Coronavirus e smartworking

01 Aprile 2020 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

Coronavirus e smartworking

Mentre tutto diventa smart, moltitudini di umani sembrano mostrare scarsa intelligenza, minore coraggio e ancor meno (tecno)consapevolezza. Al tempo del coronavirus, smart è sinonimo di smartworking[1], lavoro da casa, essenzialmente comunicativo, che spazza via i confini tra vita personale e lavoro.   

Non tutti possono adottare lo smartworking. Non possono farlo tornitori, carpentieri, operai che in questi tempi sfornano mascherine a migliaia. Loro ne farebbero comunque a meno, sono in genere costretti a lavorare per sopravvivere. 

Chi può praticare lo smartworking è una classe di eletti con un rapporto di lavoro su cui continuano a investire e dal quale hanno derivato una elevata dipendenza. Vissuta anche senza smartworking, attraverso l’accesso a e-mail, applicazioni e piattaforme tecnologiche aziendali, che toglie spazio alla soggettività e ruba tempo alla vita privata. 

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Molti ringraziano il coronavirus per aver fatto conoscere/diffondere lo smartworking. Peccato non abbia suggerito una riflessione sulle forme di lavoro dell’era tecno-capitalista e l’iniqua distribuzione dei benefici e dei guadagni che si traduce in precarizzazione e crescenti disuguaglianze. 

Forme di lavoro che prevedono il surplus lavorativo praticato da persone che devono sempre mostrarsi felici e contente del lavoro che gli è concesso. 

Il prezzo da pagare è elevato ma che importa, siamo diventati tutti imprenditori di noi stessi



[1] Detto anche lavoro agile lo smart working è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. (Ministero del lavoro)

 

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