Smart working è la quattordicesima parola di questo bizzarro mese di Agosto. Una parola che profuma di operatività e innovazione ma anche di emergenza.
La realtà recente ci ha costretti (purtroppo) ad averne conoscenza. Ciò che prima era ristretto a pochi, oggi è noto a tutti. Se ne parla in termini per lo più positivi, talvolta entusiastici.
Certo ha parecchi vantaggi, anche per chi lavora, lo smart working. Flessibilità, miglior equilibrio tra vita professionale e vita personale. Risparmio di risorse, benefici ambientali. Tutto vero e giusto.
"Il telelavoro e lo smart working permettono di risparmiare dozzine di ore ogni settimana sul pendolarismo." Alex Turnbull
Ma siamo sicuri che non ci sia altro da considerare?
Qualunque tecnologia non è giusta o sbagliata in sé, ma lo è solo per come viene usata. Per lo smart working, che è tecnologia e molto altro, vale la stessa considerazione.
🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
Influenza di sicuro l’efficienza organizzativa complessiva. Gli effetti vanno dunque ben studiati e previsti, non dati per scontati. Richiede una “cultura” organizzativa diversa, assai più basata su autonomia e responsabilizzazione sugli obiettivi da raggiungere. E assai meno sull’autorità e la gerarchia. Occorre trasformare, far evolvere.
Il senso di appartenenza, la condivisione di valori e identità, un contesto funzionale alla innovazione e alla creatività, al confronto costruttivo e al coinvolgimento, sono favoriti e accresciuti dalla presenza anche fisica, dalla relazione vera e non immateriale. Dal guardarsi negli occhi, dall’ascoltare il verbale osservando il non verbale, dal percepire nell’aria la vibrazione delle emozioni…
OLTREPASSA CON NOI
Dunque certamente smart working, ma con intelligenza e sensibilità culturale. Lavorare da remoto ma senza compromettere la relazione umana in presenza.
Non è chiusura pregiudiziale. Anzi. Provare a gestire il nuovo che avanza, per coglierne tutte le opportunità. C’è molto lavoro da fare, non è una semplice formuletta da applicare. Non a caso l’essere umano si è evoluto nei millenni diventando quello che è.
Perché meglio di ogni altro essere vivente ha saputo integrarsi in comunità e collaborare fianco a fianco con i propri simili.
Un saluto da Gianni.
* Una prima versione di questo testo è stata pubblicata il 14 Agosto 2020 sul sito CIRIFLETTO - IL BLOG DELLE SCELTE

Mi occupo di gestione del personale, di formazione e di governance all'interno delle imprese.
Riconosco in ogni persona la sua unicità che riesco a valorizzare in azienda per renderla più produttiva.
Sono esperto di sistemi di controllo interno e di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro.