MISCELLANEA /

Il Cyber Risk Index in calo al 36,3

Il Cyber Risk Index in calo al 36,3

01 Aprile 2025 Gian Carlo Lanzetti
SoloTablet
Gian Carlo Lanzetti
share
Il CRI, di Trend Micro, è un indicatore che calcola il divario tra le difese cyber dell’azienda, ovvero la postura di sicurezza e la possibilità di subire un attacco a risorse più o meno critiche, con l’obiettivo di predire il rischio di subire gravi danni cyber.

Le organizzazioni che utilizzano un approccio di sicurezza proattivo registrano una riduzione misurabile e concreta del rischio informatico. Il dato emerge dallo studio annuale “Trend 2025 Cyber Risk Report” di Trend Micro,tra i  leader globali di cybersecurity. La ricerca rivela un ulteriore calo a livello globale del punteggio relativo al Cyber​​Risk Index (CRI), con l’ultimo valore registrato di 38,4, inferiore di 6,2 punti rispetto al precedente. 

Il CRI di Trend Micro è un indicatore che calcola il divario tra le difese cyber dell’azienda, ovvero la postura di sicurezza e la possibilità di subire un attacco a risorse più o meno critiche, con l’obiettivo di predire il rischio di subire gravi danni cyber. Esso è calcolato attraverso Trend Vision One Cyber​​Risk Exposure Management, che utilizza il proprio catalogo di eventi di rischio per formulare un punteggio di rischio relativo a ogni tipo di risorsa e un punteggio di indice relativo alle organizzazioni. Il risultato che si ottiene è un numero intero compreso tra zero e 100, che determina il livello di rischio: rischio basso (0-30), rischio medio (31-69) e rischio alto (70-100). 

Nel 2024 il punteggio relativo al Cyber Risk Index è diminuito ogni mese, passando da 42,5 di febbraio a 36,3 di dicembre. Le organizzazioni rimangono nella zona di rischio medio, ma il continuo calo dei punteggi CRI riflette i progressi reali compiuti per ridurre il rischio informatico. Questo evidenzia il continuo aumento delle valutazioni e delle analisi di sicurezza, oltre a un processo decisionale basato sul rischio. 

Da questo report si apprende che nella classifica dei rischi il primo è l’accesso ad applicazioni cloud rischiose, seguito da “Account ID Microsoft Entra non aggiornato". A completare la top 10 figurano i rischi legati alla posta elettronica, agli account utente e alle credenziali. Molti sono legati a errori di configurazione. Lo studio ha scoperto che oltre un miliardo di organizzazioni aveva l'autenticazione a più fattori disabilitata sugli account Entra ID, evidenziando la chiara necessità di una sicurezza dell'identità avanzata e automatizzata 

Suggerimenti

Per ridurre ulteriormente il CRI, Trend esorta le organizzazioni di tutto il mondo ad adottare un approccio proattivo alla sicurezza basato sui seguenti fattori.

  • Ottimizzare le impostazioni di sicurezza per massimizzare le funzionalità del prodotto e ricevere avvisi su configurazioni errate, vulnerabilità e altri rischi. Sfruttare sensori nativi o le fonti di terze parti per creare una visione completa della superficie di attacco
  • Contattare il proprietario del dispositivo e/o dell'account quando viene rilevato un evento rischioso per verificare e indagare utilizzando la funzione di ricerca di Vision One Workbench
  • Stilare un elenco degli account obsoleti per eliminare quelli inattivi e non utilizzati, disabilitare gli account rischiosi, reimpostare le password con credenziali complesse e abilitare l'autenticazione a più fattori (MFA).
  • Applicare regolarmente le patch più recenti e aggiornare le versioni dell'applicazione o del sistema operativo

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database