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OLTREPASSARE CON UN LIBRO - «le parole sono importanti!» urlava Moretti in Palombella Rossa. Lo pensano anche gli autori di questo libro convinti che con le parole si può incidere positivamente sulla realtà circostante arrivando a fare cose eccezionali, come dire l’indicibile ed esprimere il genio, sconfiggere la tortura e la pena di morte, fare l’Italia e resistere al nazifascismo, migliorare il mondo. L'urlo di Moretti è storicamente datato. Urlare quanto le parole siano importanti e valgano è tanto più importante oggi, in una realtà dominata dalla brutalità crescente del linguaggio, dall'uso violento, offensivo e complottistico della lingua attraverso i vecchi e soprattutto i nuovi media. La riflessione degli autori serve a sottolineare l'importanza della parola come strumento per esprimere ragionamento, condivisione, confronto tra posizioni diverse e sempre con un fine costruttivo e rispettoso, finalizzato alla crescita della democrazia.
Il libro Le parole valgono di Valeria Della Valle,Giuseppe Patota è pubblicato da Treccani
Per reagire all'ondata di violenza e di sciatta volgarità che ha invaso la lingua italiana, gli autori hanno scelto, come strumento di redazione, le parole che valgono, accompagnando il lettore a scoprirle in testi pieni di sorprese.
Dalle diciassette parole usate in una famosa sentenza medievale a quelle di una canzone d'amore in una pergamena del XII secolo; da quelle di san Francesco, Dante, Leonardo e Ludovico Ariosto a quelle raccolte nel Vocabolario della Crusca; da quelle di Cesare Beccaria contro la tortura e la pena di morte a quelle struggenti di Bella ciao, fino alle parole di due grandi presidenti della Repubblica, Einaudi e Ciampi, e di Papa Bergoglio.