Un fiume che scorre non solo irriga e fortifica la natura circostante. Dona a essa maggiore luce: una sorta di benedizione che acquieta il creato.
La scorsa domenica sono andato a passeggiare lungo l’Ombrone, arteria di vitale importanza per Pistoia, la mia città, e non solo. Mi sono rallegrato notando l’acqua fluire di nuovo, anche se non è ancora sufficiente per il territorio.
Lo scorrere dell’acqua nei pressi di una delle cascate, ha donato un po’ di musica e tranquillità ai miei sensi e alla mia anima.
C’era molta gente a camminare lungo il fiume, persone che, come me, avevano scelto di dedicare un po’ di tempo per tentare di rallentare il ritmo elevato che, in qualche modo, siamo costretti a tenere per vari motivi, legati al cambiamento strutturale in atto del tipo di vita lavorativa e socio-relazionale. L’iperconnessione e l’utilizzo eccessivo dei dispositivi, atrofizza la nostra mente, rendendola meno dinamica. Tutto ciò impatta anche sul nostro sguardo interiore, che si fossilizza troppo su noi stessi.
PENSIERI NUOVI – Per un rinascimento digitale e spirituale
In mia opinione credo sia importante, quando se ne ha la possibilità, raggiungere oasi verdi, per abbandonarsi all’abbraccio della natura, ricordandoci che anche noi facciamo parte di essa. E’ bene quindi lasciarsi andare, per poter entrare in comunione con essa, che ci offre ogni giorno, una magia di colori e di luce. Nonostante la nostra scarsa cura per l’ambiente in generale.
Il mio vuole essere perciò invito, a farci caso più spesso, ora che siamo in primavera, da sempre stagione del risveglio, dei nuovi inizi, delle nascite e dell’amore. Augurandoci che i fiumi riprendano presto a scorrere con più forza.
Un saluto cordiale a tutti i lettori di questo blog.
Simone Magli