A tutti vengono proposti vari libri, tra i più citati Cecità di Josè Saramago.
Di questo autore io suggerirei Le intermittenze della morte, romanzo brillante, assurdo, ironico, che racconta un paese nel quale si smette di morire.
Un apologo surreale, grottesco, una celebrazione della vita che senza la morte perderebbe la sua magia.
Lo sciopero della morte non risolve i problemi: ospedali e ospizi pieni, chiese vuote, crisi INPS, fallimenti nell’industria mortuaria.
Non resta che augurarsi il ritorno della morte. E la morte torna all’opera inviando a casa dei morituri una missiva color viola.
La morte a tempo rende tutto instabile, metafora terribile di quanto sta succedendo oggi.
Il tutto fino a quando la missiva inviata a un musicista torna indietro obbligando la morte a una consegna con sembianze umane, femminili.
🔥🔥🔥 𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐏𝐎𝐒𝐈𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐄𝐌𝐄𝐑𝐆𝐄𝐍𝐙𝐀
Calatasi nella vita quotidiana, la morte finisce per apprezzare ciò che gli umani non sanno apprezzare e si lega al musicista.
Soddisfatta si addormenta a lui abbracciata, dimenticandosi per un giorno di operare.
Il giorno seguente non morì nessuno!
Esiste oggi un musicista capace di fare il miracolo?