Recensioni (120+) /

Homo Communicans (Ciofalo Giovanni e Leonzi Silvia)

Homo Communicans (Ciofalo Giovanni e Leonzi Silvia)

03 Settembre 2020 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Un libro per chi è interessato alla evoluzione della comunicazione come fattore di cambiamento e vuole conoscere il suo approdo e attuale. La fase attuale è caratterizzata dall'affermazione di un particolare modello psichico, antropologico e sociale che partecipano tutti insieme alla costruzione e alla definizione della realtà. È una fase nella quale le tecnologie hanno un ruolo determinante dando origine all'io communicans. Un uomo comunicante che riassume in sé lo slancio verso l'innovazione e la resistenza al cambiamento, la ricchezza determinata dalle accresciute opportunità di interazione e relazione ma anche la paura della solitudine.

 

“La società postmoderna, pone le sue fondamenta sul superamento del modello centralizzato del motore e della macchina e sulla sua sostituzione con quello della rete.

 L’uomo si riscopre sognatore, prima ancora che calcolatore (Bachelard, 1943) ed è la comunicazione, con i suoi mezzi, con le sue tecnologie, con le opportunità che offre, a rivelarsi la più abile interprete di questo cambiamento: la vera erede del sogno illuminista, ormai infranto.”

Autori

Giovanni Ciofalo è professore aggregato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma. Nato a Roma il 22 agosto 1974, è docente di Processi culturali e comunicativi, Media e Studi culturali e Laboratorio di Storia e strategie delle industrie culturali. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, occupandosi in particolare di comunicazione, di consumi culturali, di teorie dei media e industria culturale.

Silvia Leonzi è professore associato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma dove insegna Industria culturale e Media studies. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in "Teoria e Ricerca Sociale"  presso il Dipartimento di Sociologia, Sapienza Università di Roma. È membro del Collegio del Dottorato in “Scienze della Comunicazione” presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale. I suoi temi di studio e di ricerca si incentrano sui rapporti tra storia, memoria e comunicazione, sulla storia dei media e dell'industria culturale, sulla comunicazione della salute, sulle dinamiche di produzione e riproduzione di modelli narrativi nei prodotti culturali.


Un volume agile, plurale, dotto, rivolto a chi vuole capire e sperimentare i nuovi media tecnologici, ricco di spunti e di idee, all’inseguimento della comunicazione in tutte le sue forme linguistiche, relazionali, informative, trattate come elementi che vanno oltre la loro semplice sommatoria.

Un libro divulgativo che si colloca perfettamente nella discussione attuale sui nuovi media (media sociali, ma anche smartphone e tablet) e costruito per proporre una ricostruzione storica e teorica fondata su contributi derivanti dalle discipline delle molteplici scienze umane e sociali, ripercorrendo i mutamenti che l’evoluzione dei media e della comunicazione ha prodotto sul nostro presente e sulla relazione tra uomo e mondo. Ne emerge il racconto di una rivoluzione antropologica e tecnologica testimoniata dalla centralità acquisita dalla comunicazione nella società contemporanea, il cui punto di arrivo coincide con l’affermazione di un nuovo stadio della civiltà e di un nuovo individuo, denominato non a caso homo communicans.

L’oggetto e il protagonista del libro sono illustrati attraverso un percorso analitico che parte dallo scenario della modernità in cui si manifesta la comunicazione da noi oggi praticata e conosciuta per trattare in modo approfondito il suo ruolo nella vita individuale e sociale. La riflessione è fatta attraverso un approccio sistemico in modo da considerarne tutti gli aspetti caratterizzanti come il bisogno, la relazione, l’informazione, la cultura e il potere con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione che, in virtù di una serie di cambiamenti sul piano culturale e tecnologico ci sta trasmigrando dalla società dell'informazione a quella della comunicazione.

La diffusione delle nuove tecnologie ha rivoluzionato il pensiero influenzando il nostro approccio alla conoscenza, modificando la nostra percezione del Sé e trasformando in modo radicale il nostro modo di interagire con la realtà esterna e le sue molteplici rappresentazioni. È una rivoluzione antropologica determinata dal diffondersi delle nuove tecnologie che si innesta su quelle precedenti avvenute in un percorso evolutivo caratterizzato da sempre dall'interazione tra esseri umani e tecnologie, una su tutti il linguaggio che in epoca post-moderna ha trasformato l’homo sapiens in homo communicans.

