I ponti che non sappiamo costruire

01 Aprile 2020 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

I ponti che non sappiamo costruire 

L'ingegno e l’impegno italiano stanno portando a termine il nuovo ponte Morandi[1], nel mondo si stanno alzando barriere. I muri e le barriere hanno proliferato ben prima del Coronavirus. Come se bastasse a bloccare un migrante invisibile e subdolo come il Covid-19. 

Di fronte alla pandemia pochi si interrogano sui significati di parole abusate e politicamente violentate come muri, frontiere, confini, torri di guardia e dogane. Non lo fanno sull’importanza di costruire ponti, passerelle, portoni di accesso, cavalcavia e viadotti. 

La difficoltà di una riflessione nasce dal vuoto di questi anni caratterizzato da narcisismo ed egocentrismo individuali, dogmi culturali e politici che hanno coltivato il neoliberismo e il populismo. Dogmi sui quali è impossibile costruire miti, valori e credenze come quelli che hanno aiutato le generazioni precedenti a sopravvivere. 

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Serve scrivere se nessuno legge?

Abituati a contatti virtuali oggi dobbiamo stare attenti a incrociarci per evitare il contagio. Ma contagiati lo eravamo già, di individualismo personale e populismo politico. Il primo ha impedito di coltivare empatia e solidarietà, il secondo di capire e analizzare le crisi emergenti. 

Di coronavirus si può guarire. Si guarirà di individualismo e populismo?

Chi è disposto a scommettere?

 

 



[1] Quando questo libro sarà pubblicato c’è da sperare che il ponte sia stato terminato e inaugurato.

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