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Ho sviluppato una APP ma non ho il budget per azioni marketing! Che faccio?

Ho sviluppato una APP ma non ho il budget per azioni marketing! Che faccio?

02 Dicembre 2013 Redazione SoloTablet
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Crisi e mancanza di budget o scarsa consapevolezza di quanto sia importante l’azione marketing e promozionale? Il numero di APP continua a crescere ma quelle che garantiscono guadagni sono sempre poche. Per colpa di idee e/o strategie sbagliate ma soprattutto di miopia marketing e incapacità a comunicare. Il marketing non è una disciplina complicata e apprendere quanto serve per praticarla è la soluzione ottimale per promuovere una nuova APP con successo. Percè non farlo?

Da quando SoloTablet è online è capitato numerose volte che singoli sviluppatori o società di software abbiano chiesto informazioni su cosa fare per promuovere le loro APP.

Abbiamo sempre fornito le nostre risposte e proposto approcci e iniziative utili a creare maggiore conoscenza e consapevolezza dei benefici e dei vantaggi di una applicazione.

Non abbiamo misurato in dettaglio quanto queste azioni siano state implementate e/o abbiano prodotto risultati ma abbiamo maturato la convinzione che la grande maggioranza delle realtà italiane che sviluppano APP per piattaforme Mobile non sappia trarre vantaggio dalle numerose risorse offerte oggi dal marketing e dalla comunicazione/promozione attraverso Internet e i nuovi media.

Se il contesto è di crisi…e i budget sono limitati!

Produrre e distribuire la migliore applicazione mai prodotta non è garanzia sufficiente per venderla e trarne benefici economici reali. Il successo, salvo rare eccezioni, non è quasi mai automatico e richiede visione strategica, lungimiranza, pianificazione e qualche disponibilità al rischio.

In assenza di una chiara strategia marketing, nessuna applicazione dovrebbe essere creata e distribuita.

A distanza di tre anni dalla dalla novità iPad e dall’emergere del fenomeno delle APP, in molti dovrebbero ormai avere compreso quanto siano loro costati l’euforia e di slancio propositivo di questi anni. Chi ha veramente tratto vantaggi economici dallo sviluppo delle loro applicazioni continua ad essere una minoranza, gli altri hanno acquisito nuove conoscenze per sviluppi futuri e fatto importanti esperienze applicative ma con ROI (Return on Investment) quasi sicuramente negativi.

Questa situazione riflette bene una realtà italiana fatta di numerose piccole società e/o di liberi professionisti, con grandi competenze e conoscenze, ma con scarsa propensione al marketing o, nel caso questa propensione ci fosse, con budget limitati e/o quasi inesistenti.

Il marketing delle APPlicazioni mobile non è necessariamente costoso e le opportunità di sfruttarne le potenzialità sono numerose. Per trarne vantaggio bisogna però avere compreso l’importanza di una azione marketing e avere definito una precisa strategia di comunicazione e promozionale per raggiungere le audience (segmenti di mercato) target selezionati ( segmentazione, posizionamento).

Se una strategia esiste, ci sono alcune cose semplici e a costo limitato che si possono fare.

Ad esempio:

  • La prima cosa da fare per promuovere la propria APP è quella di creare una narrazione adeguata dell’applicazione. Lo si può già fare all’interno dello store o marketplace in cui l’APP viene pubblicata, attraverso un nome ben studiato e la sua corretta categorizzazione, una descrizione puntuale e chiara nella illustrazione dei benefici e vantaggi per l’utilizzatore, icone, immagini e ‘screen-shot’ accattivanti e capaci di catturare la componente visuale della mente del cliente. Se non lo si è mai fatto, meglio prendere tempo, informarsi, studiare come fare ( leggi ad esempio un nostro articolo in merito: Marketing e promozione di applicazioni (APP) Mobile. Consigli di SoloTablet agli sviluppatori! ), provare e riprovare, fare dei test, ecc. Queste attività sono tutte a costo zero, se le si vuole fare in casa, ma possono essere decisive per il successo futuro dell’applicazione. Non basta essere creativi, bisogna anche essere intelligenti, capaci di ascoltare le istanze (compelling reasons to buy) che vengono dal mercato e consapevoli di cosa stia già facendo la concorrenza.
  • Una seconda attività a costo zero è la costruzione di una rete sociale collegata all’applicazione nei luoghi abitati della rete (Facebook, Pinterest, Twitter, ecc.). E’ una attività che, secondo alcuni, non sostituisce la promozione pubblicitaria finalizzata alle CPI, ma che in realtà può trasformarsi nella risorsa vincente per la viralità di cui è portatrice. Se una narrazione è indovinata o l’applicazione risponde a bisogni reali, il passaparola che ne potrebbe scaturire potrebbe dare risultati sorprendenti. Nel praticare questo tipo di approccio bisogna sapersi aprire alle reti di altri sviluppatori e coinvolgerli condividendo con loro le proprie reti sociali e audience target (GameHouse Promotion Network ).

