[sa·lù·te]
Cosa sia salute e cosa sia, sul piano spirituale, salvezza (che da salute proviene) lo propone la parola stessa attraverso la regressione che la fa scendere dal latino salvus, e salvus dal sanscrito sarva, tutto, intero, equivalente al greco hòlos, con lo stesso significato: tutto, intero, come in olocausto, olistico, cattolico... E sarva viene da sura, nome attribuito alla luce, al sole, alla divinità.
La salute è l’integrità; recuperare la salute è ricomporre l’integrità minacciata dalla malattia che esprime scomposizione, disgregazione, rottura: la morte è la disgregazione senza rimedio, la frattura dell’unità che non può più essere restaurata. Così anche la salvezza: in questa prospettiva l’invocazione di fede salvami! forse, nel profondo, vuole dire guariscimi, riunisci ciò che la menzogna ha diviso, ricomponi ciò che il male ha scomposto, ridammi unità e integrità. Salvare è restituire/riportare alla salute, e salute è l’integrità.
Oggi la salute non è più legata all’integrità, hòlos, alla totalità della persona, ma a una serie di parametri biochimici e funzionali stabiliti su base statistica. Sei in stato di salute se le analisi sono a posto e i parametri medi negativi: la parola salute, che esprime l’intero, paradossalmente ora è riferita solo a una parte, quella analizzabile in laboratorio
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🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
Zappo le parole per seminare idee.
Saggista, editore, fabbricante di lunari: ho curato ricerche e scritti dedicati alla storia delle mentalità, ai processi di formazione delle comunità locali fra antico regime ed età contemporanea, alla tradizione rurale, alla cultura della biodiversità, al sacro e alla dimensione dei simboli.
Coltivo la casa editrice Pentàgora: www.blog.pentagora.it
Sono autore di Ecologia della parola (Pentàgora 2020, II edizione)
Ho amato leggere Pavel A. Florenskij, Ivan Illich, James Hillman, Giuseppe Lisi, Christos Yannaras.
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