
Il risultato inquietante che ne deriva tutto è tranne che esperienza di cosa sia l’amicizia, se ne sperimenta il suo lato negativo. L’amicizia digitale è spesso un’esperienza litigiosa, fatta di brutalità del linguaggio e tanta violenza, verbale, psicologica e non solo, quando si trasferisce anche offline.
L’amicizia non esiste solo nell’intimità fisica, può anche essere esperita online ma ci deve essere una prossimità emotiva ed intellettuale di qualche tipo.
Oggi, al tempo del coronavirus e della pervasività tecnologica delle piattaforme, questa prossimità si può esercitare praticando nuovi valori: solidarietà sociale e politica, nuovi comportamenti da consumatori e utenti della Rete, maggiore attenzione all’ambiente e alla Natura, nuovi stili di vita e buone pratiche comportamentali, adozione di nuove lenti per osservare la realtà dentro e intorno a noi.
E’ solo tra amici e cerchie amicali che si possono intrecciare amore e conoscenza, pensare, discutere e riflettere. Tante attività ed esperienze che richiedono la presenza di un corpo e meno di un profilo.