Fingiamo di aver scoperto solo da qualche decennio che i movimenti di capitali, merci, uomini, nel loro spesso tragico confondersi, sono assai difficilmente “confinabili”.
Ma per le grandi malattie infettive questo lo sappiamo da sempre. Forse nella nostra memoria permangono tracce delle grandi pesti affrontate in passato e durante le quali, Manzoni insegna, l’uomo ha dato il meglio ed il peggio di sé.
Certi trionfi della Morte sulle pareti delle nostre chiese, certe immagini di Bruegel il Vecchio testimoniano, più che del terrore, dello sgomento che afferrava i nostri padri per la loro impotenza di fronte all’immane pericolo.
È da tale impotenza che abbiamo nel tempo maturato la fede di essere guariti.