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ZERO, UNO - Donne digitali e tecnocultura

ZERO, UNO - Donne digitali e tecnocultura

29 Agosto 2021 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Uno scritto di Zadie Plant con saggi di Simon Reynolds e IPPOLITA. Venti anni fa la filosofa della CCRU Cyberpunk della Warwick University, la stessa nella quale lavorò Mark Fisher, con i suoi scritti anticipatori criticava il machismo dell'intelligenza artificiale. Il libro a distanza di molti anni le dà ragione. Un libro ma in realtà un manifesto profetico su cui tutti dovrebbero oggi riflettere

Il libro di Sadie Plant ZERO, UNO - Donne digitali e tecnocultura è pubblcato da LUISS


DESCRIZIONE

“La prima volta che ho visto Sadie stava parlando all’università di Manchester davanti a uno schieramento di maschi idioti che facevano la guardia all’accademia (‘Questa non è filosofia! Non puoi invadere casa nostra!’). Ho sentito le sinapsi del mio cervello che si riconfiguravano mentre mi inebriavo dell’estasi tipica di quando i tuoi preconcetti esplodono: Gibson e Luce Irigaray? Cyberpunk e French theory?!
Com’era possibile metterli insieme? Eppure era necessario…”

Mark Fisher

“In Zero, Uno di Sadie Plant la tecnologia selvaggia e inaddomesticabile è sovrapposta al soggetto eccentrico del femminismo, alle amazzoni di Monique Wittig e a tutte le donne irregolari e anonime, contabili, centraliniste e segretarie, scienziate e matematiche, che hanno fatto il ‘dietro le quinte’ della storia dell’informatica. Dalla prima ‘tessitrice’ all’androide, che è sempre per definizione una ginoide, in quanto soggetto
subalterno e perturbante che ha da perdere solo le proprie catene, la storia delle macchine desideranti di Plant è una fabula speculativa di schiavә in rivolta.”

Ippolita

BIOGRAFIA AUTORE
Sadie Plant

Sadie Plant è una delle più importanti teoriche del cyberfemminismo, fondatrice all’Università di Warwick negli anni Novanta della leggendaria CCRU, la Cybernetic Culture Research Unit, animata insieme a Plant e al co-fondatore Nick Land, tra gli altri, da Mark Fisher, Kodwo Eshun e Ray Brassier. Zero, Uno è il suo primo libro tradotto in italiano.

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