
Riflettere in modo non conformistico sugli eventi che caratterizzano l'influenza del Coronavirus non è solo utile ma necessario. Qui proponiamo la riflessione di Luca de Biase.
Una narrativa tragica ha conquistato il potere. I maestri della bellezza si sentono incompresi. I professionisti dell’ammirazione sembrano improvvisamente dei dilettanti. Gli occhi della città che si riteneva attraente sono increduli guardando al mondo che la respinge. I suoi abitanti che si davano tanto da fare nella loro navicella urbana lanciata verso il futuro e si ritrovano respinti in uno stanco, incerto passato.
🔥🔥🔥 𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐏𝐎𝐒𝐈𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐄𝐌𝐄𝐑𝐆𝐄𝐍𝐙𝐀
Sarà stato per sfottere che gli ischitani hanno emanato una direttiva, poi annullata, per impedire lo sbarco sulla loro isola ai lombardi. Ma non è per ridere che decisioni analoghe si prendono in tanti posti, dall’Austria alla Basilicata. Gli uffici romani che non accettano i milanesi ormai si moltiplicano. Ed è incredibile. Ma vero.
Li guardi negli occhi, appunto, i milanesi. In metropolitana. Per strada. Alla stazione. Nei negozi. Nei bar, vuoti. Sono stupiti. Subiscono: e non ci sono abituati. Spesso sono convinti che la crisi di questi giorni sia frutto di un’esagerazione: perché, trattandosi di cose che riguardano la loro vita e i loro affari, leggono con attenzione chi parla con competenza ed equilibrio, come Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di virologia al laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano. O come Ilaria Capua, scienziata italiana che si è conquistata una leadership culturale globale nell’analisi dei virus che partono dagli animali e arrivano agli umani. È un’influenza, dicono, molto contagiosa. Ma è un’influenza. Non è meglio di così, ma non è peggio di così.
Passerà si ripetono per strada, al telefono, su internet, i milanesi. «Certo che passerà», possono rispondere tutti coloro che hanno un minimo di senso storico. Ma quanto durerà la crisi? Quanto a lungo resterà nella memoria del mondo l’idea che Milano sia un posto da evitare? Quanto sarà pesante la recessione causata dalle scelte politiche di questi giorni?