Non bisogna aver paura della naturale tendenza umana a litigare, occorre solo guardarla in faccia per quello che è, con Isaac Asimov: la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci (a discutere). Dalle ceneri fallimentari dei nostri litigi possono crescere dispute piene di soddisfazione.
Basta imparare dai propri errori. Litigando s’impara.
A chi abita le piattaforme con occhio attento e spirito critico il secondo libro (Litigando si impara. Disinnescare l'odio online con la disputa felice) di Bruno Mastroianni, filosofo prestato alla comunicazione e autore anche di La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico, offre numerosi spunti di riflessione e strumenti analitici dell'era digitale nella quale siamo tutti immersi.
Sinossi del libro
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Questo libro non vuole essere un manuale di comunicazione gentile, ma il suo contrario: un corso di "lotta di strada" per imparare a stare nei conflitti quando ci si sente circondati, quando si è fatto qualche passo falso e tutto sembra andare storto. Perché non bisogna aver paura della naturale tendenza umana a litigare, occorre solo guardarla in faccia per quella che è: una forma di violenza (verbale) che è l'ultimo rifugio degli incapaci (a discutere), parafrasando Asimov. In una società iperconnessa che oscilla tra il cittadino "silenzioso" che, per eccesso di politicamente corretto, non ha più voglia di discutere, e il cittadino "urlatore" immobile nelle sue posizioni impermeabili a ogni confronto, abbiamo bisogno di persone che sappiano fare la differenza discutendo. Dalle ceneri fallimentari dei nostri litigi possono nascere, infatti, dispute felici piene di soddisfazione. Basta imparare dagli errori: come quando sbagliamo, anche litigando si impara.
Il libro non non vuole essere un manuale di comunicazione votata alla gentilezza ma suggerisce tattiche, strategie, semplici comportamenti utili a sopravvivere in quella che ormai è diventata per molti una battaglia resistenziale continua, contro la brutalità del linguaggio, le verità alternative, l'odio online e la conflittualità continua.
Da filosofo Mastroianni cita Aristotele e altri filosofi per sostenere le sue tesi. Ad esempio la non convenienza a discutere con tutti perché farlo con certe persone significa far scadere ogni forma di dialogo e conversazione. gli argomenti diventano scadenti: «Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi anche essere il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà impettito come se avesse vinto lui».
Tra i suggerimenti contenuti nel libro:
- Ignorare le provocazioni per concentrarsi sulle argomentazioni
- Accettare le ragioni dell'altro e l'altro quando ha ragione
- Se si ha ragione in parte, adottare quello che dice l'interlocutore adattando le proprie argomentazioni e il modo con cui le si espongono
- Ricorrere al "dipende"
- Chiedere sempre le fonti delle cose che l'interlocutore sostiene
- Chiedere le motivazioni dei suoi giudizi
- Chiedere spiegazioni per ogni cosa non compresa o che risulta incomprensibile
- Assicurarsi di essere sintonizzati cognitivamente e semanticamente
- Assicurarsi sempre di vere argomentazioni valide per le proprie confutazioni
- Se in difficoltà argomentativa trasformare in forza la debolezza
- Prestare attenzione al travisamento
- Ricordarsi sempre che online non si è mai soli