Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Intelligenze artificiali e esseri umani
Su una piattaforma di networking professionale come Linkedin si discetta molto di intelligenza artificiale. Spesso chi lo fa evidenzia conoscenza limitata dell’argomento, superficialità e confusione nell’approccio al tema, limitata consapevolezza sulle opportunità e sui rischi che ne derivano.
Solidarietà è la parola chiave
Manca in genere una riflessione critica sul ruolo che le tecnologie attuali hanno nel determinare, prima ancora dei contesti lavorativi e sociali, il Sé degli individui. L’effetto non è banale, definisce l’identità e la coscienza individuali vincolandoli a realtà esterne, dal potere enorme che hanno come obiettivo il renderci docili, trasparenti (dentro acquari mondo digitali), complici, sottomessi al pensiero e alle narrazioni dominanti.
Nessuno nega vantaggi e opportunità dell’intelligenza artificiale. Bisogna però sapersi porre delle domande. Una in particolare: “Lavoreremo tutti per una macchina intelligente o sarà quella macchina a essere usata da persone intelligenti?” (Shoshana Zuboff[1]).
Sono domande come questa che dovrebbero essere oggetto di discussione online, in particolare sulle piattaforme frequentate da ceti produttivi e intellettuali. Soprattutto in un periodo nel quale le persone intelligenti al potere difettano proprio dell’intelligenza che molti oggi riscontrano in semplici macchine, robot, droni, reti degli oggetti, algoritmi e intelligenze artificiali.
[1] Autrice di The Age for Surveillance Capitalism. The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power (Profile Books, 2019). In italiano Il capitalismo della sorveglianza, Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri, pubblicato nel 2019 dalla LUISS