Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Rileggere Cecità di Saramago
“Quello che racconto in questo libro sta succedendo in qualche parte del mondo in questo momento” – Saramago
Molti suggeriscono di usare lo stare a casa per leggere libri. Tra i più citati Cecità di Saramago, La Peste di Camus e Spillover di Quammen. Libri che pochi avrebbero dovuto leggere, per non deprimersi alimentando la paranoia da coronavirus.
Ho letto questi libri e raramente rileggo libri già letti. Ho deciso di rileggere Cecità. Lettura non facile, voglia di smettere grande, ma effetto curativo del testo di più, per i tanti spunti di riflessione che aiutano a comprendere il momento corrente.
Saramago fa riflettere sulla nostra precarietà e incapacità cronica di vedere quello che non appare agli occhi, si potrebbe anche dire che non appare su un display. La percezione del caos come unica destinazione possibile riporta a un presente fatto di individualismo, miopia, stupidità, violenza, degrado e disumanità.
Nel Labirinto Coronavirus
La cecità del romanzo è potente metafora del coronavirus con un messaggio di speranza e compassione. È una cecità bianca, lattea, luminosa. Sembra suggerire un nuovo modo di guardare la realtà, le cose e le persone. Per sperimentarla bisogna avere grande coraggio, come quello della moglie del medico che è l’unica a non diventare cieca e a prendersi cura degli altri.
La cecità è il primo atto di un possibile riscatto.
Prima bisogna espiare!