Don Norman, Vivere con la complessità - Pearson, Editore
La complessità è nel mondo e si riflette anche nelle nostre tecnologie. Ma i prodotti che ne derivano non devono essere fonte di confusione, perché allora si tratta di "complicazione" inutile, non di complessità. Tuttavia, anche il sistema meglio progettato richiede uno sforzo - nostro - di apprendimento, per dominare la struttura e i modelli concettuali. La comprensione rende i sistemi complessi semplici e dotati di significato. Donald Norman torna a farci riflettere sulle sfide della tecnologia e del design a partire da casi comprensibilissimi (quando non addirittura divertenti), ma illuminanti e rivelatori.
Il libro parte da lontano interrogendosi sul perché le cose sono così complesse e non possono essere semplici, sul perché la vita e ilmondo sono complessi. La risposta è rapida e lapidaria. Le cose, il mondo e la vita sono entità complesse e come tali vanno acvcettate. Ciò che conta è sapere riconoscere i tratti della complessità, le sue strutture sottostanti che guidano alla comprensione del disosrdine apparente che caratterizza molti fatt e eventi. La complessità è una condizione del mondo, mentre la semplicità è uno stato della mente, Ne consegue che anche la tecnologia e il suo mondo sono complessi e che per comprenderla e usarla meglio è necessario sviluppare adeguati sensi di controllo, appropriata conoscenza e altrettanta consapevolezza e respinsavilità.
“What makes something simple or complex? It's not the number of dials or controls or how many features it has: It is whether the person using the device has a good conceptual model of how it operates.” ― Donald A. Norman
“Will robot teachers replace human teachers? No, but they can complement them. Moreover, the could be sufficient in situations where there is no alternative––to enable learning while traveling, or while in remote locations, or when one wishes to study a topic for which there is not easy access to teachers. Robot teachers will help make lifelong learning a practicality. They can make it possible to learn no matter where one is in the world, no matter the time of day. Learning should take place when it is needed, when the learner is interested, not according to some arbitrary, fixed schedule” - ― Donald A. Norman, Emotional Design: Why We Love (or Hate) Everyday Things
Laureatosi al MIT in ingegneria elettrotecnica e specializzatosi in psicologia, Don Norman è stato definito un antropologo della vita moderna. È autore di numerosi libri sul design ed è noto per le sue teorie sulla “human-centered design”. Business Week lo ha di recente citato tra i 27 più influenti designer al mondo. Tra i suoi saggi di maggior successo si possono citare The Psychology of Everyday Things del 1988 (tradotto in italiano con il titolo La caffettiera del masochista) e Il design del futuro del 2007. Il suo libro, Living with Complexity affronta il tema del “sociable design” e afferma che un buon design può “domare” la complessità, per altro presentata come elemento che contraddistingue necessariamente il nostro mondo.