Per stare bene con sé stesso costruisce le varie matrioske mentali. Ogni volta che apre una troverà l'altra che ricalcherà la prima. Forse così funziona il legame tra scuse e perdono.
Un legame così fragile, perché per perdonare si deve dimenticare, e per scusarsi i fili del legame con il nostro Sè.
Eh, ma se sono invisibili come si fa?
E se lo scusarsi fosse una semplice manipolazione della e dalla nostra mente per farci stare meglio con noi stessi?
Ogni talvolta dopo essersi scusati si cerca si spianare la strada, eliminando i veicoli, e cosi si finisce per passare dall'altro lato della strada senza aver rispettato i semafori.
Ci si giustifica. "Eh lo so, ho analizzato male questa volta, ma tutto faceva pensare questo". Sarà forse una frase per lavarsi la coscienze?
La relazione tra perdono e scuse è dinamica e conflittuale.
Dicessi che una relazione positiva tra questi due mondi porti la libertà? Quale?
Ognuno dei due osserverà l'altro dal mirino della porta per sapere cosa fa.
TECNORAPIDO
La fiducia sarà l'arbitro di una partita sanguinaria.
Scusarsi è come un semaforo, si ritorna sempre al rosso. E il perdono? Sara legato al rinfaccio.
Il perdono stesso sarà la metamorfosi delle scuse.
Il ripetersi Il loro destino.
Autrice
Sonila Gruda
Nata a Scutari, città al nord dell'Albania.
Sono una psicologa, e attualmente lavoro presso una RSA a Genova dove mi occupo di Alzheimer.
Con la passione della scrittura ho sempre cercato di approfondire i miei interessi e portare a tutti contenuti attuali e interessanti, legati anche ma non solo alla psicologia e alla ricerca scientifica.
Sono impegnata in attività di content writer, web journalist, traduttrice ed interprete.
Le mie attuali aree di interesse e di esplorazione sono le neuroscienze, il disegno, la domotica, la fotografia, intelligenza artificiale, e ogni area legata alla psicologia.