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Surplus cognitivo (Shirky Clay)

Surplus cognitivo (Shirky Clay)

19 Dicembre 2020 Redazione SoloTablet
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Un libro sul tempo libero e su come viene occupato dalla sovrabbondanza di informazione e dal surplus cognitivo. Un invito pressante ricco di spunti di riflessione a porsi domande sulle motivazioni che guidano individui e società a usarlo e alle opportunità che ne derivano. Per shirky il surplus cognitivo è una forza emergente e vitale che può essere vissuta passivamente ma anche trasformato in qualcosa di grande e di nuovo.

"L'attuale trasformazione del tempo libero in surplus cognitivo non dipende solo dai nuovi strumenti sociali. Anche se i media che consentono la partecipazione, la condivisione e la discussione pubblica sono una novità, senza una motivazione i mezzi per la condivisione non significherrebro molto. Qualsiasi attività volontaria deve offrire opportunità che sfruttino le motivazioni umane reali [...] mezzo, movente e opportunità creano insieme il nostro surplus cognitivo, a partire dal materiale grezzo del tempo libero."

 

Autore

Clay Shirky, anno 1984, è un noto saggista americano catalogabile tra i cyber-ottimisti. È docente alla università di New York e studia gli effetti interdipendenti delle reti tecnologiche, delle strutture e topologie dei social network. Il suo studio e lavoro di saggista è concentrato sull’analisi dei modi in cui le nuove forme di comunicazione influenzano la cultura e viceversa. Alla docenza Shirky affianca la consulenza, la formazione e la scrittura di libri quasi sempre incentrati sugli effetti sociali ed economici delle tecnologie e in particolare di Internet e delle sue applicazioni. Dal 1996, ha scritto numerose opere relative al mondo di Internet; i suoi scritti sono stati pubblicati da Business 2.0, The New York Times, Wall Street Journal, Harvard Business Review e Wired.


Il libro è presentato nel risvolto di copertina come scritto per il tempo libero. Un tempo visto come una specie di surplus cognitivo, una risorsa globale condivisa  da utilizzare attraverso i nuovi media tecnologici, sfruttandone le opportunità di connessione, condivisione, dialogo e partecipazione. Il surplus cognitivo è strettamente collegato al surplus informativo determinato dalla pervasività della tecnologia e solleva numerosi interrogativi sul suo utilizzo, sia individuale sia sociale. Grazie alla globalità delle interconnessioni e delle interazioni il surplus cognitivo è emerso come una forza vitale capace di trarre benefici da saperi distribuiti e frammentati e aggregandoli in qualcosa di nuovo e di utile.

Nel 2002 Clay Shirky aveva coniato un altro termine fortunato e capace di descrivere in modo perfetto la rivoluzione tecnologica in arrivo dei social network e del Web. Il termine "software sociale" era servito a Shirky per tratteggiare le modalità dinamiche e interattive della Rete. L'espressione, "surplus cognitivo" serve all'autore per descrivere la fase attuale di evoluzione della tecnologia, una fase nella quale la tecnologia sta mutando la realtà personale e sociale dell'essere umano, le sue abitudini e  le sue attività, producendo uno sviluppo completamente nuovo, di tipo culturale e sociale, determinato dalla eccedenza di tempo a disposizione utilizzabile per progetti collettivi, nuove opportunità di condivisione e collaborazione e nuove forme di creatività.

Grazie al surplus cognitivo disponibile il tempo libero delle persone si può oggi arricchire di esperienze progettuali  cooperative come quelle di Wikipedia, di attività editoriali e comunitarie come quelle della Blogosfera, ma anche di iniziative comunitarie benefiche e di attività sociali come quelle dei forum o dei gruppi politici online. Il surplus cognitivo può essere una semplice conseguenza del surplus informativo che deriva dalla vita online e non produce necessariamente effetti positivi, sia a livello personale sia collettivo e sociale. Rappresenta però una grande opportunità legata alla possibilità di sfruttare i media sociali e le nuove tecnologie per produrre informazioni e conoscenze, condividerle, usarle per progetti collettivi passando da un loro uso puramente consumistico a uno di tipo partecipato, culturale, sociale e politico.

