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Educare robot? Pedagogia dell'intelligenza artificiale

Educare robot? Pedagogia dell'intelligenza artificiale

14 Agosto 2019 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - L'intelligenza artificiale è oggetto fisso della narrazione mediatica del momento. Si parla delle sue potenzialità presenti e ancor più di quelle future, oltre che dei rischi e degli effetti che avrà sulla vita di tutti i giorni. Secondo Malavasi quello che manca è uno sforzo educativo rivolto a tutte le professionalità coinvolte nello sviluppo delle menti artificiali e di quelle umane, in contesti sempre più mediati tecnologicamente e caratterizzati dalla continua interazione con le macchine.

Il libro di Pierluigi Malavasi, Educare robot? Pedagogia dell'intelligenza artificiale, è stampato in Italia da Vita e Pensiero.

Educare robot? La domanda costringe a interrogarci su limiti e potenzialità di macchine e algoritmi o meglio sulle responsabilità delle nostre scelte, sui loro effetti. Dispositivi tecnologici sempre più sofisticati, autonomi e integrabili con il nostro organismo simulano capacità umane.

Ciò che chiamiamo intelligenza artificiale segna la vita di ogni giorno e costituisce una sfida per il futuro della civiltà. Sfida e quindi incognite, rischi e opportunità. Educare robot significa coltivare le risorse creative e civili delle persone in contesti relazionali dove la connettività digitale è così pervasiva che risulta impensabile interpretarne le logiche senza un'adeguata consapevolezza pedagogica.

Si tratta di educare al discernimento e comprendere come innovazioni radicali, di processo e prodotto, possano concorrere al bene comune per affrontare bisogni educativi e fragilità sociali, disuguaglianze e povertà. Una pedagogia dell'intelligenza artificiale sollecita a prendersi cura dell'umano.

Chiama in causa genitori, insegnanti e coloro che si occupano di formazione come chi progetta, fabbrica e utilizza macchine 'intelligenti'. Per favorire la maturazione di una coscienza responsabile, per la generazione di valori e azioni eque e solidali. Prefazione di Maria Grazia Riva.

 

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