Il nuovo microscopio fornisce ai ricercato modalità completamente nuove e innovative di operare attraverso la navigazione sullo schermo che avviene con il tocco delle dita/mani per allargare/rimpicciolire le immagini, spostarle/muoverle sul display simulando quello che è sempre stato possibile fare con un microscopio tradizionale.
Lo schermo assomiglia a quello di un iPad ma le dimensioni raggiungono i 46 pollici, minimo, perché possono ancora crescere. I campioni biologici da osservare al microscopio vengono scannerizzati e memorizzati cotto forma di immagini in un server dedicato e quindi letti/analizzati/studiati scaricandoli attarverso internet sul dispositivo di visualizzazione. Ogni immagine può raggiungere fino a 200 gigabytes di dimensione. Secondo i ricercatori l'uso delle nuove tecnologie è paragonabile all'uso di Google Maps.
Gli sviluppatori credono che il metodo rivoluzionerà il modo con cui verrà utilizzato il microscopio in futuro, soprattutto quando verrà utilizzato a scopi didattici. La dimensione dello schermo permetterà infatti a più persone di assistere all'analisi di campioni biologici tutti insieme e di inetragire. Lo schermo infatti può riconoscere mani diverse contemporaneamente. La curva di apprendimento di questo tipo di tecnologia è pari a zero se confrontata con microscopi attualmente in uso.