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Per avere successo con Facebook!

Per avere successo con Facebook!

31 Marzo 2017 Redazione SoloTablet
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Tutti hanno uno o più account social e tutti li usano in base a convenienze, abitudini, reti sociali e destinazioni di scopo delle applicazioni. Non tutti i media sociali sono uguali seppure offrano tutti funzionalità e opportunità simili. Se si sceglie un social network preferito per obiettivi sia personali sia professionali meglio sapere perchè lo si fa e conoscere cosa l'offerta competitiva, migliore o inferiore, è in grado di fornire. Poi è solo una questione di sapere usare al meglio il mezzo tecnologico. Qui parliamo di cose usare il muro delle facce di Facebook!

Per capire quali siano i vantaggi di un social network rispetto a un altro può essere utile conoscere e analizzare l'uso che ne viene fatto. L'analisi può essere anche soltanto quantitativa, mirata a cogliere le tendenze emergenti, gli utilizzi standard o vincenti, il tempo medio trascorso quotidianamente con uno specifico media sociale, i benefici e i vantaggi derivanti dal frequentare piattaforme social abitate da centinaia di milioni di persone (quasi due miliardi per Facebook).

Numericamente Facebook batte tutti. In media sono quaranta i minuti che un utente passa ogni girono su Facebook. Un numero ben maggiore dei 34 passati a cinguettare o dei 21 a postare e scambiare immagini su Instagram. Facebook è primo anche nella generazione di traffico perchè i suoifrequentatori si mostrano più che desiderosi di condividere o inoltrare un link, un messaggio o un contenuto (la pratica del Like ha conquistato il mondo!).

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Quasi tutti i social network attivi stanno vivendo un calo di condivisioni con l'eccezione di Facebook e di StmbleUpon (usato principalmente nei paesi anglosassoni).

L'analisi quantitativa delle attività su Facebook, condotte da numerose indagini su numeri elevati di dati è utile a capire cosa si possa fare per trarre il massimo vantaggio dal social network e trasformarlo in strumento utili sia per scopi personali sia per finalità e utilità professionali. Le informazioni raccolte permettono anche di sfatare punti di vista sbagliati e mitologie varie che si sono diffuse in modo superficiale in Rete.

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Ad esempio quando conviene pubblicare un nuovo contenuto? A che ora? Chi lo vede? Per trivare delle risposte bisogna sapere che ogni nuovo contenuto viene solitamente segnalato a contatti che hanno deciso di seguire una pagina o che hanno già apprezzato contenuti pubblicati precedentemente. Ma la percentuale di persone e contatti coinvolte dipende da quella che è chiamata la capacità organica di coinvolgere i contatti della rete. Questa percentuale dipende da vari fattori, che trovano poi esecuzione negli algoritmi sociali di facebook. Uno dei criteri è legato al numero di coinvolgimenti/MiPiace ottenuti nei post precedenti e dal tipo di coinvolgimento ottenuto (condivisioni, commenti, ecc.). Conta anche l'ambito in cui si pubblica un contenuto e il livello di competizione esistente in quell'ambito per lo stesso tipo di temi trattati. A molti può sembrare intuitivo pubblicare quando la maggior parte degli utenti è online e attiva sui vari contenuti pubblicati. Ma forse converrebbe invece pubblicare i propri contenuti quando la competizione è minima, ad esempio nelle ore notturne tra le 21 e le 24.

Interessante anche cercare di scoprire quali siano i contenuti/post che raccolgono il maggior interesse e la partecipazione più grande. Le numerose indagini condotte sul tema indicano nelle domande i contenuti più cliccati, commentati e condivisi. A seguire ci sono le immagini e i video, poi i link e i regali e infine le promozioni che si portano appresso sconti, coupon e offerte varie. Naturalmente molti post comprendono tipologie diverse di contenuti e possono generare traffici migliori. Tuttavia le analisi confermano il potere forte delle domande testuali e la loro capacità di provocare reazioni e interazioni. Contenuti diversi scatenano anche reazioni diverse, ad esempio il video è il contenuto che viene condiviso maggiormente.

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Non tutti i giorni sono uguali su facebook e la domenica è un giorno speciale. Se un articolo o contenuto è importante dovrebbe essere pubblicato in questo giorno, probabilmente per il maggior tempo libero a disposizione che porta un numero maggiore di persone a frequentare il social network. La domenica è perfetta in termini di reazioni, interazioni e condivisioni, lunghezza di commenti e conversazioni rese possibili dalle stesse interazioni e dai commenti.

Anche se si dispone di maggiore tempo, la domenica non deve comunque portare a scrivere su Facebook contenuti particolarmente lunghi ma lunghi possono essere gli articoli a cui puntano i link condivisi. Contro ogni credenza o pregiudizio i frequentatori del muro delle facce preferiscono link a testi lunghi, tra le mille e duemila parole, ma anche a testi più lunghi che offrono approfondimenti.

Ciò che emerge costantemente è comunque che chi usa Facebook non lo fa per leggere. Più del testo pubblicato interessa il link associato. Più il testo è breve (meno di 50 caratteri) e più è apprezzato e può funzionare.

Su facebook, nonostante il contenuto video attiri più di altri, dovrebbe essere usato con cautela e soprattutto nel modo corretto che è poi quello preferito dall'uso che ne viene fatto dalla maggioranza degli utenti. Il video funziona se è caricato direttamente (con il bottone di Upload/carica che obblia a compilare un modulo apposito per la pubblicazione) sulla pagina Facebook.

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Su Facebook i contenuti provenienti da altri social network sono ben accetti, anzi preferiti da quelli caricati direttamente da un dispositivo personale. Probabilmente il motivo sta nell'interesse di Facebook ad allargare la visibilità della sua piattaforma e trovare il modo di raccogliere dati e informazioni su un numero crescente di utenti. L'unico contenuto social che non sembra avere effetti concreti è l'hashtag di Twitter.

Fin qui le informazioni fornite dalle numerose analisi condotte sui comportamenti degli utilizzatori di facebook. Queste analisi sono però in genere quantitative e basate su delle medie standard che non colgono la varietà e la ricchezza espressa dagli utenti del social network. Ad esempio se si è un utilizzatore di Facebook anomalo, anarchico, consapevole, ecc. il modo con cui si usa Facebook, anche positivamente, potrebbe essere completamente diverso e basarsi su criteri di valutazione anch'essi differenti.

Pur essendo utenti unici perchè diversi dalla media rimane il fatto che in un ambiente come Facebook seguire l'onda e adattarsi ai comportamenti delle masse che lo frequentano potrebbe anche essere la soluzione ottimale. In fondo come ha scritto anche Elias Canetti, massa è potere. Il dubbio semmai è se a Frequentare Facebook siano le masse o semplici moltitudini!

 

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