Tu organizza la festa che io ci metto la casa. Può funzionare anche tra Facebook e i quotidiani?
Zuckenberg si è convertito alla tesi della complementarità tra social e testate giornalistiche. Accusato, al pari di Google, di parassitismo per l’utilizzo di contenuti creati dai media tradizionali e alla corde per la difficoltosa gestione delle fake, FB ha già dal 2016 coniato i cosiddetti Instant Articles, cioè la pubblicazione degli articoli direttamente su FB, senza rimandare al sito di origine: veloci da caricare, ottimizzati nelle metriche di lettura, standardizzati nella visualizzazione, retribuiti da FB con una parte degli introiti pubblicitari.
Ciononostante, il Guardian e il New York Times, dati alla mano, hanno annusato odore di fregatura e hanno sospeso la sperimentazione (e anche la parallela sperimentazione sulla produzione di video, egualmente destinati a FB, e teoricamente ancora più redditizi in termini di advertising). Zuckenberg ha così rilanciato, annunciando che ora sarà possibile abbonarsi alle testate direttamente da FB (senza che venga trattenuta alcuna percentuale) dopo la lettura di un certo numero di Instant Articles.
Inoltre, per rinforzare la visibilità della fonte giornalistica, in calce all’articolo su Fb sarà riportato il suo logo.
...completa la lettura sul portale di Remo Bassetti