[ Dicono di noi] - "Iniziative come quelle di SOLOTABLET sono fondamentali per diffondere cultura mobile e per dare visibilità a chi propone soluzioni e servizi in questo settore. L’iniziativa è molto completa..." - Nicola Mastrorilli — Realthink

  • Sempre a budget zero ma investendo maggiore tempo e risorse umane, è possibile usare al meglio i media sociali per implementare strategie miste di medio e lungo periodo. Per farlo bisogna avere pianificato adeguate strategie già in fase di sviluppo dell’applicazione con l’inserimento dei meccanismi di condivisione (sharing), attraverso i social media, dei risultati ottenuti dall’APP sul mercato. Meglio ancora introdurre nell’applicazione la possibilità per l’utilizzatore di contribuire alla creazione di contenuti e di condividere feedback, suggerimenti per nuove funzionalità, di eseguire semplici sondaggi di opinione e altro ancora.
  • Con più difficoltà, ma sempre possibile e fruttuoso è il coinvolgimento di amici e conoscenti impegnati in rete a raccontare e recensire applicazioni. Meglio coinvolgerli dal principio dando loro la possibilità di essere tra i primi a recensire una applicazione per il loro pubblico di lettori e di farlo con le risorse necessarie, in termini di testi descrittivi, immagini, icone, loghi, ecc. La recensione non deve venire da esperti di mercato ma anche da amici e contatti in rete. Ciò che conta è creare fonti di informazione e conoscenza in punti diversi della rete e che queste fonti siano tra loro diverse. Si possono creare e coltivare nel tempo buone relazioni con Blogger e giornalisti online interessati e operativi, anche in termini professionali, sul mercato delle APP. Il coinvolgimento di recensori non professionisti può risultare molto più efficace ma ottenere menzioni speciali, ad esempio attraverso un cinguettio Twitter, da parte di esperti del mercato può fare la differenza in termini di autorevolezza e visibilità. I primi e i secondi dovrebbero essere messi in contato tra di loro e far parte della rete che si va costruendo intorno all’applicazione e al suo marchio.
  • Sempre a costo zero, ma con qualche investimento necessario, si può intervenire, nella fase di rilascio dell’applicazione, riducendo il prezzo di vendita. Naturalmente temporaneamente. La riduzione del prezzo da sola non è sufficiente. Se non è notata dal pubblico delle APP, può risultare inefficace. In rete esistono siti appositi (Appgratis) nati per promuovere sconti e iniziative varie ma hanno un costo. Se non si dispone di un budget ad hoc si può agire direttamente sul network in fase di costruzione intorno al marchio dell’applicazione. Sconti e promozioni non devono essere troppo frequenti per non abituare i clienti potenziali all’attesa di prezzi più bassi e per non fare arrabbiare i clienti esistenti per avere pagato un prezzo più alto o il prezzo pieno. 

In sintesi...se non è chiaro!

Per avere successo con la propria APP serve una strategia.

Questa strategia deve essere Mobile e Sociale. Mobile perchè lo strumento di destinazione e di socializzazione è il dispositivo mobile. Sociale perchè i consumatori dell'era del Mobile, sono abituati e amano condividere tra di loro commenti, conversazioni, recensioni, informazioni  e molto altro.

E' in posti abitati della rete come Facebook, Twitter, Google Plus che avvengono le converszioni e sono queste a determinare il passaparola e la viralità di nuovi memi. Con Twitter è sufficiente avere tre cinguettii per generare il passaproal. Con Facebook è fondamentale disporre di una Pagina e/o di un gruppo. Su Google Plus megio puntare sulla Comunità.

Bisogna saper raccontare una storia, la propria storia.

I consumatori sono alla costante ricerca di nuove trame e racconti, di novità e storie accattivaneti.

Più del prodotto conta il racconto che se ne fa.

Più dell'applicazione conta la sua immagine raccontate attraverso la scelta del nome, di una icona accattivanete, di una descrizione coinvolgente e capace di parlare alla mente e al cuore.

