[Strà da]
Ho da poco passato i cinquant’anni: se mi guardo indietro la strada percorsa è molto probabilmente più lunga di quella che mi resta da fare.
Che meraviglia essere bambini, quando nemmeno si pensa che c’è una strada davanti a noi, tutti impegnati a vivere un gioco alla volta e certi che accanto ai nostri genitori non ci accadrà nulla di male!
Rivedo però anche i momenti più bui, in cui la strada al contrario mi sembrava completamente persa: gli anni delle medie, senza amici e senza una fede, in una famiglia che sentivo ora così estranea da volerne fuggire e che invece mi stringeva sempre di più come un laccio.
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Altre volte invece mi è parso di correre su un lungo rettilineo, con le idee ben chiare e la certezza di aver preso la direzione giusta: penso agli anni delle superiori ad esempio, con compagne nuove che finalmente mi apprezzavano e la scoperta della fede a dare senso e entusiasmo alla mia vita.
Poi scorgo nettamente alcuni bivi importanti, con l’angoscia paralizzante di andare dalla parte sbagliata: continuare a studiare o provare a inserirsi nel mondo nel lavoro? costruirmi la mia famiglia o restare da sola per la paura di fallire?
Ed ecco i lunghi tratti in discesa: l’arrivo di mio figlio e la felicità assoluta di stare con lui, quando ore e anni sono volati alla velocità della luce.
Ripercorrere tutti questi passaggi è un po’ come arrivare in cima a una montagna dopo decine di tornanti: solo guardando dall’alto si può capire che anche i tratti più difficoltosi ci hanno fatto andare avanti e ci hanno aiutato ad arrivare alla meta.
IRA
E adesso cosa mi aspetta? Forse non ho più l’energia per affrontare salite come a vent’anni, ma nemmeno voglio rallentare o peggio fermarmi a guardare il traffico.
Così ho imboccato una strada che da tempo avevo adocchiato: ho scelto di dare una svolta alla mia vita, dedicandomi alla scrittura.
Sono solo all’inizio, devo spesso chiedere indicazioni e farmi aiutare lungo il cammino ma mi sembra proprio di aver fatto la scelta giusta, di aver iniziato un viaggio a lungo rimandato che si prospetta ricco di sorprese e cose belle!
Ad essere sincera, non saprei dire se c’è un destino che ci lega, e se in realtà siamo come delle macchinine elettriche legate alla pista che possono percorrere un’unica direzione… o se invece il nostro libero arbitrio ci porta dove vogliamo… o se pur pensando di essere liberi alla fine arriviamo, anche se per altre strade, proprio dove il destino ci voleva portare…
Credo fermamente che ognuno di noi possa cambiare strada in ogni momento, scegliendo ciò che lo rende più felice, che sia intraprendere una nuova carriera a 50 anni, o mollare tutto per andare a vivere su un’isola tropicale.
Poi però penso a mio marito e a mio figlio: sono talmente parte di me, che forse sarei stata con loro dovunque e comunque, magari incontrando mio marito per caso sul tram se avessi scelto di fare un altro lavoro non ritrovandomelo così in ufficio.
Mi piace pensare che noi tre siamo stati creati per stare insieme, e che anche sbagliando strada, da un’altra direzione sarei comunque arrivata a loro.
Autrice
Marta Trombetta è nata ad Angera, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, nel 1968, e ora vive a Taino con la sua famiglia.
Diplomatasi come Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere, ha lavorato come impiegata commerciale, per poi aprire una sua attività.
Il sogno di scrivere racconti per ragazzi l'ha accompagnata per molto tempo. Le idee sono state sempre molte ma poiché ha dedicato competenza, studio e attenzione non solo nel suo lavoro ma anche nella crescita di suo figlio, ha sempre rimandato.
Ma ora l'uscita del primo libro "Un Tello per amico" inaugura l'inizio di un percorso che verrà arricchito dagli altri racconti che usciranno nei prossimi mesi.
Intanto altri progetti rimasti a lungo in stand by iniziano a prendere sempre più forma.