
Il libro di Sadie Plant ZERO, UNO - Donne digitali e tecnocultura è pubblcato da LUISS
DESCRIZIONE
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
“La prima volta che ho visto Sadie stava parlando all’università di Manchester davanti a uno schieramento di maschi idioti che facevano la guardia all’accademia (‘Questa non è filosofia! Non puoi invadere casa nostra!’). Ho sentito le sinapsi del mio cervello che si riconfiguravano mentre mi inebriavo dell’estasi tipica di quando i tuoi preconcetti esplodono: Gibson e Luce Irigaray? Cyberpunk e French theory?!
Com’era possibile metterli insieme? Eppure era necessario…”
Mark Fisher
“In Zero, Uno di Sadie Plant la tecnologia selvaggia e inaddomesticabile è sovrapposta al soggetto eccentrico del femminismo, alle amazzoni di Monique Wittig e a tutte le donne irregolari e anonime, contabili, centraliniste e segretarie, scienziate e matematiche, che hanno fatto il ‘dietro le quinte’ della storia dell’informatica. Dalla prima ‘tessitrice’ all’androide, che è sempre per definizione una ginoide, in quanto soggetto
subalterno e perturbante che ha da perdere solo le proprie catene, la storia delle macchine desideranti di Plant è una fabula speculativa di schiavә in rivolta.”
Ippolita
BIOGRAFIA AUTORE
Sadie Plant
Sadie Plant è una delle più importanti teoriche del cyberfemminismo, fondatrice all’Università di Warwick negli anni Novanta della leggendaria CCRU, la Cybernetic Culture Research Unit, animata insieme a Plant e al co-fondatore Nick Land, tra gli altri, da Mark Fisher, Kodwo Eshun e Ray Brassier. Zero, Uno è il suo primo libro tradotto in italiano.