Saper raccontare non è da tutti. Se lo si deve fare in casa, per riparmiare, meglio darsi tempo, provare e riprovare, fare dei test con amici e consocenti, raffinare racconto e narrazione, sviluppare argomenti e descrizioni con nuovi linguaggi e sperimenatare la scrittura creativa.

Se la storia e/o il racconto funzionano, bisogna puntare sulla condivisione sociale e mobile, come descritto sopra.

Sviluppare, coltivare e mantenere una rete sociale fatta di estimnatori, persone interessate, utilizzatori e potenziali clienti futuri.

La rete sociale serve a far emergere estimatori ed a coltivare potenziali testimoni della bontaà dell'applicazione. La migliore storia raccontata è quella di un cosnumatore/utente soddisfatto (customer advocacy).

Se questo racconto viene fatto in una rete, aumenta la probabilità che esso trovi nuove strade e raggiunga nuove persone e nuove reti sociali online. Per manetenere il collegamento tra l'APP e il pubblico di fan che compone la rete ad essa associata, bisogna saper individuare i clienti soddisfatti per coltivare con loro una relazione forte e ricca di benefici e coinvolgerli nelle attività previste per nuove iniziative di marketing e promozionali.

Cio che serve è molto traffico....

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Data Storytelling

In rete ma anche all'interno dell'App Sore ciò che serve di più è avere molto traffico, in termini di persone che visitano la pagina dell'applicazione, la frequentano, ritornano, si lasciano catturare e cedono parte della loro attenzione per soffermarsi sulle informazioni e immagini fornite a descrizione dell'APP.

Avere visite e traffico sulla pagine dell'applicazione significa avere maggiori probabilità di essere raccontati ad altri, menzionati e citati in altri luochi della rete che possono a loro volta generare altro traffico.

Avere traffico è importante da un punto di vista quantitativo ( la perentuale di download e il numero di acquirenti dipende dal numero di visitatori ) e qualitativo (coinvolgere potenziali clienti che possono diventare i testimoni futuri).

Se l'obiettivo è chiaro, raggiungerlo è impresa molto difficile. La stragrande maggioranza delle APP rimane invisibile al grande pubblico e non viene nemmeno trovata dal motore di ricerca dello store. Così come il motore di ricerca di Google mostra solo una parte delle risorse disponibili e ricercabili in rete, anche i motori di ricerca degli store non sono in grado di mostrare tutte le APP. Ne consegue che molti utenti non scopriranno nuove APP e non le acquisteranno.

Non perchè non vogliono ma perchè semplicemente non possono!

Gestire la ricerca, con gli algortimi dei motori di ricerca attuali, è sempre più complicato. Google ad esempio non mostra più le informazioni utili a rispondere alle domande di ricerca degli utenti ma quelle che ritiene più coerenti con il loro profilo in suo possesso. Rimane comunque fondamentale generare e segnalare al motore di ricerca di chiavi di ricerca principali con cui si vuole identificare l'applicazione.

Le parole chiave da usare devono soddisfare alcuni criteri quali:

  • non includere il nome dell'applicazione e/o il nome di chi l'ha prodotta. Nome dell'APP e dell'azienda sono già ricercavili nello store.
  • essere specifiche alle caratteristche principali dell'APP
  • evitare parole chiave generiche, comuni e non significative perchè non strettamente collegate alle caratteritiche dell'applicazione
  • usare tutti i caratteri messi a disposizione dagli store ( solitamente 100 )
  • fare attenzione a non ripetere le parole chiave
  • prima di associare le aprole chiave all'APP dedicare tempo a fare delle ricrerche per verificarne contesti di utilizzo e validità
  • individuare alcune parole chiave come essenziali e uniche nel caratterizzare l'applicazione
  • se l'applicazione è distribuita in lingue diverse, fornire parole chiave che coprano le lingue usate
  • evitare di tirare ad indovinare e idendificare le parole chiave più efficaci. Meglio spendere più tempo che essere superficiali nell'assegnazione.

Gli errori di mobile marketing da evitare

Essere uno sviluppatore con poco o nesusn budget non è una condizione vantaggiosa per affrontare il mercato Mobile attuale, fatto di una offerta affollata e di una competizione elevata. Se poi si fanno errori di strategia e/o nel piano marketing per promuovere le applicazioni, oltre al nessun beneficio si può aggiungere la beffa e il costo di scelte sbagliate.

Il problema è che, in presenza di un budget limitato, è vietato fare errori! Soprattutto se si è alla prima esperienza nel mondo delle APP Mobile.