La comunicazione è studiata con la comunicazione facendo ricorso all’uso di metafore, citazioni, storie e contesti per raccontare le relazioni che intercorrono tra comunicazione, società e cultura. Con alcuni riferimenti alla cinematografia e a film come Star Wars, l’Avvocato del Diavolo e Matrix, la comunicazione è vista come il collante di una comunità (la Forza), come amplificatore delle capacità umane e come habitat. La comunicazione è vista come un processo e un insieme di insiemi, un insieme di modelli, di ricerche e di astrazioni ma anche la matrice archetipa di ogni pratica centrata sui flussi di informazione.

Il libro si presenta come un diario esplorativo scritto in forma plurale, con un approccio transdisciplinare, molta competenza e conoscenza ma anche grande umiltà nel riconoscere l’impossibilità a produrre un’analisi completa di un oggetto che, come la comunicazione, è in costante cambiamento e mutamento.

Pur essendo catalogabile tra i libri divulgativi, il testo non è facile da comprendere senza conoscenze o letture da addetti ai lavori e non offre semplici formule magiche o soluzioni ‘pret a porter’. Prevalgono al contrario i dubbi e gli interrogativi, sempre presentati come strumenti di ulteriore investigazione e sviluppati tenendo conto dei numerosi contributi di studio, provenienti da ambiti diversi come la psicologia sociale e la sociologia e tutti molto legati alla realtà post-moderna e altamente tecnologica attuale. L’analisi non è però limitata alla modernità ma punta a cogliere in forma diacronica i numerosi aspetti dinamici e mutevoli che hanno caratterizzato l’evoluzione della comunicazione umana nel tempo (“la comunicazione come colonna sonora della modernità”).

La comunicazione moderna (post-moderna), diventata ambiente (habitat) e struttura, mezzo (la forza) e fine, deve essere analizzata tenendo conto di almeno quattro caratteristiche principali: l’interattività, la virtualità, la connettività e l’immersione. Quattro attributi della comunicazione moderna che permeano il “nostro vivere in società, il nostro relazionarci con gli altri, le nostre identità, la nostra costruzione della realtà” e che evidenziano quanto sia oggi importante approfondire e continuare lo studio della comunicazione umana. L’importanza nasce dal ruolo che la comunicazione gioca nella produzione di conoscenza e nel condizionare come struttura aperta e in continua evoluzione i sistemi politici, sociali, economici e culturali che caratterizzano l’era moderna.

Nel tentativo di fornire alcune definizioni e una mappa della comunicazione moderna, gli autori di Homo Communicans si appropriano dell’architettura cognitiva di Twitter costruita sugli #hashtag e analizzano le numerose nuove pratiche e prodtti comunicativi da essi generati. Ne è derivata una nuvola semantica di definizioni e concezioni che offrono una fotografia della comunicazione moderna, una istantanea cristallizzata di cui gli autori per primi conoscono la dinamicità e volatilità ma che serve per costruire un framework di riferimento per comprendere le varie forme nelle quali si manifesta la comunicazione tecnologica moderna.

In questa nuvola trova spazio la:

  • #comunicazionecomebisogno,
  • #comunicazionecometecnica,
  • #comunicazionecomeinformazione,
  • #comunicazionecomerelazione,
  • #comunicazionecomecultura,
  • #comunicazionecomepotere,
  • #comunicazionecomegioco,
  • #comunicazionecomenarrazione.

L’ipotesi concettuale che ha guidato la stesura del libro, indicata nel potenziale passaggio a un nuovo stadio evolutivo che ha come protagonista l’homo communicans, trova la sua narrazione negli ultimi due capitoli del libro dedicati alle tre H della comunicazione (habitat, habitus e heimat) e alla sua fenomenologia.

È una narrazione che prende atto del cambiamento in atto, definito come simultaneo e macroscopico ma anche difficile da comprendere oggi nella sua profondità e radicalità. Nel tentativo di fornire alcune risposte capaci di spiegare la portata della rivoluzione in atto gli autori fanno riferimento a tre categorie interpretative in grado di tenere insieme i molteplici aspetti della comunicazione e la sua progressiva trasformazione che ha riguardato l’individuo.

