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Il vero volto di Facebook

Il vero volto di Facebook

19 Gennaio 2017 Redazione SoloTablet
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PILLOLE TECNOLOGICHE - Con due miliardi di utenti Facebook (il muro delle facce) è l'esperimento sociale più importante mai fatto di tipo sociale, economico, tecnologico, culturale e politico. Il nostro ruolo in questo esperimento è di uccellini in una voliera o di pesciolini in un garnde acquario.

Facebook come Google, Amazon e Apple (iTunes) hanno trasformato la Rete in uno spazio nel quale sperimentare e trarre profitto da modelli di monetizzazione incentrati sulla raccolta, sull'analisi e sull'utilizzo di dati e informazioni personali a semplici scopi marketing e commerciali.

Manuale teorico-pratico per evitare di farsi prendere all’amo dai media digitali e tecnologici, da chi li ha creati e li gestisce, per sapere distinguere la luce delle stelle da quella delle lampare, per non fare la fine del pesce di nome Wanda e per diventare tutti abili anguille capaci di vincere qualsiasi resistenza, di cambiare, risalire, filtrare e stare a galla.

Chi frequenta il social network di Facebook ha tratto dalle sue funzionalità benefici e vantaggi ma ne ha pagato e ne paga  in prezzo in termini di mancato rispetto della privacy e della riservatezza ma anche di rispetto della libertà individuale. Una piattaforma aperta non è automaticamente più libera. La possibilità di disporre a piacimento di una pagina web non è sintomatico di affermazione della propri identità. Ogni utente per Facebook è un semplice produttore di informazioni e come tale viene trattato come semplice massa.

Il fatto di poter esprimere apprezzamenti e valutazioni con un semplice MiPiace e di condividere qualsiasi cosa non si traduce sempre in felicità ma è anzi frequentente il risultato della ricerca di contatto e di una relazione sociale possibile con l'obiettivo di sfuggire all'isolamento e alla solitudine.

Anche le conversazioni online offrono nuve opportunità di relazione e interazione ma distolgono da conversazioni più importanti come quelle che si realizzano faccia a faccia, caratterizzate dal saper parlare e non solo cinguettare o postare, dall'empatia, dalla capacità di concentrazione e attenzione e dalla capcità di gestire le proprie solitudini e inquietudini personali.

Facebook e i social network non sono per questo motivo resposnabili diretti degli effetti da essi prodotti. Non sono il male così come non lo è la tecnologia anche se ha perso la sua neutralità. Il vero problema è l'uso che ne facciamo per viever le nostre esperienze e per capire il mondo nel quale viviamo. Se si delega lo sguardo e la comprensione del mondo ad una piattaforma tecnologica non si si covrà poi stupire delle eventuali conseguenze...

Per approfondimenti sul tema:

 

 

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