Spazzatura è anche buona parte della retorica che scorre in alcuni post sulla realtà virtuale, sui metaversi, sulle intelligenze artificiali, ecc. alimentata da quelli che Kroker chiamava sacerdoti dello spasmo. Questa spazzatura non è riciclabile perché non separabile tanto è impastata di affermazioni sulla fallibilità della macchina e di mitologie che raccontano le nuove IA come un passo straordinario verso il futuro della specie umana.
Amando la tecnologia e convinto che l’uomo è “tecnico” “tecnologico” da sempre, rimango sempre sorpreso dalla superficialità con cui gli eventi tecnologici, che sono poi sociali, economici e psicologici al tempo stesso, vengono raccontati. Mi colpisce l’incapacità a riflettere sugli effetti di una tecnologia, risultato di rapporti di forza ben definiti nella fase di sviluppo attuale, e l’assenza di qualsiasi proposta alternativa, pensando che un’altra tecnologia è ancora possibile.
Infine mi colpisce che in una società che si definisce laica, razionale, cinica e informata, non si presti attenzione alle contraddizioni che si presentano in forma di esagerazioni o come ha scritto Naomi Klein in allucinazioni: L’IA sconfiggerà la povertà, risolverà la crisi climatica, farà aumentare i posti di lavoro, renderà tutti più felici, permetterà ai politici di conoscere meglio i bisogni dei cittadini e di soddisfarli.
La mia impressione è che siamo di nuovo di fronte a molto DATA TRASH o all'uso smodato di LSD!