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Non solo business.....

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18 Marzo 2013 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Approfitto della visibilità di questo spazio web e del portale SoloTablet per promuovere un appello ricevuto da una persona impegnata socialmente ed umanitariamente ad Haiti. L'appello mira alla raccolta di fondi per salvare dallo sfratto un orfanatrofio che ospita 30 bambin vittime di violenze di vario tipo. Per trovare i fondi necessari alla costruzione di un nuovo centro l'associazione ha deciso di utilizzare un sistema rapido, economico e che sfrutta lepotenzialità della Rete, INDIEGOGO una piattaforma web di crowd founfing, un sistema di donazioni che prevede uno scambio tra donatore e beneficiario. L'appello ai visitarori di SoloTablet è di aderire all'appello!

Carissimi,

vi chiediamo pochi minuti di attenzione per leggere questa mail

vi scriviamo per mettervi al correntedell’attuale situazione di Ayitimoun yo.
Ayitimoun yo è una associazione senza fini di lucro cheopera ad Haiti nella zona sud-est al confine con la Repubblica Dominicana, e che in questi anni ha dato vita a diverse iniziative:

  • uncentro che funge da casa per 30 bambini orfani o abbandonati  che nella maggior parte dei casi hanno subito ogni tipo di violenza. Qui i bambini hanno un rifugio dalla dura vitadella strada e garantiamo loro un tenore di vita quanto meno dignitoso
  • una scuola che accoglie oltre ai nostri bambini altri 40 ragazzi le cui famiglie non possono sostenere i costi della scuola pubblica (divise e materialedidattico). L’obiettivo principale, oltre alla formazione culturale, è quello di reintegrare i giovani del centro, spesso discriminati per il loro trascorso traumatico, con quelli provenienti dall’esterno.
  • Un progetto di agricoltura incentrato sulle donne del villaggio alle quali vengono dati in concessioni appezzamenti di terra di circa 200 m2 così da garantire loro una rendita sufficiente per mantenere i loro figli che altrimenti sarebbero abbandonati.

Vogliamo sottolineare che Ayitimoun yo è l’unica realtà presente in una zona che conta 50.000 abitanti eche essendo situata sul confine presenta diverse problematiche legate al traffico di minori.

Altra considerazione importante è che l’intero progetto è stato finanziato finora solamente dalle nostre famigliee da pochi amici; ma  nonostante l’impegno e i sacrifici proferiti, ad oggi la situazione presenta problematiche più grandi delle nostre possibilità.

Sintetizzando:

  1. La padrona della casa che funge da centro il mese scorso ha aumentato in modo incomprensibile e totalmente ingiusto l’affitto costringendoci ad abbandonare la casa e spostare i bambini nelle tende donateci dalla minustah.
  2. Negli ultimi mesi, i rapporti di confine tra Haiti eRepubblica Domenica si sono particolarmente inaspriti impedendoci diattraversare la frontiera con i bambini. Questo è un punto di vitale importanza dato che, trovandosi l’ospedale più vicino a sei ore di distanza, ci siamo sempre appoggiati all’ospedale dominicano di Pedernales.


L’unico modo per non abbandonare definitivamente la zona è quello di costruire una struttura che abbia tutte le caratteristiche per essere riconosciuta idonea dal Ministero del Benessere Sociale haitiano e da UNICEF.

Nel progetto sviluppato da Architetti Senza Frontiere ipunti focali per la costruzione di un centro a norma sono: distanza disicurezza dal mare in caso di uragano, cinta muraria che garantisca la sicurezza, e una infermeria con un medico interno alla struttura.
Questo ci permetterebbe di usufruire dei fondi internazionali destinati alla tutela della salute e della sicurezza del minore.

Per trovare i fondi necessari alla costruzione del centroabbaiamo deciso di utilizzare un sistema rapido, economico e che sfrutta lepotenzialità della Rete.
INDIEGOGO è una piattaforma web di crowd founfing, unsistema di donazioni che prevede uno scambio tra donatore e beneficiario

Non potevamo non chiudere con una piccola banalità che delresto è scritta sulla anche sulla bandiera haitiana: L’UNITE’ FAIT LA FORCE.

Grazie mille e fate girare ai vostri contatti

 

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