Tablet, smatphone e così via animano le conversazioni, uniscono e separano gli spiriti, ed in virtù della loro particolare attrazione, vengono spesso investiti di cariche erotiche nelle relazioni.
Cosa succede esattamente?
Seduzione
Come tutti sanno, la parola sedurre, etimologicamente parlando, significa condurre l'altro a sé.
Il motivo che ci spinge ad essere seduttivi lo troviamo giá in tenera età ben espresso da Carotenuto: "Ogni seduzione rinvia a quell'imprinting dell'esistenza umana in cui il bambino, con il suo sorriso e il suo sguardo attiva nella madre un processo seduttorio che permette di essere tenera nei suoi confronti".
Il bisogno di ritrovare la tenerezza, l'accoglienza e la presenza dell'altro ci induce a comportarci in modo tale da essere attraenti e piacenti, nel rapporto di coppia.
Naturalmente ognuno di noi è al contempo soggetto sedotto, oltre che seduttore, ma spesso il nostro inconscio proietta anche sugli oggetti parti desiderabili di noi stessi, investendoli di una carica erotica che di rimando ci affascina e ci seduce.
È il caso, per esempio, del tablet.
Le redini invisibili del tablet
Vorrei riportare le parole dell'illustre Manzoni che giá nei Promessi Sposi aveva descritto con maestria un processo dinamico legato al potere della seduzione. Egli ci offre un'immagine assolutamente attuale. Sicuramente ognuno di noi è in grado di ricordare l'episodio di Gertrude che sulla carrozza con il padre, arrivava al tanto dibattuto convento.
"Tutti quegli occhi addosso alla poveretta l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno: ma più di tutti quelli insieme, la tenevano in suggestione i due del padre, a' quali essa, quantunque ne avesse così gran paura, non poteva lasciar di rivolgere i suoi, ogni momento. E quegli occhi governavano le sue mosse e il suo volto, come per mezzo di redini invisibili."
Le redini invisibili che governano le mosse di chi quotidianamente ha in mano tablet e altri altrettanti dibattuti oggetti digitali sono ancora tutte da scoprire. È certo che il potere della "tavoletta" affascina ognuno di noi per la potenza e la possibilitá di creare, illimitatamente, nuovi scenari; ma a volte il sentirsi trasportati in un'altra dimensione può anche far paura. E allora, sedotti e affascinati, cerchiamo di gestire questo potere e di riconquistare la nostra capacità decisionale utilizzando l'oggetto digitale all'interno della relazione con gli altri, compresa quella amorosa.
Come?
La coppia amorosa
Nella coppia amorosa le dinamiche oscillano in maniera circolare tra la fusionalitá assoluta, essere un corpo unico, e la necessità di mettere una distanza tra sé e l'altro.
Il tablet diventa un'ottima alteritá digitale nel gioco erotico della distanza-avvicinamento della relazione. La tavoletta ha la capacitá di portare l'altro in una terra sconosciuta e misteriosa aprendo nella mente diversi immaginari.
Nella coppia amorosa il giocatore che seduce attraverso il tablet induce il partner a domandarsi con quali altri mondi possibili è in contatto.
Chi ci sará nel tablet? (Ovvero con quali persone si connette? )
Che cosa avrá salvato? Quali sono le relazione che intrattiene? Che interessi ha?
La molteplicitá di possibili mondi muove sentimenti emotivi che oscillano tra la curiositá dello scoprire chi realmente è il partner e i sentimenti di rabbia e di gelosia connessi al desiderio di esclusivitá e fusionalitá della relazione d’amore.
La linea sottile di demarcazione tra piacere e frustrazione si fa complessa e, affinché il gioco erotico possa perpetuarsi, è necessario che la tavoletta digitale, l'alteritá in questione, continui ad ondeggiare pericolosamente tra il posto di onore e la drastica espulsione fuori campo.
- I promessi sposi (1827) , Cap 10, pag. 158, ed bulgarini 2003
- A. Carotenuto La mia vita per l'inconscio, Roma, ed.Di Renzo, 1996