VOCE [1]

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
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vóce [lat. vox vōcis] ma anche vocerella, vocetta, vocina, vociona. Si può usare per parlare, gridare, cantare. Si presenta come "una serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo, l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza, la faringe con la cavità orale e le fosse nasali che ne determinano il timbro" (Treccai). La voce, maschile, femminile, infantile, anziana, può essere alta o bassa, forte o esile, profonda o tonante, piena o balbettante, intensa, acuta, argentina, squillante, cupa, grave, sorda, chiara, limpida e così via. Oggi, al tempo del coronavirus, può essere anche veicolo di contagio, in particolare se è urlata...

[vó·ce]

Voce è la parola che ci permette di condividere con gli altri il nostro mondo, il nostro esistere.

In questi ultimi mesi, la distanza interpersonale mi ha fatto ri-avvicinare, come tanti di noi, a persone che non sentivo da tempo o che sentivo poco.

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Con il desiderio di avvicinarmi a loro, e con la complicità dell’utilizzo di chiamate e video-chiamate, divenivo più attento, appassionato a ciò che lavorava intorno alla voce delle persone, agli ingranaggi capaci di mettere in moto le parole.

C’è una voce “lavorata” dal corpo, dalle articolazioni della bocca, dal movimento ritmico dei polmoni, dal “vibrio” delle corde vocali. Non è soltanto la componente “non verbale” della comunicazione. E’ un intero paesaggio umano che si sfrega, si interseca e coordina per arrivare puntuale al suo incontro con le parole. 

Essa può tremare, gioire, surriscaldarsi, accarezzare… La voce è il suono che rende “mondo condiviso e conoscibile”, il nostro esistere.

"Se il timbro è la pelle della voce, il tono è la sua carne emozionata." Miguel Ángel Arcas 

Tante volte ho sentito dire, quasi sempre con orgoglio, che “io sono uno che le cose non te le manda a dire“. Una modalità per ridurre the voice, esclusivamente al suo volume, e scagliarla contro qualcuno!

Ri-appropriarsi della propria voce può essere un rimettersi al tornio della propria umanità e cesellare la propria identità, dare valore alle infinite sfumature di quella degli altri.

Con questa voce emozionata, vi salutiamo e vi ringraziamo per l’interesse e l’apprezzamento che avete manifestato riguarda a Le Parole Di Agosto. Grazie infinite e, mi raccomando, seguite anche i prossimi articoli!

Un saluto da Lorenzo.

* Una prima versione di questo testo è stata pubblicata il 30 Agosto 2020 sul sito CIRIFLETTO - IL BLOG DELLE SCELTE CONSAPEVOLI


 

AUTORE

Trainer e Consulente nelle tematiche del management, Psicologo, Professional Counselor, Istruttore di Mindfulness (MB-i). Pensa, progetta e realizza percorsi di formazione e consulenza utili a valorizzare peculiarità personali, sensibilità e inclinazioni naturali in competenze trasversali, con particolare attenzione al tema della gentilezza. Articolista per riviste e blog, ha pubblicato insieme ad Anna Maria Palma "La gentilezza che cambia le relazioni" (Franco Angeli, 2017), "Creare relazioni autentiche" (Franco Angeli, 2019), "Vuoi parlare con me" (Ed. Tassinari, 2019). 

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