Il tentativo è di illustrare la comunicazione come un ambiente, sia reale sia virtuale (habitat), uno spazio di interazione capace di generare un processo di influenza bidirezionale e una connessione con il mondo (habitus) e una terza natura (heimat) o una piccola patria (significato etimologico della parola heimat).

L’homo communicans prende forma e si riveste di una sua personalità nell’ultimo capitolo nel libro nel quale dopo una lunga introduzione utilizzata per raccontare la società della comunicazione e la sua evoluzione più recente, vengono definite “le pratiche e l’insieme complesso delle caratteristiche che oggi definiscono le coordinate esistenziali degli individui”. Nel costruire questa definizione gli autori fanno appello alla loro appartenenza alla cultura della complessità utilizzando alcuni contributi teorici come l’idea di evoluzione complessa (i processi sociali e culturali sono reversibili) di Morin e il pensiero cibernetico di Wiener. Ne deriva la visione di un uomo che dopo essere stato faber, cluasus e ludens ora è anche communicans, l’espressione di uno stadio di evoluzione del rapporto tra uomo, natura e tecnologia in cui la comunicazione rappresenta il fattore propulsivo. È un homo communicans con caratteristiche diverse da quelle ipotizzate precedentemente dagli scienziati della comunicazione.

La diversità dipende dall’impatto dell’innovazione tecnologica e dalla consapevolezza di quanto siano diventati importanti i processi comunicativi umani. L’homo communicans è l’homo complexus di Morin, i media usati sono molteplici e hanno ampliato i punti di vista dando vita a un multiverso reticolare articolato in molteplicità che si relazionano tra di loro creando interdipendenza reciproche e sempre in mutamento (come i profili sociali con cui si abitano gli spazi sociali della rete). 

Nell’homo communicans il dentro e il fuori coincidono perché l’identità nasce dall’habitat composto sia da spazi reali che virtuali. È un essere umano con un’anima giovane e digitale e con una vita resa facile dalle mille connessioni possibili e dalla connettività tecnologica disponibile. Può manifestare difficoltà e disagio nel tenere il passo con la velocità di fuga della comunicazione tecnologica e digitale e a metabolizzare l’enorme quantità di informazione in circolazione. È un bambino che usa lo smartphone dei genitori, l’anziano che deve farsi aiutare per sintonizzare la TV, l’adolescente che naviga il social network, il single che usa la hot line digitali per superare la solitudine anche tecnologica, il lettore che si rifugia nell’e-book e il professionista che sfrutta le nuove tecnologie mobili per lavorare meglio, produrre di più e farlo in tempi e luoghi congeniali. L’homo commuicans “è tutti noi, una specie di/in evoluzione di cui molto rimane da capire e scoprire”.

Il libro, che consiglio a tutti coloro che si occupano di comunicazione, ha visto il contributo plurale di autori diversi: Giovanni Ciofalo e Silvia Leonzi, Giada Fioravanti, Simona Arizia, Paolo Fedeli, Enrico Bolognese e Antonio Di Stefano.

Scheda Libro

Titolo intero: Homo Communicans - Una specie di/in evoluzione

Titolo originale: Homo Communicans

Genere: Mass Media

Listino: 7.00 in formato EPUB

Editore: Armando Editore

Collana:

Pagine: 137

Data uscita: 10/03/2014

Bibliografia

  • Lo spettacolo dell’immaginario, Latina, Tunué, 2009
  • Michel Maffesoli. Fenomenologie dell’immaginario (a cura di), Roma, Armando, 2009 –
  • La comunicazione come cultura, in M. Morcellini (a cura di),
  • Il Medioevo italiano. Industria culturale, tv, tecnologie tra XX e XXI secolo, Carocci, 2005;
  • Corpi in transizione. Dalla modernità alla tardo-modernità, in F. D’Andrea (a cura di),
  • Il corpo a più dimensioni: identità, consumo, comunicazione, Franco Angeli, 2005
  • La fiction, Napoli, Ellissi, 2004
  • La salute tra norma e desiderio, Meltemi, Roma, 1999.

 

 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database