Nessuno saprebbe oggi fare a meno del motore di ricerca. Ogni dubbio, problema, complicazione, assenza di informazione o intoppo portano a GOOGLARE o a usare uno dei tanti motori di ricerca disponibili.
L'informazione che si cerca non è però così facilmente trovabile come si pensa e neppure garantita. Innanzitutto perchè Google ha comunque una visibilità limitata della Rete (qualcuno la calcola intorno al 7%, altri al 20%), poi perchè Google spesso fornisce solo le risposte che ritiene siano coerenti con il profilo che si è costruito di ogni utente che lo usa.
Crittografia
Questo approccio, alimentato da potenti algoritmi, si chiama personalizzazione e si basa sulla grande mole di dati personali e informazioni che negli anni ha saputo raccogliere su ogni persona che usa il suo motore di ricerca, archiviati, catalogati, mappati e anaizzati al solo scopo di conoscere preferenze, comportamenti, abitudini e stili di vita. Queste informazioni servono poi a determinare quali infrmazioni fornire nella SERP (le pagine dei risultati della ricerca di Google), quali prodotti suggerire o banner promuovere.
I risultato è che ognuno vive in una sua bolla o acquario, costruito ad arte e fatto a misura di marketing che finisce per diventare costrittivo e limitare la libertà di ognuno.
Molti fanno finta di non saperlo e si accontentano di quanto Google regala loro, rinunciando così a maggiore informazione e libertà, a punti di vista diversi, a incontri inaspettati e alla scoperta di novità.
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