EMPATIA [1]

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
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empatia [composto del greco ἐν «in» e -patia]. – In psicologia, in generale, la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale. Più in particolare, il termine indica quei fenomeni di partecipazione intima e di immedesimazione attraverso i quali si realizzerebbe la comprensione estetica.

[em·pa·tì·a]

Capacità di percepire lo stato d’animo altrui attraverso l’occhio del cuore.

Attraverso questa modalità di osservazione si può accedere nella profondità di ogni cosa, soprattutto si è in grado di relazionarsi con il mondo esterno percependone il mondo interno.

L’etimologia della parola Empatia nasce appunto dal greco, en-pathos “sentire dentro” cioè comprensione dello stato d'animo altrui.

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“Siamo creature che si destreggiano in questo mondo senza avvertirne l’essenza”.

L’ empatia è  la capacità di percepire quell’essenza che gli occhi non sono in grado di distinguere.

Tuttavia, là dove manca l’altruismo non può esserci empatia. Empatia ed altruismo si relazionano quindi a vicenda movimentando quell’ ecosistema ormai deteriorato e corroso “dall’insensibile”.

Esternare

Movimento

Percettivo

Attraverso

Tassativo

Impeto

Altruismo

L’acronimo di EMPATIA ci offre già un quadro dettagliato del suo significato, cercherò comunque di far chiarezza su ogni singola parola.

Per quanto riguarda gli studi sui processi percettivi, gli psicologi finora si sono concentrati in modo particolare sulla percezione visiva, poiché il campo visivo è lo strumento principale a cui tutti gli esseri umani fanno affidamento. Quindi attraverso i sensi vengono immagazzinati tutte le informazioni provenienti dal mondo esterno. Secondo il Principio Gestaltico (Principio di Pregnanza) la mente tende a organizzare la realtà che percepiamo secondo criteri di ordine, simmetria e regolarità. Tutto ciò che percepiamo viene quindi organizzato ed immagazzinato. Prendendo spunto dall’ emisfero visivo, proviamo ad immaginare un luogo dentro di noi dove le informazioni ricevute non provengano dai processi sensoriali ma bensì emozionali. Questo luogo è anch’esso organizzato, e segue i seguenti principi: rispetto, solidarietà, meditazione. Ogni informazione ricevuta non viene immagazzinata, poiché non appena ricevuta viene ESTERNATA immediatamente.

Purché questo accada entra in gioco un processo di MOVIMENTO tra interno  ed esterno; si immagini quindi un intermediario che tutto vede e sente, a passi posati percorre il suo cammino, e quando giunge a destinazione non scruta la realtà che vedono i nostri occhi, resta immobile ad osservare, il tempo si ferma, lo lascia oltrepassare. Attraverso l' ascolto sente un ritmo diverso delle cose, al contempo si pone degli scrupoli prima  di andare a rapportare il messaggio ricevuto.

Dopo l’atto  PERCETTIVO (emozionale), il messaggio non viene rielaborato, poiché l’intermediario ne trasmette un rapporto alquanto dettagliato che non necessita ulteriori revisioni.

Immaginiamo ora che nella centrale operativa dove arriva il messaggio, l’operatore che deve attivare il pulsante di: “messaggio ricevuto” abbia la tendenza ad appisolarsi di continuo. L’intermediario si mobiliterà quindi a svegliarlo ATTRAVERSO l’eco di quel suono percepito all’esterno, TESTANDO così la volontà dell’operatore, che svegliandosi verrà colto da quell’ IMPETO improvviso (motivazione) che lo porterà ad  essere più collaborativo.

Non appena premuto il pulsante di avvio inizierà a mobilitarsi un meccanismo, ora fisiologico,  percepito come un movimento lieve che induce l’essere a compiere atti di ALTRUISMO.

Siamo come quell’operatore dormiente che necessita di essere mobilitato di continuo per non cadere in un sonno profondo. Per far si che questo accada basta affidare il senso della vista al cuore. Il suo dolce palpito ci mostrerà una strada diversa, l’empatia è il destriero che conduce la rotta.

 

Autrice

Silvia Girgenti

Scrittrice, poetessa e pittrice, da anni partecipo con successo a varie iniziative letterarie riscuotendo successi.

Le mie opere sono state pubblicate su parecchie antologie italiane.

Nel 2005 ho ricevuto una medaglia per la pace e la pubblicazione nell'Antologia edizioni Tigullio- Bacherontius con il saggio L'amore è l'arma per la pace.

Nel 2016 partecipando al concorso "Il narratore" indetto dal Centro Studio Tindari Patti mi è stata conferita una menzione speciale e la pubblicazione del racconto lungo Una luce nell'oscurità.

Nel 2020 mi sono proposta di fare l'esperienza dell'autopubblicazione affidandomi a Amazon Kindle Direct Publisching pubblicando il mio primo romanzo  L'albero dei sogni  

L'esperienza è stata molto soddisfacente. Al momento mi occupo della stesura del mio nuovo romanzo, il quale si riallaccerà a quello precedente.

 

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