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APP Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio

APP Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio

01 Febbraio 2015 Redazione SoloTablet
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CAPITOLO 16

Il libro APP MARKETING: lo sviluppo non è che l'inizio di Carlo Mazzucchelli è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

 

Quanto rendono le APP? Per tanti non molto! Per pochi tantissimo! 

Il mercato Mobile non avrebbe raggiunto le dimensioni attuali se non ci fosse stato il boom delle APP. Le applicazioni e gli store che le ospitano hanno definito la geografia e il perimetro nel quale si sono mossi tutti gli operatori e i consumatori. Gli ecosistemi che ne sono nati sono popolati e frequentati ma non è detto che abbiano creato maggiore ricchezza per tutti.

Si parla molto del libro dell'economista sociale Picketty che con il suo 'Il Capitale del XXI secolo' ha evidenziato la non sostenibilità di modelli economici basati sulla disuguaglianza. Prima dell'economista francese a denunciare l'insostenibilità è stato il movimento Occupy Wall Street che ha denunciato l'aumento della disuguaglianza dovuta ad una concentrazione eccessiva delle risorse nelle mani di pochi (1%) a discapito della grande maggioranza (99%).

Gli ecosistemi applicativi Mobile sembrano soffrire delle stesse disuguaglianze. La loro popolazione in termini di numero di APP pubblicate è cresciuta in modo esponenziale, 1,2/1,3 milioni di APP sia per iOS che per Android. Ciò che non è cresciuto, secondo analisti di mercato e studi applicati, è il guadagno condiviso per la maggioranza degli sviluppatori che vi hanno investito tempo, risorse e denari.

Il mercato tecnologico continua a essere altamente focalizzato sulla sua componente Mobile e sullo sviluppo di nuove APP. Questa focalizzazione, comprensibile per l'elevato interesse al Mobile dei consumatori, lo è meno se si guarda ai modelli di business sottostanti e ai risultati economici quantitativi derivanti.

Così come nell'economia attuale a dominare entrambi i principali ecosistemi delle APP sono pochi produttori, protagonisti e beneficiari con le loro APP del successo Mobile. La maggioranza degli sviluppatori si deve invece accontentare di poche centinaia di euro al mese, quando va bene, o di vedere le proprie APP diventare semplici zombie alla ricerca di guadagni che possono derivare dall'effetto coda lunga.

La realtà degli ecosistemi applicativi sembra indicare la fragilità o ‘ingiustizia’ di un modello economico che, così come è strutturato oggi, non può reggere ed è destinato a grandi cambiamenti nel prossimo futuro. Molte aziende e altrettanti sviluppatori saranno allora costretti a rivedere le loro strategie e i loro piani di investimento o a rivedere la loro visione del mercato Mobile per andare a ricercare nuove occasioni di guadagno e opportunità.

L'intero mercato delle APP è condizionato dalla grande capacità marketing di società come Google e Apple che amano descrivere i loro modelli di business come vincenti e allargabili a tutti. Nella realtà si tratta di una grande mistificazione, alla quale molti sembrano semplicemente voler credere e dalla quale sembra emergere un unico scenario composto da poche società che guadagnano molto, da un 50% di società o sviluppatori che guadagnano poco (principalmente con il meccanismo della pubblicità inserita nelle APP) e dal rimanente che vede le proprie APP svanire nella nebbia e nel dimenticatoio dei motori di ricerca degli store e diventare veri e propri zombie.

Il modello di business associato alle APP prevalente è quello definito Freemium e in-App Purchase. L'applicazione viene proposta gratuitamente per il download ma il consumatore si ritrova delle promozioni e pubblicità indesiderate sulle quali è chiamato a decidere cosa fare o può decidere l’acquisto dell’applicazione per avere maggiori funzionalità. Il modello presenta alcuni problemi e non è vantaggioso a sufficienza per il consumatore da garantirne la sostenibilità. La maggior parte delle APP, scaricate perché Freemium, vengono dimenticate e poi cancellate dai dispositivi dopo un utilizzo limitato. Inoltre le promozioni inserite nelle APP hanno un tasso di click molto limitato e decrescente e mai tale da garantire lauti guadagni. Sempre con alcune rare eccezioni!

Le eccezioni confermano la percezione che molti sviluppatori stiano forse perdendo il loro tempo o semplicemente abitando il mondo delle APP per divertimento o perché spinti dal sogno di potere, prima o poi, emergere dal limbo e primeggiare.

Stante la situazione qualcuno comincia a dubitare sulla validità di modelli di business alla iTunes. Apple ci ha sicuramente guadagnato ma non è detto che i consumatori e altri ne abbiano tratto gli stessi benefici e vantaggi.

Peccato che al momento non sembrano esistere modelli alternativi e che il potere dei consumatori appaia molto limitato e quasi succube rispetto ai modelli vincenti.

 

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