IRA

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
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ira [latino īra]. – Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro chi, volontariamente o involontariamente, lo ha provocato.

[ì·ra]

“Cantami o Diva del pelìde Achille l’ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei.” 

L’incipit dell’Iliade condensa nella parola funesta il destino mortale cui la furia destinerà l’eroe. Ma ci insegna anche che l’ira può essere associata a ben altri aggettivi, come ad esempio pedagogica o equilibratrice

Essa di norma si scarica con violenza su di un altro essere vivente, protagonista o mediatore di motivi di risentimento. È il frutto incendiario dell’improvvisa perdita di un equilibrio instabile. È uno sfogo punitivo che travolge argini protettivi ritenuti illegittimi.

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L’ira, una volta sfogata, è sottoposta al giudizio del prima e del dopo. Cosa l’ha così fortemente motivata da renderla ineluttabile? Cosa lascia, quell’ondata turbinosa, dietro di sé?

Ma c’è un altro giudizio cui deve far fronte, quello della sua comprensibilità, che la possa rendere misurabile e giustificabile.

Siamo in un’epoca di rabbia. Potrebbe montare e sfogarsi in ira. E dovrà sottoporsi al giudizio.

Autore

GMGreco

Ingegnere, già manager, consulente aziendale e collaboratore per decenni con UNI, oggi pensionato. 
Ho seguito anni fa corsi di disegno e pittura e, successivamente, corsi di scrittura. 
Dopo molti racconti brevi, spesso letti in pubblico, ho pubblicato due romanzi. 
Privilegio la visione collettiva e sociale dei progetti e dei mutamenti, cui spesso partecipo e su cui rifletto. ed è da qui che proietto lo sguardo sulla politica. 
Collaboro oggi con un gruppo di studio sulla politica e con iniziative sociopolitiche di respiro internazionale. Credo, o almeno spero, di non aver tradito me stesso ragazzo.

 

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