Non tutti lo sanno ma l'esistenza della luce blu e i suoi effetti sulle persone sono noti da anni. Prima della luce artificiale la vita sulla terra era segnata dall'alternarsi della luce e del buio, oggi abbiamo creato il giorno di 24 ore. La luce artificiale ha finito per generare un inquinamento luminoso con effetti non sempre positivi. Chi vive in città ad esempio ha visto sparire la brillantezza del cielo stellato, sostituito da un cielo inquinato dalla luce artificlale terrestre.
Gli effetti dell’inquinamento luminoso sulla salute dell’uomo e sulle sue abitudini sono dovuti principalmente all’alterazione dei ritmi circadiani. L’esposizione alla luce di notte, anche a bassi livelli (fino a 1,5 lux), ha effetti sull’andamento dei ritmi circadiani.
Queste alterazioni possono provocare effetti di varia natura come disturbi del sonno e della veglia e disordini metabolici. Uno dei più importanti ormoni che regolano i ritmi circadiani è la melatonina e l’esposizione alla luce ne sopprime o ne diminuisce la produzione. Il picco di efficacia nel sopprimere la produzione di melatonina si ha nel blu, attorno a 460 nm.
Il responsabile della maggiore sensibilità del nostro corpo alla luce blu è un fotorecettore presente nel nostro occhio e che non svolge una funziona visiva ma produce effetti sui ritmi circadiani e la produzione di melatonina.
Queste e altre ricerche hanno evidenziato come una esposizione prolungata alla luce blu impedisce di prendere sonno e introduce elementi di insonnia notturna nella vita delle persone.
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L'esposizione alla luce del display di un tablet ( ma ancher di un laptop) per più di die ore ha l'effetto di sopprimere la normale produzione di melatonina, privando la persona del sonno. La carenza di melatonina impedisce al corpo di realizzare che si è fatta notte e che bisognerebbe mettere mente e ecorpo a riposo. Superare di molto le due ore potrebbe portare, secondo alcune ricerche scientifiche, alla rottura del ciclo circadiano e a conseguenze maggiori.
A fare la differenza sono la dose di luce ma anche la lucentezza, il tempo di esposizione e la distanza del dispositivo dai nostri occhi.
A doggi l'unica cura possibile è di dimenticare il tablet in salotto. I produttori potrebbero però trovare nuove tecnologie capaci di favorire il nostro ciclo circadiano aiutandoci anche a dormire.
Cosa di cui in molti, in questo periodo complicato, hanno assoluto bisogno!
Fonte: Otto Steininger