AIXA /

Gli acquisti glamour

Gli acquisti glamour

18 Maggio 2024 AIXA
Si fanno in tanti modi: con i propri soldi se ne hai a sufficienza, a credito o con la fantasia... Sognando a occhi aperti. Meglio con i soldi dell’altro se hai fisico e cervello.

Con una carta di credito ad alto plafond vai dove vuoi e spendi quanto vuoi: niente di più glamour! Non ci sono dubbi in proposito.

Ne vengono nella mia boutique di persone che non badano a spese!

Ho aperto la mia attività seguendo le orme della protagonista di un romanzo rosa. Alla faccia di chi dice che la letteratura rosa è roba per sognatrici dei secoli scorsi. Al momento mi sfugge il titolo, ma poco importa per quel che segue. Una storia incredibile, e tuttavia il mio  racconto è fedele alla realtà. C'entra il nostro amico Riccardo, alcuni di voi e la signora  misteriosa, elegante, che dicono sia stata vista da queste parti in almeno un paio d'occasioni.  Sì... quella che Carlino chiama la femme fatale? Quantomeno qualcosa di eccentrico ce l’ha! Diversa dunque da quelle che vestono a credito e si svestono per soldi? Ah, ah!!! Lasciatemi raccontare l’accaduto, dopo lascio a voi la parola per i soliti commenti maschilisti. Ebbene, sapete che io compro vestiti da famiglie ricche, dove è venuto a mancare la vecchia signora che ha accumulato in una stanza, adibita solo a guardaroba, una serie di capi di abbigliamento di alta moda indossati una o due volte al massimo e lasciati lì. O dimenticati in tintoria. Qualche mese fa, eccezione, una signora molto elegante entra nella mia boutique accompagnata dallo chauffeur e mi consegna due bauli di roba. Non  faccio in tempo a reagire e già sono andati via. I vestiti erano in buono stato, li metto da parte in attesa di decidere il da farsi. E non dovetti aspettare molto. Due giorni dopo la signora - questa volta non accompagnata - entra nel negozio, appena saluta, si siede e mi dice che i vestiti che mi ha consegnato sono tutto quello che possiede. Ma non li voleva indietro. Se posso anticiparle una somma di denaro, in contanti, è la sua richiesta, avrà modo di tirare avanti per un po'. Poi il signore provvede. Il Signore con la S maiuscola? chiedo. Neanche mi risponde. Le diedi quello che avevo in cassa, valutando i vestiti più di quanto faccio di solito. E lei se ne va.

La settimana passata la rivedo piantata all'entrata della boutique, la riconosco subito e la faccio accomodare. Chiede un vestito che vada bene nel tardi pomeriggio e sera, perché lei quando esce sfrutta l'occasione, se si presenta, di andare a ballare... Adocchia un vestito, passa a un altro indecisa quale dei due le sta meglio. Se mi fa credito o uno sconto adeguato, chiede, li prendo tutt’e due. D’accordo le faccio uno sconto, ha la carta di credito o paga in contanti? Non ha la carta di credito con sé; le andrebbe meglio che le facessi credito, sulla fiducia... E spiega: sa ho fatto degli investimenti, ho una banca, un ATM e altri NFT. Non faccio in tempo a tentare di figurarmi mentalmente a quanta ricchezza tutto ciò possa corrispondere… Mi mostra sul cellulare la banca, l’ATM, una stazione di rifornimento, tutti virtuali. E quanto valgono? Dipende dai giorni, dalle oscillazioni di Borsa; in totale ho investito gli ultimi cinquemila euro che avevo. Ah, dico. Altro? Non ho altro. Giustino, Carlino sono miei amici, dice, e aggiunge: possono testimoniare che l’investimento nei prossimi mesi si accinge a decuplicare di valore. Carlino, confermi / smentisci? I cinquemila euro investiti, ossia 5 seguiti da 000, diventeranno presto 50 mila? Eh, cosaaa? Confermi l’amicizia e/o la crescita di valore dell’investimento moltiplicato per dieci, non so, moltiplicato per cento, per mille!? Comunque insufficiente a coprire ogni sua minima spesa poiché aveva, cioè non aveva con sé, neppure gli spiccioli per prendere un caffè.

Né confermo né smentisco, dico solo che quella è un caso raro. Si chiama Tina, donna fascinosa ma irrecuperabile, di quelle che attirano su di sé l’attenzione delle persone disponibili come me o come Riccardo. Lui non tira dritto. È una forza della natura. Dice sempre la sua. Ha sempre una soluzione. Ascolta il suo caso, fa qualche domanda, ci ragiona su, la convince infine a vendergli la nuda proprietà della casa. Il ricavato doveva servirle a far fronte alle spese senza l’affanno di trovare una occupazione. Una parte del ricavato la investì nel Metaverse. Questo me lo ha accennato lei tempo dopo. Io non ho partecipato né alla vendita né all’investimento. Giustino dovrebbe avere un quadro delle sue condizioni più esaustivo siccome la signora che io sappia è passata anche per il consultorio per chiedere sostegno.

Smentisco qualsiasi conoscenza approfondita. Primo, mi sono preso un anno sabbatico con il consultorio, quindi non seguo chi entra e con quale motivazione. Secondo, vero che l’ho indirizzata lì, ma in seguito al suggerimento di Riccardo. Mi dice di non darle troppa corda ed evitare di ingigantire le sue ansie. Così ho fatto. Caso davvero strafalario: la vedi vestita elegantemente, uno fa fatica a credere a storie sconnesse e fuori dal tempo. Caso invece pietoso quello della madre amareggiata che sperava di poter pagare un intervento all’estero alla schiena per la figlia. Altro caso di fiducia mal riposta nell’investimento metautopico! Però, chi può mettere in discussione che forse il mancato guadagno potrebbe aver scongiurato un intervento chirurgico altrettanto rischioso? In mancanza di controprova, con la delusione, resta il rimando a babbo morto persino d’ogni speranza.

Uno, due, tre, quattro incontri ci sono voluti per poter iniziare il corso di formazione per i ragazzi e le ragazze dell’associazione Amalgama. I cinque candidati ad apprendere le conoscenze basilari per destreggiarsi nella ricerca di un impiego di lavoro arrivano finalmente con i requisiti minimi. L’ausilio di una check list ha facilitato il compito. Documenti di identità e cellulare permettono di connettersi da una nuova postazione, di avere accesso a Google, di ricevere i codici di controllo e infine entrare in Canva gratis. La creazione del curriculum vitae alla voce Il mio profilo incontra il vero ostacolo. La dicitura provvisoria disponibilità a fare mansioni di routine in amministrazioni pubbliche e private permette di raggiungere la fine dell’ora e mezza di lezione con la sola defezione di una ragazza che si è chiusa a riccio e ha chiuso il programma. Prevedibile. Noemi dovrà inventare per loro stimoli più divertenti. Il semplice obiettivo di essere autosufficienti, come tutti gli altri, o trascorrere la giornata facendo qualcosa di ripetitivo al servizio di qualcuno, non affascina più nessuno.

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database