Nato dal declino del mezzo televisivo il concetto di surplus cognitivo serve a Shirky per raccontare una trasformazione profonda in atto, caratterizzata da numerose opportunità di produrre informazione e dalla possibilità di condividerla con gli altri, traendo vantaggio dall'essere con essi sempre connessi attraverso nuovi media collaborativi e sociali. Sono media dai significati mutuati dal loro utilizzo sociale. Media che permettono di bilanciare il consumo e la produzione, di facilitare la connessione e la collaborazione offrendo infinite possibilità per mettere a frutto conoscenze, talenti, abilità a livello sociale oltre che personale.

Senza esagerare in ottimismo Shirky vede nei nuovi mezzi tecnologici gli strumenti che permettono agli individui di essere protagonisti del surplus cognitivo, grazie a comportamenti generosi, pubblici e sociali, diversi da quelli passivi e individuali da consumatori o teledipendenti. A rendere possibili i nuovi comportamenti non sono solo gli strumenti tecnologici ma la disponibilità di una quantità di tempo libero mai sperimentata in precedenza che permette di fare cose di ogni tipo, un tempo praticamente impossibili.

Tutte le azioni umane hanno bisogno di motivazioni, intrinseche ed estrinseche, e sono spesso determinate da meccanismi di gratificazione e ricompensa. Con i nuovi strumenti tecnologici le motivazioni sono alimentate da reti connettive e interpersonali che incoraggiano l'appartenenza e la condivisione e che rafforzano al tempo stesso l'autonomia e la competenza. La ricompensa si manifesta nella forma di feedback positivi (Like) e circolari che generano senso comunitario e di appartenenza.

Dall'uso dei nuovi strumenti tecnologici nascono e si alimentano le motivazioni personali allo sfruttamento del surplus cognitivo. Per poterlo fare servono delle opportunità come quelle che vedono collaborare insieme comunità di sviluppatori Apache o la nascita di comunità, di reti sociali e di gruppi online. L'opportunità che nasce dal surplus cognitivo genera cultura, idee condivise su come debba procedere e organizzarsi la vita comunitaria e sociale e su come debbano regolarsi le relazioni tra i membri.

Strumenti, motivazioni, opportunità e cultura sono gli elementi che hanno trasformato il tempo libero in surplus cognitivo. Il vero cambiamento sta nella consapevolezza che questo surplus crea opportunità senza precedenti, con costi bassi di sperimentazione e con il coinvolgimento di un numero potenzialmente illimitato di altre persone. Il capitale del surplus cognitivo non è garantito. Dipende dalla nostra capacità di trattarlo come risorsa globale, condivisa e cumulativa. La facilità con cui possiamo sperimentarlo in modo creativo non deve indurci a dare per scontato che se ne farà buon uso. È necessario che si sviluppi una cultura della partecipazione capace di trarre reali vantaggi condivisi dall'eccesso di surplus e tempo libero disponibili. Un modo per farlo è di accettare una sperimentazione continua nella quale mettere in discussione le nostre capacità trasformandole in opportunità.

Clay Shirky è noto come Internet guru e nel suo libro non fa nulla per negarlo. La sua analisi risulta però superficiale e limitata alla descrizione di fenomeni quantitativi (Wikipedia è il prodotto di 100 milioni di ore di attvità intellettuale) che trascurano quelli qualitativi. Ad esempio quando parla del declino del mezzo televisivo senza valutare l'impatto che hanno su un pubblico ampio molti spettacoli di qualità o le numerose serie televisive. La parte più interessante del testo è la descrizione delle caratteristiche e delle meccaniche di molte attività comunitarie in Rete anche se l'analisi che l'autore ne offre è astrusa e troppo impregnata di linguaggio accademico e digressioni inutili. Nel tentativo di illustrare la sua tesi, sfugge all'autore che non tutto il surplus cognitivo è positivo e che non tutto può essere spiegato, come ha fatto, con annotazioni elogiative e come opportunità. Il surplus cognitivo può anche generare effetti negativi, individuali e sociali, come ad esempio l'uso criminale che viene fatto degli strumenti tecnologici da parte di cybercriminali o movimenti razzisti e fondamentalisti. Di tutto questo Shirky non parla, fornendo così una analisi monca di una realtà che dovrebbe conoscere molto meglio di quanto non traspaia dal suo libro.

Scheda libro

Titolo intero: Surplus cognitivo - Creatività e generosità nell'era digitale

Titolo originale: Cognitive SurplusCreativity and Generosity in a Connected Age

Genere: Scienze sociali

Listino: 22,00

Editore: Codice Edizioni

Collana:

Pagine: 178

Data uscita:ottobre 2010

 

 

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