Il NOSTROVERSO racconta la complessità della macchina umana, la sua irriducibilità alle deterministiche certezze della macchina artificiale. La prima una macchina cosciente, la seconda incosciente e incapace, anche nelle sue attuali e migliori realizzazioni, capace di produrre coscienza. Mentre nel Metaverso, che potrebbe diventare la nuova grande piattaforma informatica e della Rete, ci si muove attraverso avatar tridimensionali dentro iper-realtà (Braudillard), mondi simulati tra loro interconnessi.
🍒🍒(TECNO)UTOPIE, CACOTOPIE E DISTOPIE
L’avanzata irresistibile del Metaverso raccontato, nelle tante narrazioni che lo descrivono, come la destinazione finale di una umanità ormai ibridata tecnologicamente, suggerisce di valutarne benefici e vantaggi ma anche di riflettere criticamente ed insieme ad altri sui suoi tanti potenziali rischi e pericoli.
Un modo per farlo è cercare di rivalutare le cosiddette prerogative dell’umano, siano esse esistenziali e/o universali. Rivalutare qui significa provare a distinguere le qualità umane da quelle funzionali, utilitaristiche e soluzionistiche delle macchine, con l’obiettivo di ritrovare e rigenerare il senso e il ruolo dell’umano nell’era digitale corrente e dentro le tante rivoluzioni tecnologiche che la caratterizzano. Con effetti sostanziali in tutti gli ambiti della vita individuale e sociale, lavorativa e professionale delle persone, ma anche su aspetti fondamentali per l’evoluzione futura del genere umano sulla Terra, Aspetti quali la cultura, la scuola, i diritti, la libertà e la democrazia, l’uguaglianza e la giustizia e molto altro ancora.
A questo compito sono chiamati tutti. Tutti devono cioè sentire il richiamo a una maggiore consapevolezza sugli effetti della rivoluzione tecnologica in atto. Una rivoluzione che è alla base della globalizzazione del mondo, sta portando alla sua completa digitalizzazione, ha cambiato il linguaggio e la comunicazione, ha sostituito l’intellettuale con l’opinionista e l’influencer, ha eliminato il passato e fatto precipitare il futuro dentro un presente continuo nel quale tutto deve avvenire in tempo reale, impedisce l’uso del dubbio schiacciandolo dentro la binarietà della interazione digitale fatta di impulso e risposta senza alcuna pausa o riflessione.
Una riflessione di questo tipo può essere fatta adottando il NOSTROVERSO come luogo preferenziale e di elezione. Senza escludere la sperimentazione e l’esperienza dentro i numerosi metaversi che si presenteranno e si diffonderanno in Rete negli anni a venire.
*NOSTROVERSO è un neologismo usato da Carlo Mazzucchelli e Nausica Manzi nel loro libro OLTREPASSARE – Intrecci di parole tra etica e tecnologia. Chi volesse usare il termine è pregato di citare il libro e gli autori
Le immagini sono fotografie scattate in una mostra della ceramista e artista Gaby Kretz in Alsazia