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Cosa è un algoritmo

Cosa è un algoritmo

23 Gennaio 2017 Redazione SoloTablet
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PILLOLE DI TECNOLOGIA CRITICA - Le nuove tecnologie sono alla base di una grande rivoluzione che ha come protagonisti gli algoritmi. Semplici e complessi strumenti capaci di offrire a Facebook, Google, Amazon e Apple ma anche a banche, assicurazioni e grandi Marche un potere immenso, quello dei dati e delle informazioni. Gli uni e le altre registrati sui Big Data possono esere analizzati e usati per produrre conoscenze utili a condizionare i comportamenti di acquisto, a personalizzare la pubblicità e ad immischiarsi sempre più nella vita delle persone. Il tutto grazie a semplici algoritmi che, nella forma di nuove tecnologie di calcolo stanno sconvolgendo la vita personale degli individui e delle società nelle quali vivono.

L'algoritmo tecnologico funzioa come una ricetta da cucina. E' formato da una serie di istruzioni finalizzate all'ottenimento di un risultato, spesso in modo molto rapido ed efficiente. I calcoli di cui si fa carico vengono applicati a grandissime quantità di dati e mirano a ottenere informazioni utili a suggerire azioni e iniziative, a condizionare processi descisionali e scelte e a fare previsioni.

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I dati e le informazioni su cui l'lagoritmo opera sono in genere prodotte direttamente da noi, come utenti di una piattaforma online come un social network o un motore di ricerca o come semplici naviganti e cittadini della Rete che, come tali, lasciano ovunque tracce evidenti del loro passaggio, delle loro abitudini di viaggio ed esplorazione e dei loro comportamenti.

Siamo noi ad alimentare gli algoritmi ma ciò che sfugge ai più è che nel farlo pemettiamo loro di costruirci, condizionarci nei nostri processi decisionali, orientare le nostre scelte, suggerirci cosa fare in futuro. Nella nostra frequentazione online e costante interazione con gli algoritmi sfugge ai più la loro capacità di trasformare profondamente quello che siamo, ciò che sappiamo o crediamo di sapere, di influenzare i nostri modi di pensare e di percepire la realtà e le rappresentazioni che abbiamo di noi stessi.

Grazie agli algoritmi il mondo diventa misurabile. A fornire ciò che serve per la misurazione sono i testi che postiamo, le immagini e i filmati che condiviadiamo online, le nostre email, le nostre narrazioni e i racconti che pubblichiamo in Rete, i nostri clic, MiPiace e le nostre condivisioni. le conversazioni, gli acquisti che facciamo online e in mobilità, i nostri profili e il nostro corpo digitale, le nostre finanze e relative transazioni, ecc. Tutto produce dati digitali che, come tali, sono misurabili.

Grazie a questi dati gli algoritmi non stanno solo guidando i nostri comportamenti ma si preparano anche a codificare il mondo e la realtà, a classificarlo e a plasmarlo sulle visioni del futuro da essi elaborate o ad essi assegnate. I benefici e i vantaggi della loro azione che percepiamo ci impediscono di capire che stiamo per essere imprigionati in un acquario digitale nel quale sarà difficile sottrarsi e in una bolla di sapone nella quale rischia di evaporare lo stesso destino futuro di coloro che vi sono avvolti.

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