Molti sviluppatori e aziende software scommettono i loro budget su iniziative promozionali a pagamento. Molte di queste attività finiscono per risultare troppo costose e inefficaci. A non funzionare non sono le risorse marketing e le azioni messe in campo ma il fatto che non sempre esse sono adatte per tutte le tipologie di APP e che esistono modi diversi e a volte più effiaci per aggiungere i propri mercati di riferimento spendendo meno soldi (budget quasi-zero).

La prima regola da darsi è quindi di affidarsi ad approcci marketing che funzionano e possano essere misurati in termini di risultati concreti (n umero di opportunità).

Gli errori da evitare sono almeno tre:

  • Evitare di essere generici e poco focalizzati. Il marketing delle APP avviene in un mercato molto affollato nel quale prevale chi è molto focalizato e agisce sui segmenti di mercato di riferimento come un laser capace di colpire al millesimo il proprio bersaglio. L'applicazione deve essere promossa su utenti e segmenti di mercato profilati al meglio e con bisogni che possono essere soddisfatti al meglio dalle caratteristiche funzionali e logiche dell'applicazione. Meglio quindi evitare promozioni in stile broadcastinge  pubblicitarie per puntare su 'marketing one-to-one' personalizzato e su iniziative fortemente focalizzate.
  • Evitare attività o iniziative incapaci o non predisposte per generare una azione immediata da parte del consumatore (call to action). Ogni qualvolta un potenziale cliente viene in contatto o a conoscenza dell'esistenza dell'applicazione, deve poter disporre di strumenti che gli/le permettano di operare una decisione rapida per procedere all'acquisto e/o al download. E' sufficiente mostrare sempre una piccola icona o scritta con le parole 'Scarica e acquista ora!' per garantirsi un numero maggiore di dowload.
  • Evitare piani marketing e/o iniziative che non possono essere misurate. La cosa vale a maggior ragione se il budget è inesistente o limitato. Non un singolo euro deve essere buttato. Attenzione a partecipare ad eventi o iniziative non focalizzate e a spendere soldi in attività promozionali costose che non possono essere misurate.

Alcune conclusioni

Scrive l'economista Krugman che questa crisi è destinata a durare a lungo.

Se avesse ragione è probabile che anche i budget marketing ridotti all'osso sono una realtà che durerà a lungo. Con grande infelicità di coloro che su questi budget hanno contato per anni e di coloro che esternalizzando molte attività hanno esternalizzato anche le responsabilità.

Oggi qualsiasi realtà, piccola, media e/o grande, deve fare i conti con la situazione di contesto mutata e con budget ridotti che devono essere usati con parsimonia, molta cura e in modo focalizzato.

Ciò non toglie che per avere successo nel mercato delle APP, sia necessario, se non fondamentale, agire con una visione marketing della propria attività e proposizione. La visione aiuta a guardare lontano e a definire strategie di medio-lungo termine e a calibrare con attenzione qualsiasi euro di budget a disposizione.

Seguici e abita i nostri spazi sociali. Puoi promuovere le tue APP conversando con i nostri lettori: riviste digitali FlipBoard, a scuola con il tablet, comunità Google Plus, gruppo Linkedin, pagina Pinterest, gruppo Facebook, pagina facebook, Scoop.............

La nostra esperienza e conoscenza del mercato ci racconta una realtà nella quale molte cose possono essere fatte semplicemente sfruttando la componente sociale della rete e la sempre più diffusa disponibilità di dispositivi mobili. Il come farlo è un discorso diverso.

Non sempre chi sviluppa è in grado di costruire un racconto e una narrazione del suo lavoro. Meglio quindi affidarsi a specialisti o a detentori di luoghi abitati della rete (portali specializzati come SoloTablet, gruppi e pagine Facebook, gruppi Linkedin, comunità Google Plus, riviste digitali FlipBoard, ecc.).

In due anni di vita SoloTablet è entrato in contatto con 1500 (ca) società che hanno sviluppato una o più applicazioni in Iatlia per il mercato italiano e/o internazionale. Le società che hanno avuto successo con le loro APP, in termini economici ( la vsisibilità rende famosi ma non ricchi e a volte non basta a pagarsi le spese per sopravvivere ), sono state poche.

Quelle che il successo lo hanno avuto, hanno investito i loro 'scarni' budget in attività e aizoni di comunicazione, narrazione, presenza e marketing online.

Alcune lo hanno fatto anche con SoloTablet. Per scoprire come scriveteci!

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