attuali e migliori realizzazioni, capace di produrre coscienza. Mentre nel Metaverso, che potrebbe diventare la nuova grande piattaforma informatica e della Rete, ci si muove attraverso avatar tridimensionali dentro iper-realtà (Braudillard), mondi simulati tra loro interconnessi. 

L’avanzata irresistibile del Metaverso raccontato,  nelle tante narrazioni che lo descrivono, come la destinazione finale di una umanità ormai ibridata tecnologicamente, suggerisce di valutarne benefici e vantaggi ma anche di riflettere criticamente ed insieme ad altri sui suoi tanti potenziali rischi e pericoli. 

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Un modo per farlo è cercare di rivalutare le cosiddette prerogative dell’umano, siano esse esistenziali e/o universali. Rivalutare qui significa provare a distinguere le qualità umane da quelle funzionali, utilitaristiche e soluzionistiche delle macchine, con l’obiettivo di ritrovare e rigenerare il senso e il ruolo dell’umano nell’era digitale corrente e dentro le tante rivoluzioni tecnologiche che la caratterizzano. Con effetti sostanziali in tutti gli ambiti della vita individuale e sociale, lavorativa e professionale delle persone, ma anche su aspetti fondamentali per l’evoluzione futura del genere umano sulla Terra, Aspetti quali la cultura, la scuola, i diritti, la libertà e la democrazia, l’uguaglianza e la giustizia e molto altro ancora. 

A questo compito sono chiamati tutti. Tutti devono cioè sentire il richiamo a una maggiore consapevolezza sugli effetti della rivoluzione tecnologica in atto. Una rivoluzione che è alla base della globalizzazione del mondo, sta portando alla sua completa digitalizzazione, ha cambiato il linguaggio e la comunicazione, ha sostituito l’intellettuale con l’opinionista e l’influencer, ha eliminato il passato e fatto precipitare il futuro dentro un presente continuo nel quale tutto deve avvenire in tempo reale, impedisce l’uso del dubbio schiacciandolo dentro la binarietà della interazione digitale fatta di impulso e risposta senza alcuna pausa o riflessione. 

Una riflessione di questo tipo può essere fatta adottando il NOSTROVERSO come luogo preferenziale e di elezione. Senza escludere la sperimentazione e l’esperienza dentro i numerosi metaversi che si presenteranno e si diffonderanno in Rete negli anni a venire. 

 

*NOSTROVERSO è un neologismo usato per la prima volta da Carlo Mazzucchelli e Nausica Manzi nel loro libro OLTREPASSARE – Intrecci di parole tra etica e tecnologiaCarlo Mazzucchelli ne ha poi fatto il tema centrale di un nuovo libro pubblicato nel 2023 da Delos Digital: NOSTROVERSO - Pratiche umaniste per resistere al Metaverso. Chi volesse usare il termine è pregato di citare il libro e il suo autore. 

Le immagini sono fotografie scattate in una mostra della ceramista e artista Gaby Kretz in Alsazia

 

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