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Tecnologia ed etica

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30 Aprile 2022 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - "La riflessione epistemologica di Popper, pur nel suo rigore scientifico, parla il linguaggio dell’etica. Parla il linguaggio dell’etica, Popper, quando colloca a fondamento di una conoscenza scientifica la possibilità di essere falsificata, indicando, proprio in questo, anche il valore del dialogo, della confutazione e dell’apertura alle ragioni dell’altro. E lo fa quando riflette sui limiti della conoscenza e, contro ogni pretesa certezza, valorizza il nostro irrinunciabile, intimo rapporto con la verità, perché, dice, lo scienziato è come uno scalatore nella nebbia: sa che la vetta c’è ma non può vederla e mai saprà se l’avrà raggiunta. E ancora, parla il linguaggio dell’etica quando, tra le fonti della conoscenza, indica la presenza dell’uomo che, come un pescatore, getta le sue reti nel mare della realtà, nella speranza di cogliervi qualcosa." Lina Bertola

"È inevitabile che sulla nostra Terra sovrappopolata noi facciamo permanentemente tutti gli errori ecologici possibili, ed è innegabile che vigilare è necessario; potremmo allora fare un buon uso di qualcosa come un movimento verde razionale.

Ma è altrettanto chiaro che in questo campo non si ottiene nulla senza l'aiuto delle scienze naturali e della tecnica". Questo il messaggio di Karl Popper, universalmente annoverato tra i massimi filosofi del XX secolo, contro quelle esagerazioni dei Verdi che - pur necessarie "per dare una scossa al mondo" - "sono assai pericolose e hanno portato a peggiori abusi". Da qui, il suo ammonimento: "Cercate di vedere il mondo per ciò che sicuramente può venir considerato: come un luogo meraviglioso che noi, come giardinieri, possiamo ancora migliorare e coltivare.

E in questo cercate di usare la modestia di un giardiniere esperto, il quale sa che molti dei suoi tentativi falliranno". E ancora: "Non sappiamo come siamo vivi su questo meraviglioso, piccolo pianeta; e neppure perché dovrebbe esistervi qualcosa come la vita a rendere così bello il nostro pianeta. Ma eccoci qui e abbiamo motivo per stupircene ed essere grati".

 

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